domenica 19 febbraio 2023

Truffata e trombata

Mi chiamo Tania. Il mio sogno era quello di entrare nel mondo dello spettacolo. Fin da piccola sognavo di fare l'attrice o, perlomeno, la conduttrice. Volevo riuscirci a tutti i costi ma sottovalutavo quanto fossero spietati certi ambienti. Avevo bisogno di un book fotografico di buon livello come carta di presentazione adeguata. Mi rivolsi ad un'Agenzia specializzata del settore ma il costo, da pagare in modo categoricamente anticipato, si aggirava intorno ai 3.000 euro. Non disponevo di tale somma. Riuscì a malapena a racimolarne mille, gli altri 2.000 li chiesi al mio fidanzato, Martino. Una volta regolati i conti con l'Agenzia, fui indirizzata dal loro fotografo di fiducia, un tale di nome Marco. Sembrava un tipo un pò rozzo, a primo impatto, quasi un vichingo. Ad ogni modo, espressi anche a lui il mio desiderio di entrare a far parte del mondo dello spettacolo. Iniziò a scattare delle foto. Al principio stava sulle sue, diceva soltanto che era difficile, che la concorrenza era notevole, in altre parole, che c'erano tante altre ragazze. Ma mi fece credere che esisteva un modo per balzare nelle prime posizioni della lista delle modelle che consultavano i talent scout. Come una stupida, pensai che lui potesse davvero fare qualcosa per aiutarmi. In realtà era solo un tipo che se le scopava tutte, niente di più. Credetti, erroneamente, che dandogliela avrei ottenuto chissà quale vantaggio. E così lasciai che mi baciasse e che mi leccasse la figa. Poi leccai il suo notevole cazzo. Devo riconoscere che era un gran bel tarello. Marco mi ingannò, disse che non tutte le ragazze ci stavano e che, se avessi scopato, avrei avuto maggiori possibilità di riuscita. Presa dall'impeto, gli permisi di affondare il suo cazzone dentro la fregna. Devo ammettere che fu una sensazione unica nonchè il preludio ad una scopata memorabile! Quel toro mi spanò la sorca (il carente Martino, ipodotato, mai si sarebbe sognato lontanamente di riuscire in un'impresa simile). Rimasi nuda, solo con i tacchi, a farmi sbattere sul divano come una troia dal fotografo senza scrupoli. Mentre sognavo, come una cogliona, di sfondare nel mondo dello spettacolo, lui pensava a sfondarmi la fregna... e, a dirla tutta, lo fece egregiamente! Una chiavata memorabile protrattasi per oltre due ore. Alla fine, mi dette l'ultima bollente ripassata a candela. Andavo sù e giù all'impazzata con lui che mi teneva saldamente per i fianchi. Persi perfino il conto degli orgasmi, dal momento che ne raggiunsi a raffica, uno dietro l'altro. Il porco, non contento, mi schizzò pure abbondantemente in bocca dandomi della troia. Me lo meritavo infondo, dopotutto avevo messo le corna al povero Martino comportandomi da gran zoccola. Mi rivestì, salutai Marco. Quest'ultimo disse di star tranquilla, che mi avrebbe ricontattata a breve. Passarono oltre tre mesi. Mi recai all'Agenzia ma non c'era più nulla ed era vuoto pure l'appartamento dove avevo incontrato Marco. Solo allora compresi appieno di essere stata clamorosamente truffata. Ci restai malissimo, anche se mi resta il ricordo di quella sublime trombata. A Martino raccontai semplicemente che, purroppo, non mi avevano presa e, ahimè, devo ancora restituirgli i soldi presi in prestito. Bhè, naturalmente ignora che io gli abbia messo le corna e, mai e poi mai, lo saprà!

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