lunedì 6 febbraio 2023

Colpita e affondata!

Salve, mi chiamo Gianni. Vi è mai capitato di andare in fissa con qualcuna, chessò, una cugina, un'amica, una sconosciuta e di volerla scopare a tutti i costi? Ebbene, a me si! Lavoro in un'azienda che si occupa di investimenti finanziari. Cerco di fare del mio meglio ma Tiziana, la mia collega sexy, riesce sempre a superarmi, ad ottenere risultati migliori dei miei e, logicamente, a fare bella figura con il Direttore Generale. Ma, alle volte, la spavalderia, la troppa sicurezza e, perchè no, l'arroganza, possono rappresentare dei punti deboli. Quel mese le transazioni giravano a meraviglia, mi sentivo davvero in forma. Ero sicuro di ottenere rendimenti eccezionali. E allora decisi di sfruttare il momento favorevole. Andai da Tiziana e le proposi una sfida lavorativa: Se avesse vinto lei le avrei offerto la colazione per un anno intero ma, in caso di successo del sottoscritto, sarebbe stata lei ad accettare le mie indecenti condizioni: concedersi totalmente a livello sessuale. Di fronte a questa scommessa, Tiziana mi rise in faccia e non prospettò minimamente l'ipotesi di poter perdere. Rispose solo, con la solita aria saccente: "Vincerò ad occhi chiusi pivellino!". Ribattei: "Bene! Allora è andata! Chi arriverà al top, a fine mese, si aggiudicherà la sfida". Diciamo che i suoi risultati non erano certo da poco ma io sapevo di potercela fare. L'analisi tecnica si svolse davanti al Capo che decretò lapidario: "Tiziana, score: 95, Gianni, score: 98". Prevalsi di poco, ma ci riuscì. Tiziana sbiancò decisamente in volto: non aveva mai provato il gusto amaro della sconfitta, lavorativamente parlando, da quando la conoscevo. Io, invece, gioì a mille. Dopo aver ricevuto i meritati complimenti del Direttore, non mi restò altro da fare che fissare un appuntamento a casa di Tiziana per riscuotere la meritata "ricompensa in natura". La trovai ad attendermi già in lingerie con tanto di tacchi, calze, e reggicalze. Le scommesse perse si pagano e lei lo sapeva fin troppo bene! Si inginocchiò e cominciò a succhiare la cappella. Quel bocchino mi galvanizzò tutto! Era fantastico vederla, una volta tanto, sottomessa. Affondai nella sua morbida figa ma pensai, ben presto, di spostare l'uccello nel buco più proibito, quello del sedere: glielo ficcai dritto nel culo! La troia fingeva di meravigliarsi, palesava stupore. Ma, in realtà, desiderava qualcuno che la sfondasse sonoramente tre le chiappe portandola al settimo Cielo del piacere. Favorito dalla magica posizione della pecorina, potetti affondarle l'uccello dentro ancor meglio. La sua arroganza sembrava non potersi placare nemmeno con un uccello tra le chiappe ma, alla fine, si lasciò andare progressivamente ai piaceri della carne. Riuscì finalmente a possederla, in quel momento, nel corpo e nella mente. Sfruttando il frangente della sua vulnerabilità, provai ad ottenere di più: intrecciare una relazione vedendosi fuori dell'ambiente lavorativo. Ma la stronza non si mostrò favorevole all'iniziativa, replicando che mi stavo allargando troppo. Bhè, una cosa è certa, il culo di sicuro glielo allargai, non certo quella testa di merda presuntuosa. Nonostante la sua acidità caratteriale, la bella Tiziana godeva come una matta, col pisello dentro al culo. Si masturbò la fregna con due dita, raggiungendo l'orgasmo profondo. D'altro canto, io eiaculai nella sua boccuccia, tutto lo sperma che avevo in corpo. Il seme abbondante colò dal suo viso fino alle tette. Siete curiosi? Volete sapere se sono riuscito a portarmela a letto altre volte? Sarei disonesto a rispondere di si. Dopo quell'inebriante scopata, Tiziana tornò quella di sempre, la solita stronza arrivista, dedita esclusivamente alla carriera lavorativa. E, naturalmente, da allora non sono mai più riuscito a batterla, tanto è vero che mi tocca offrirle la colazione a vita, praticamente. Bhè, che dire, mi resta sempre il ricordo di quella giornata meravigliosa nonchè la soddisfazione impagabile di averla castigata almeno una volta.      

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