giovedì 21 aprile 2022

Vedova tettona vogliosa di cazzo

Mi chiamo Amelia. A volte si stila un bilancio della propria esistenza ed io, tutto sommato, posso ritenermi soddisfatta dal momento che ho vissuto un bel matrimonio con un uomo, di nome Luigi, che mi ha amata incondizionatamente per 7 anni. Poi, però, è deceduto all'improvviso in seguito ad un fatale incidente d'auto. Ammetto di essermi sentita male subito dopo l'accaduto e di essere piombata in depressione per almeno due mesi. Tuttavia, sono una persona ottimista di carattere, una che guarda sempre il cosìddetto bicchiere mezzo pieno. Ne passarono altri 5 ma, con la primavera, la rinascita era nell'aria. Avevo solo bisogno di un segnale, di un appiglio a cui aggrapparmi... e il sostegno arrivò! Michele, un amico di famiglia, mi stava dietro già da un pezzo. Non lo avevo mai calcolato più di tanto, essendo sposata, ma una donna sà bene quando qualcuno la desidera. Anche nei periodi tristi, come quello accennato, adoro vestire da zoccola con immancabili tacchi e autoreggenti. Quel marpione di Michele, peraltro sposato, non vedeva l'ora di gustare le mie grazie e, un giorno, l'occasione si presentò. Ero sola a casa. Michele bussò alla porta, sorbimmo un drink insieme, poi lui passò rapidamente all'azione di corteggiamento. Non attendevo altro e, soprattutto, fui lieta di sbottonargli il pantalone e di afferrare il suo bel cazzone. Era ancora piuttosto morbido ma una troia come me sà bene come indurire cazzi a suon di pompini. Imboccai il palo e lo passai anche tra le tettone. Mi ci sedetti anche sopra ma non era ancora duro al punto giusto. Ci voleva un altro pò di 'lavoro di pompa' e di strofinata tra le tette per renderlo al meglio. Finalmente lo sentì crescere a dismisura nella mia bocca: adesso si che poteva entrare nella vagina! Michele mi scopò di fianco, poi mi misi sopra di lui e cavalcai l'asta come una forsennata. Ero in astinenza di cazzo da oltre 6 mesi e non ne potevo più! Proprio nel momento topico della bollente chiavata, entrò a sorpresa, in camera da letto, quella stronza di mia sorella minore Virginia, rientrata a casa all'improvviso dopo un'uscita con le amiche. Mi beccò proprio mentre andavo sù e giù sul cazzo di Michele. Non solo entrò senza bussare ma mi fece anche la morale! Eh già... Essendo molto amica del mio defunto marito, si sentì in dovere di sentenziare che quello che stavo facendo con Michele era una porcata. Secondo lei stavo scopando con un altro troppo poco tempo dopo la perdita subita. Le diedi della moralista ma, in ogni caso, stavo godendo troppo per arrabbiarmi. Non avrei mai rinunciato a portare a termine quella deliziosa scopata. Quella impertinente, intanto, invece di lasciarci soli, restò a guardare. La stronza, falsa perbenista, aveva anche lei un'insana voglia di scopare. Michele, su mio suggerimento, la tranquillizzò spiegandole che le avrebbe trovato presto un ragazzo. Intanto io continuai a scopare e a godere fino a raggiungere l'orgasmo. Trovai perfino il tempo di 'vendicarmi' sottolineando la maggior taglia delle tette rispetto alle sue. Intanto strofinavo il cazzo di Michele tra le poppe esibendomi in una sega spagnola coi controfiocchi. L'uomo, all'apice del piacere, spruzzò copiosamente sulle tettone sotto lo sguardo libidinoso di mia sorella che sembrava sempre più eccitata. Io e Michele ci stavamo rilassando dopo gli amplessi. Ci pensò Virginia a spezzare quel momento idilliaco avanzando una sorta di minaccia velata. Se Michele (ormai moscio e incapace di farsela in quel momento) non le avesse procurato uno scopamico, lei avrebbe raccontato a sua moglie che trombava con la sottoscritta. Pazienza! Nella vita ci sono sempre i pro e i contro: da un lato mi godo il bel cazzo di Michele e, dall'altro, c'è quella vipera di Virginia, sempre pronta a colpire con la sua lingua malefica. Spero tanto che conosca presto un ragazzo dotato in grado di addolcirla, almeno un pò, a suon di cazzo nella figa!

cazzo per vedova





















1 commenti:

Franco1958 ha detto...

Certo che però Michele poteva accontentare anche la sorella.

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