giovedì 25 febbraio 2021

Troia repressa alla ribalta

Mi chiamo Valeria. Facevo la massaggiatrice ed ero una donna seria. Ho iniziato a cambiare dal momento in cui mio marito Umberto mi ha reiteratamente cornificata. Non andava con le sue colleghe di lavoro o con altre donne conosciute per caso. Il suo target erano gli strip club. Ben presto mi fu chiaro che il porcello non si limitava a guardare infilando le banconote nelle mutandine ma che, spesso e volentieri, scopava anche con le spogliarelliste. Intuì che ce ne fosse una in particolare, una preferita, ma non sapevo quale e così decisi di chiederlo al suo più caro amico, Luca. Sapevo che in quei locali ci andavano insieme. Luca era solito venire al mio centro massaggi. Non c'era stato mai nulla tra noi, aveva sempre prevalso il mio comportamento serio e professionale. Ma, stufa del ruolo di mogliettina santarellina, per giunta cornuta, approcciai con Luca in modo diverso dal solito. Volevo sapere quella donna chi fosse e intanto spompinai Luca che, sorpreso ed eccitato dalla situazione inaspettata, ebbe un'eiaculazione precoce e piuttosto copiosa. Mi comportai da vera troia e dunque portai Luca velocemente al raggiungimento del pacere. Da lui seppi ciò che mi interessava. La donna si chiamava Lola, nome d'arte di Maria Elena. Decisa ad affrontarla e sfidarla sul suo stesso terreno di gioco, feci installare a casa un'asta per lapdance. La invitai da me con la proposta di un lavoro. Quando arrivò mi esibì in una lapdance piuttosto erotica. La prima intenzione era quella di una vendetta, di picchiarla o giù di lì. Avrei voluto spaccarle la faccia, lo ammetto. Poi però cambiai idea. Lola, una donna molto sexy, mi ispirò un progetto. L'avrei voluta con me in una nuova attività, un locale un pò diverso dal solito strip club. Gli strip sarebbero stati solo una copertura per effettuare un redditizio giro di prostituzione ad alto livello col quale avremmo tirato su un mucchio di soldi. Lola si bagnò solo al pensiero. Io e Lei finimmo per lesbicare piacevolmente. Per Lola non si trattava della prima volta, si era già data da fare con le sue colleghe. Per me invece fu il debutto saffico. Non avevo mai pensato troppo alle donne prima di quel momento ma tutta la situazione mi scaldò di brutto e leccai con foga la figa della Lola. Anche lei, d'altro canto, ricambiò adeguatamente con dita e lingua. Dopo gli orgasmi Lola accettò definitivamente la proposta. Sarebbe diventata addirittura mia socia se avesse portato anche delle ragazze sottraendole al suo strip club. Ci riuscì e, poco tempo dopo, aprimmo il nuovo locale. Io stessa mi sarei offerta per soldi, insieme alle altre. Gli strip facevano da contorno ad un giro di trombate per gente benestante. Ma non sempre i clienti erano palesemente ricchi. Ricordo, durante i primi tempi, di tre tipi con cui scopai insieme ad altre due ragazze. Durante l'intimità scoprì che i tre amici erano soliti girare di notte in auto per guardare le puttane e che poi si accontentavano, usando mani e bocca, di godere tra di loro. In sostanza guardavano le prostitute per eccitarsi e poi si sfogavano tra loro per risparmiare. Bhè, credo che siano tornati ai loro giochini gay. Da quella volta non si sono fatti più vivi dato che scopare con me e le altre ragazze gli costò davvero caro. Credevano di cavarsela con 200 euro a persona ma le 'terapie' di gruppo comportano un aumento sostanziale della tariffa base. Dovettero sganciare 1500 euro ma dopo aver scopato con tre belle ragazze schizzandole in bocca e sulle tettone. Chissà che un giorno mio marito e Luca non vengano a farmi visita. A loro applicherò di sicuro la tariffa massima.               

sexy dream












 

Valeria incontra Lola...

















 

Valeria, le ragazze e i clienti del nuovo locale...












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