mercoledì 3 febbraio 2021

L'ambiguo vicino

Mi chiamo Gisella. Tempo fa ero fidanzata con un uomo di colore molto dotato di nome Mark. Tuttavia, la mia indole da puttanella non mi ha mai impedito di notare anche altre persone. Un giorno, all'inizio dell'estate, stavo salendo le scale con la cesta dei panni in tacchi e provocante minigonna. Mi sentivo osservata e infatti un ragazzo carino mi guardava con interesse. Per attaccare bottone feci finta che la cesta degli indumenti mi scappasse di mano. Mi chinai per raccoglierli offrendo una visuale paradisiaca di gambe e sedere della sottoscritta. Il ragazzo si fece subito avanti per darmi una mano e intanto si godette la vista di quel ben di Dio da una distanza di pochi centimetri. Raccolti i panni si offrì di portarli fino a casa mia. Si trattava di un vicino che però non avevo mai conosciuto prima di quel giorno. Disse di chiamarsi Angelo. Dopo averci parlato un pò mi confidò di non avere rapporti intimi con la fidanzata. Sembrava focoso ed io lo lasciai fare dato che era molto carino (anche se con una leggera nota femminea). Mi succhiò una tetta, mi baciò il culo. Poi però rivelò la sua passione irrefrenabile per le scarpe e i piedi femminili. Era un feticista e la cosa mi intrigava un bel pò. Ma il suo cazzo non riusciva a diventare duro al punto giusto per poter entrare agevolmente nella fica. Provai ad attizzarlo con i piedi e con un pregevole lavoretto di bocca. Finalmente riuscì ad infilarlo nella passera e scopammo per un pò. Ma istintivamente dissi che il mio compagno di colore, molto dotato, mi faceva godere decisamente di più. A quel punto lui si eccitò di brutto proponendomi di essere presente mentre io scopavo con il mio uomo. Angelo era un Feticista e un guardone ma mi venne il dubbio che, a livello latente, gli piacesse perfino il cazzo. Ne ebbi la conferma poco dopo, quando arrivò Mark. Cominciai a trombare con il mio partner mentre Angelo ci guardava e si segava. A Mark non dispiaceva affatto che Angelo non togliesse gli occhi di dosso dal suo cazzone, probabilmente lo considerava un motivo di vanto, nonchè lo spunto per rivendicare il possesso sulla propria donna. Mark mi scopò di brutto schizzandomi poi copiosamente in bocca. E mi ordinò di far venire il nostro amichetto, amante del fetish, con i piedi. Angelo si stava segando a meraviglia ingolosito da ciò che aveva appena osservato ed io lo aiutai a raggiungere l'orgasmo massaggiandoglielo con i piedi. Bastarono pochi movimenti affinchè il vicino eiaculasse schizzando in abbondanza sulle piante dei miei piedi. A quel punto Mark lo guardò e, sorridendo, gli disse: "Mmm... meno male che sei mezzo frocio ragazzo, altrimenti sarei stato davvero geloso...".          

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