giovedì 13 maggio 2021

Matura sedotta da due giovani lesbiche

Sono una ragazza lesbica di nome Tiziana. La mia compagna si chiama Loredana. Studiamo entrambe alla stessa Facoltà e alloggiamo, in fitto, in una casa distante dalla nostra città d'origine. Le nostre rispettive famiglie non hanno mai visto di buon grado la relazione saffica tra me e lei per cui, stando lontano ci sentiamo molto più tranquille. Siamo una coppia affiatata ma non vi nascondo che, se capita l'occasione, ci piace sperimentare nuovi giochi erotici. A dire il vero, sia a me che a lei, hanno sempre intrigato le signore mature. Combinazione volle che, al piano sopra il nostro, nel palazzo dove abitavamo, c'era una coppia matura. Litigavano spesso finchè, un bel giorno, si separarono e lui andò via. Rimase dunque solo lei, una signora di nome Carmen. La donna, un pò in là con l'età e un viso in parte segnato dallo scorrere del tempo impietoso, vantava ancora un corpo assolutamente sexy. Ma si vedeva che stava attraversando un periodo di profonda depressione per l'abbandono da parte dell'ex marito. All'inizio, quando ci incontravamo per caso nel palazzo, salutava astento me e Lory. Poi, col tempo, al saluto cominciò ad aggiungere dei sorrisi ammiccanti. Compresi che voleva compagnia ma quale tipo di compagnia, bhè, questo era tutto da vedere. Finalmente un giorno decisi di prendere l'iniziativa e, mentre saliva le scale, le dissi a bruciapelo: "Salve signora! Ci incontriamo spesso ma non scambiamo mai due parole... Le possiamo offrire un caffè?". Carmen rispose, con voce sottile: "Ehm, grazie, che gentili che siete". E così entrò a casa nostra. Ci sedemmo al tavolo e sorbimmo un caffè. Sapevamo già tutto di lei poichè il portiere pettegolo dello stabile ci aveva raccontato la sua situazione. Carmen non ebbe il coraggio di dire la verità, e cioè che si era separata, fece solo intendere che il marito stava molti mesi fuori per lavoro, una gran cazzata. Ma noi stemmo al gioco. D'altro canto, anch'io volevo andarci cauta, mantenere un profilo basso per non agitarla. Le dissi che io e Loredana eravamo semplici compagne di studio. Entrammo nella parte delle amiche che confortano. Carmen si sentì invogliata a farci visita di nuovo. La esortai ad aprirsi di più. Si sbottonò e disse: "Bhè, ragazze, la verità? Ho una gran voglia di cazzo! E sono dannatamente in astinenza...". Questa esternazione poteva sembrare poco utile per noi ma fu essenziale per spostare il discorso sul sesso. Nella parte della stronza, che mi riesce benissimo, tirai fuori un vibratore e glielo prestai, le dissi: "Bhè, prova con questo, vedrai che ti sentirai meno sola!". E aggiunsi:"Sai, anche io e Loredana lo usiamo, anzi, quando finisce lei me lo passa così lo trovo già ben lubrificato...". Carmen rispose: "Caspita!" e mostrò un'espressione del viso piuttosto intrigata. Passarono dei giorni. Incontrammo di nuovo Carmen per le scale e le chiesi: "Hey Carmen! Come và? Ti sei trovata bene con il mio gingillo?". Carmen divenne rossa in volto e si affrettò a precisare: "Si, scusa, devo restituirtelo, comunque non è niente male". La chimica cominciava a scattare. Quando la incontravamo ci guardava in modo sempre più intenso e noi la ricambiavamo con sorrisi e occhiolini. Poi fu lei ad offrirci un'occasione d'oro, propose: "Ehm, ragazze, come sapete sono spesso sola... perchè una di queste sere non venite a cena da me?". Risposi con ipocrisia:"Ma no! Non vogliamo mica disturbare!". Carmen ribattè:"Ma che disturbo! E' un piacere, magari guardiamo un film insieme...". Risposi:"Bhè, d'accordo, se insisti tanto, tranquilla portiamo noi da bere". Iniziammo a mandar giù qualche drink, a lei ne facemmo ingurgitare qualcuno in più, in modo da sciogliere del tutto la tensione. Iniziammo a guardare un film romantico sul divano e lei commentava quanto le piaceva il protagonista maschile, come se lo sarebbe fatto volentieri. Per nulla interessate agli uomini, le reggemmo di nuovo il gioco ma giungendo ad una svolta, le proposi: "Ehm, Carmen, se vuoi far colpo su uomini così devi curare la lingerie. Perchè non proviamo qualcosa insieme, io, te e Lory, sai anche lei vorrebbe far colpo su un ragazzo che le piace". Tutte minchiate, naturalmente. Alla fine lei indossò una lingerie bianca arrapante che mi fece gocciolare nelle mutande. Anche io e Lory indossammo delle belle calze autoreggenti nere sexy (e tutte e tre avevamo i sandali col tacco). Dissi a Carmen: "Wow! Così farai davvero colpo sugli uomini, sei davvero figa!". Intanto Loredana le porse un altro bicchierino di vino, l'ennesimo. Proseguì e le dissi:" Magari potresti far colpo non solo sugli uomini...". Carmen replicò: "In che senso?". A quel punto io e Loredana la stavamo già palpando al petto ed io tirai fuori la lingua per cercare la sua bocca. Le dissi che mi ero accorta degli sguardi complici nel palazzo. Lei tentò di giustificarsi dicendo che si sentiva sola e che l'uomo con cui stava l'aveva mollata definitivamente. A quel punto giocai anch'io a carte scoperte rivelando che Loredana non era solo un'amica. Io e la mia compagna ce la mettemmo tra noi sul divano. Lory le baciò il culo, io la bocca. Ormai eravamo giunte al punto di non ritorno. Riuscì a limonarla mentre Lory le leccava le tette, ancora appetibili per la sua età. Le assaggiai anch'io trovandole squisite. Ci stendemmo tutte e tre sul divano: la limonavo e le infilai un dito nella fica mentre Lory le succhiava i capezzoli. Carmen si stava lasciando andare del tutto. Le spalancai le cosce e iniziai a leccare la sua fica stagionata. Vi ricordo che era sempre stato il mio sogno leccare una patata matura. Poi allargai io le gambe e lei leccò me mentre si faceva slinguazzare le intimità dalla mia compagna. Ebbi un primo bollentissimo orgasmo. Poi Carmen, col sapore in bocca della mia venuta, si mise a leccare la fica di Loredana. Intanto io leccavo le tette alla mia compagna. Deliziata in quel modo, anche Lory raggiunse un intenso orgasmo. Allargai nuovamente le gambe consentendo a Lory di leccarmi ancora la passera. Intanto Carmen, più che mai vogliosa, leccava ancora la mia fidanzatina. Venire non mi era bastato, volevo ancora giocare e così mi misi dietro Carmen leccandole minuziosamente il buco del culo non esente da una leggera peluria che non mi diede fastidio. Gasata a mille da quel bollente triangolo, iniziai a infilare la mano nella fica già abbastanza comoda di Carmen. L'idea che avesse preso tanti cazzi mi eccitava di brutto. Affondai con tutta la mano nella fregna facendo gridare di piacere Carmen fino all'orgasmo. La mano si riempì dei suoi liquidi mentre Lory le leccava le tette. Dopo le venute, riprendemmo fiato. Carmen pensava fosse finita ma io la pregai di non rivestirsi. La presi per mano conducendola nella toilette. Lory ci seguì come un'ombra, naturalmente. Giunte in bagno dissi a Carmen: "Hey, non lo vuoi il dessert, puttana? Allora dai, entra nella vasca". Carmen non sapeva cosa avessi intenzione di fare ma si sentiva sottomessa e ubbidì: entrò e si stese. A quel punto io e Lory, stando all'impiedi, cominciammo a pisciarle addosso senza pietà irrorandola di liquido caldo. Gliela scaricammo tutta in una sorta di doccia doppia all'urina. Alla fine Carmen chiese se fossimo tornate a farle visita. Le risposi che, la volta successiva, la pipì gliel'avremmo data tutta in bocca e non semplicemente sul corpo. Bhè, la dolce Carmen, qualche giorno dopo, fece il pieno di pipì, ve lo posso assicurare! Eheh.

lesbo















0 commenti:

Posta un commento