giovedì 26 gennaio 2017

Monelli in giardino

Il mio nome è Jessica. Conobbi Giada in un locale notturno e diventammo subito amiche. Approfondendo la conoscenza mi resi conto del suo scarso interesse per gli uomini. Giada era praticamente lesbica e ci provò ed io la respinsi. Non avevo mai avuto esperienze con le donne e non ero pronta. Questo fallito approccio da parte sua non pergiudicò però la nostra amicizia. Continuammo a frequentarci e ad andare a ballare insieme. Poi, un giorno, lei espresse chiaramente l'idea riguardo alla sua fantasia erotica ricorrente, ossia stare con una donna, ovviamente. Poi mi chiese:"E la tua qualè?". Le confidai di aver scopato con molti uomini ma che la mia fantasia proibita era vedere dal vivo questi ultimi giocare tra loro. Di video porno gay ne avevo guardati un bel pò ma mai avevo avuto occasione di osservare certe situazioni dal vivo. Fu a quel punto che Giada mi rivelò qualcosa di piccante, mi disse: "Senti Jessica, io ogni tanto mi vedo con certi amici e loro sanno che sono tendenzialmente lesbica per cui stanno al loro posto. Trascorriamo un pò di tempo insieme, mangiamo, beviamo, guardiamo insieme la tv. Ma c'è qualcosa che devi sapere...". Diventai curiosa e risposi:"Mmmm Cos'è che dovrei sapere?". Giada proseguì:"Ecco, vedi, ho notato che alle volte, quando sono molto eccitati e bevono, si lasciano andare parecchio...". Le dissi:"Vai avanti...". Giada spiegò:"Insomma, non avendo una donna con cui potersi sfogare, iniziano a stuzzicarsi tra loro, baci seghe, roba soft, però è accaduto più di una volta". A quel punto le risposi:"Wuao! Davvero intrigante! Mi piacerebbe poterli guardare". Giada precisò:"Bhè, si può fare, ma... tutto ha un prezzo!". Compresi bene che dopo avrei dovuto ricambiare e vi lascio immaginare come. Tuttavia la situazione mi intrigava e così le chiesi di poter fare la spettatrice. Giada aveva un piano, naturalmente. Se fossimo andate insieme lì i maschietti mi sarebbero saltati subito addosso essendo l'unica donna disponibile tra le due. E così Giada andò da sola, entrò nella villetta e lasciò il cancello socchiuso. Offrì loro alcune bevande alcoliche un pò forti per farli sballare al punto giusto per trasgredire. Quando i ragazzi iniziarono a diventare disinibiti, mi mandò un sms sul cell con su scritto: "Entra ora!". Entrai nella villetta con giardino e mi spogliai per stare più comoda lasciando addosso solo i tacchi (rossi da troia per l'occasione) e la lingerie. I ragazzi erano già piuttosto fatti a whisky e mi notarono astento. Giada stava lì a smanettare il cazzo di uno che intanto se lo faceva mettere nel culo da un altro. Trovai dunque un'atmosfera già succulenta per la mia fantasia repressa. Mi concentrai su due tipi intenti a sbocchinarsi a 69 sul giardino. La fica cominciò a colare da paura osservando ciò che avevo sempre desiderato da distanza molto ravvicinata. I due del 69 si misero pure a scopare mentre un altro vicino a loro se lo menava. Ero semplicemente in estasi e sgrillettavo a tutto ritmo la fica bagnatissima. Raggiunsi il piacere più intenso quando vidi uno di quei tipi (incitato da quella troia di Giada) prendere fiotti abbondanti di sperma dal ragazzo che aveva poc'anzi sbocchinato. Giada colse nel mio volto tutto il piacere e la soddisfazione provati. Dopo qualche minuto mi fece l'occhiolino ed io lasciai quel luogo dopo essermi rivestita. La "ricompensa" di Giada non si fece attendere granchè. Dopo alcuni giorni si presentò direttamente a casa mia. Dopo quel gradito regalo non potevo certo dirle di no e così lasciai che si prendesse il suo piacere a base saffica. Si dedicò accuratamente alla mia figa con la lingua e la penetrò nel contempo con il dildo. Bhè, devo proprio ammettere che quella gran troia mi procurò un orgasmo da paura!                 







l'amica và ricambiata, e così...


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