lunedì 22 gennaio 2024

Sesso misto

Mi chiamo Rosaria. In questa vicenda, sono la ragazza bionda. Io, Alice e Roberta, siamo le nipoti di una coppia di industriali ricchi sfondati proprietari, tra l'altro, di una sontuosa Villa con piscina ubicata fuori città. Gli zii, durante il periodo estivo, ci consentirono di utilizzarla. Non male, per tre giovani fanciulle, stare all'aria aperta ad abbronzarsi. Un giorno, verso la fine di giugno, capitò un episodio insolito. Due ragazzi, non proprio etero, completamente nudi, credendo che la struttura fosse abbandonata, pensarono bene di ricercare il piacere tra di loro sopra la scalinata in pietra che porta alla lunga balconata. Dall'alto, li sorprendemmo mentre il primo (Manuel) stava succhiando l'uccello dell'altro (Roger). Credevamo che, dato l'imbarazzo, quei due si dileguassero all'istante. Invece, con nostra grande sorpresa, continuarono ad amoreggiare imperterriti, nonostante i nostri sfottò, commenti e perplessità. Evidentemente ci avevano preso gusto e, nemmeno la presenza di ben tre donne, li distolse dai loro calorosi giochetti gay. Guardarli ci accese, in qualche modo, il desiderio. Sulla balconata, le dita corsero veloci sulle fighe. In quell'occasione, Roberta fece pure una sorta di coming out, rivelando la sua passione per le donne. Quella porcellina approfittò della situazione generale di euforia per infilare il dildo nella passera della vogliosa Alice. Intanto i ragazzi, presi dall'eccitazione, si misero addirittura a scopare! Roger impalava Manuel splendidamente a candela. Noi donne continuavamo a punzecchiarli, a chiedere se davvero gradissero un appagamento ad esclusiva base di randello. Come si dice, Se Maometto non va alla montagna, allora è la montagna ad andare da Maometto. La libidine acuta è in grado di sovvertire gli equilibri. Gasate, ci spostammo verso le scale e ci avvicinammo a loro. Io ed Alice cominciammo ad agire di seghe e di bocchini sui cazzi degli "ospiti" mentre Roberta, intrigata, osservava. A me toccò il passivo, diciamo così, mentre alla mia amica Roger. Coinvolsi Manuel al punto da riuscire a farmi scopare beatamente a pecorina: godemmo entrambi. Lui, mentre affondava il pene in vagina da dietro, affermava che sono una gran porca ed è proprio vero! Ad Alice bastò la bocca per far venire Roger, poi lui la portò all'amplesso con le dita. Intanto Roberta, ricevendo mani sulle tette e sul resto del corpo un pò da tutti, arrivò all'orgasmo a sua volta grazie ad un intenso ditalino. I ragazzi tornarono spesso a farci visita, quell'estate, e i "quintetti" divennero una piacevole abitudine.              

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