mercoledì 10 gennaio 2024

Frocio impotente tra due Veneri

Mi chiamo Carol. Conobbi Giorgio ad una festa. Lui non è certo il prototipo del maschio Alfa. A letto non faceva scintille, non aveva un grosso manico e inoltre palesava una scarsa erezione, oltre alla precoce e poco abbondante eiaculazione. Un mezzo disastro, insomma. I nostri rapporti intimi si riducevano miseramente ad una volta al mese. Preoccupata, mi rivolsi ad una d.ssa di nome Amalia. Si trattava di una donna sexy, ammaliante. Tra di noi nacque una complicità ma mantenevo un pò di riserva per via del rapporto con Giorgio. Quando parlai di lui e del suo scarso rendimento a letto ad Amalia, lei sentenziò subito che l'uomo era chiaramente omosessuale. Non essendone convinta, titubavo. E così, l'intraprendente Amalia, mi propose un incontro a tre nel suo Studio privato per delineare la situazione una volta per tutte. In sostanza, si partiva da una relazione di coppia con difficoltà. Amalia si fece trovare col camice e sotto munita di strap-on. Giorgio sembrava rincoglionito ma manteneva pur sempre una certa signorilità. Quella maiala di Amalia mi piazzò subito il dildo in bocca, costringendo Giorgio ad osservare con attenzione. Ci trovò gusto ad umiliarlo, a dirgli che doveva guardare per imparare come si scopa una signora e ciò nella remota ipotesi che il suo pisello fosse, in qualche modo resuscitato. Mi piaceva quella situazione. Amalia ne approfittò per scoparmi a pecora e Giorgio non sembrava proprio in grado di prendere parte concretamente al gioco. La dottoressa mi castigò a pecorina, a candela e pure a missionaria. E Giorgio continuava a prendersi insulti. Eccitata leccai la figa sbrodolata della dottoressa. Poi lei, intuendo di avere gioco facile sull'uomo, gli piazzò lo strap-on in bocca chiedendogli se preferisse quello, piuttosto delle donne, naturalmente ricamando il tutto con insulti. Ci presi gusto anch'io ad insultarlo, resami conto che non era solo mezzo impotente ma pure un grandissimo finocchio represso! Mentre io e lei ci godemmo un caldo lingua a lingua, spinsi la testa di quel coglione sul dildo in modo che lo imboccasse perbene. Intanto, io e lei provavamo gusto all'idea di fargliene assaggiare uno vero! Amalia riprese a penetrarmi a pecora e lui, inerme, stava sotto di me. Gli avremmo cercato qualcuno che se lo sbattesse e, intanto, io  e lei eravamo libere di goderci la nostra storia saffica tra fighe sexy.          

triangolo





















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