lunedì 15 gennaio 2024

Preda di dottoressa e infermiere saffiche

Sono Claudia, un'impiegata. A dire il vero mi vergogno un pò della situazione che mi è capitata qualche tempo fa. Solo adesso trovo il coraggio di raccontarvela integralmente. Dopo un normale controllo di routine al seno, una mammografia, ricevetti dall'Ospedale una mail in cui si evidenziavano dubbi sul mio stato di salute. La preoccupazione mi assalì. Ne parlai con il mio ragazzo ma lui, da gran superficiale facilone, sminuì la vicenda e mi coinvolse in un rapporto sessuale. Mi leccò la figa ed io cominciai a perdere il controllo. Ricambiai succhiando l'uccello. Poi, gli montai sopra a cavalcioni per un'intensa scopata. Proseguimmo di fianco, a pecorina e a missionaria. Arrivai piacevolmente all'orgasmo. Lui stava sul punto di venire quando glielo presi tra le labbra ricevendo, poco dopo, copiosi e saporiti schizzi di sborra in bocca. Quella goduta mi rilassò e, per un pò, riuscì a non pensare all'esito ambiguo di quell'esame. Ma, tempo dopo, si presentò, nell'ufficio dove lavoro, un'affascinante signora bionda che si classificò come la dottoressa Laura Fresno. La donna era venuta di persona a suggerire di recarmi nella sua Clinica privata per ulteriori accertamenti. La preoccupazione tornò ad impadronirsi della mia persona. Con la paura si ragiona poco, fu per questo che accettai di recarmi nella struttura per far luce sul mio effettivo stato di salute. Lì dentro si respirava un'aria strana, l'atmosfera era un pò surreale. Oltretutto trovai insolito che mi dicessero di indossare le autoreggenti bianche con la scusa della pulizia e della praticità. Mi ritrovai su un lettino, circondata da 4 donne, la dottoressa e tre sue giovani assistenti. Non sapevo che mi stessero ingannando. Laura e le sue infermiere erano tutte lesbiche e assatanate. Mi stavano tutte incollate. Laura mi palpò il seno da dietro e le altre lo scoprirono. Capì che non volevano prendersi cura del paziente nel modo classico ma in maniera decisamente più spinta! Fu una delle ragazze a leccarmi per prima la figa. Fino a quel momento, non mi ero mai sognata di stare con le donne. Un'altra mi piazzò in bocca lo strap-on mentre Laura si premunì di leccarmi le fessure da dietro. Non volevo finire loro preda ma a quel punto c'era poco da fare. L'eccitazione prese il sopravvento, specie quando Laura mi penetrò la fica da dietro con lo strap-on. Un'altra sua complice continuò a missionaria. Erano tutte munite di fallo per cui si divertirono a penetrarmi a turno! Ma il pezzo forte arrivò quando Laura, gasata, decise di rompermi letteralmente il culo a pecorina, munita di quel diabolico sventrapassere che risponde al nome di strap-on. Oddio che male! Ma anche che goduria! Anche le altre ragazze si deliziarono ad affondare nel mio buco più intimo, stavolta a missionaria. Inevitabilmente arrivai all'orgasmo. Sbrodolai tutta davanti a quelle maiale soddisfatte di aver semistuprato una presunta etero. Come si suol dire, mi fecero la festa e non posso affermare che mi sia proprio dispiaciuto, a parte i rossori in culo durati oltre una settimana e leniti a fatica dalla crema lenitiva idratante. La buona notizia è che mi stavano prendendo per il culo (nel vero senso della parola!) ossia in salute stavo bene. Laura produceva esami falsi per scatenare ansia e preoccupazione in pazienti carine, da lei accuratamente selezionate, allo scopo di condurle al sesso. Dovrei denunciarla lo so, però mi ha fatto godere così tanto, lei e le sue assistenti maiale. Bhè, chissà che non decida di andarla a trovare, un giorno o l'altro. Dopotutto, amiche del genere fanno sempre comodo...                  

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Qualche tempo dopo...


















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