mercoledì 27 dicembre 2023

Gay Cowboys ricattati

Mi chiamo Pierre, sono un cowboy dell'Arizona di origini francesi. Possiedo un ranch e allevo cavalli. Mi piacciono gli uomini e, di solito, cerco di rimorchiarli nei bar. Una sera notai un tipo dal fisico atletico e tentai l'avance offrendogli una birra. Si chiamava Thomas. Mi resi subito conto che stavammo sulla stessa "sponda" e così gli proposi di trascorrere la giornata successiva con un'escursione nella zona del Gran Canyon. Adoro il contatto con la natura, con i paesaggi selvaggi e solitari. In più, i luoghi tranquilli favoriscono anche gli aprocci sessuali. Ci sentimmo subito liberi, ammirando quel panorama stupendo e tirammo fuori immediatamente i cazzi dai jeans. Sicuri di non essere visti da anima viva, cominciammo a baciarci. Dopodichè, Thomas cominciò a succhiarmi l'uccello che divenne sempre più duro. Ricambiai poco dopo sbocchinandolo perbene. Sono io l'attivo e, a quel punto, avevo proprio voglia di farmelo, detto con sincerità! Per questo motivo, decisi di condurlo in una vecchia struttura abbandonata per stare più comodi. Non potevo certo immaginare che, in tutto questo, una donna ci stesse osservando, oltre a seguire i nostri spostamenti. Utilizzammo un divano squinternato come appoggio. Fu lì che gli leccai minuziosamente il succulento buco del culo, sia per piacere che per lubrificarlo in vista della scopata. Thomas era bello caldo e urlò quando lo infilzai a pecorina. Poi lo trombai a missionaria assicurandomi che tenesse le cosce ben aperte. Era nudo, a parte gli stivali. La libidine salì alle stelle e, in breve tempo, gli sborrai soavemente nel buco del culo. Anche lui, nel frattempo, se ne venne smanettandosi l'asta. Dopo gli orgasmi ci stavamo rivestendo lentamente. In quel frangente, apparve una affascinante donna bionda mezza spogliata. La nostra sorpresa fu grande e ci sentimmo piuttosto in imbarazzo ad esser stati spiati nell'intimità. Curiosi, chiedemmo spiegazioni. La fanciulla non disse il suo vero nome ma solo di essere l'amazzone dell'Arizona. Poi affermò che noi e lei avevamo delle passioni comuni come quella per i paesaggi suggestivi, oltre al desiderio insaziabile di cazzo. Bhè, proprio il palo non potevamo darglielo ma lei ci chiese espressamente di trovare qualche amico o conoscente assetato di figa. Completamente nuda, si stese tra le rocce a prendere il Sole con aria apparentementa innocua. Ben presto, però, rivelò la sua reale natura da ricattatrice. Se non le avessimo procurato uno stallone pronto a soddisfarla, ci avrebbe sputtanati in tutte le cittadine circostanti sbandierando ai quattro venti la nostra omosessualità. Purtroppo, non a tutti vanno a genio i gay ed io ho un'attività da gestire. Certe rivelazioni mi avrebbero messo di sicuro in difficoltà con una parte della clientela. Non ci veniva in mente proprio nessuno da proporle, in quel momento, finchè, fortunatamente, Thomas pensò a suo zio, un vecchio porcone segaiolo morto di figa. Bhè, all'amazzone andò bene e così tirammo un sospiro di sollievo. Sulla salute dello zio di Thomas però non garantisco! Sotto a una puledrona del genere, non mi meraviglierei affatto di trovare, un giorno o l'altro, l'uomo morto stecchito, preda di infarto, nei meandri del Gran Canyon...        

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