venerdì 11 novembre 2022

Non solo basket

Salve, mi chiamo Alessandro, per gli amici "riccioletto". Io e altri due ragazzi, Luca e Giacomo, eravamo soliti giocare a pallacanestro in un campetto piuttosto isolato. Si trattava di una zona dove non c'era quasi mai nessuno nei paraggi. Improvvisamente, io e gli altri, notammo la presenza di una signora matura che si aggirava attorno al recinto di ferro. Questa donna (in seguito scoprimmo che si chiamava Maria) osservava attentamente i nostri allenamenti. Di solito restava sempre in piedi ma, un bel giorno, entrò nella struttura e si sedette su una panchina. Dopo un pò si alzò e venne verso di noi a parlarci. Disse che eravamo bravi ma che avevamo bisogno di stimoli. Pensammo che la signora fosse competente di basket o, quantomeno, la moglie di un coach. Nulla di tutto ciò! Maria aveva solo una gran voglia di fottere. Lei intuì che stavamo senza ragazze ovvero in astinenza atavica di fica e si propose, audacemente, per consolarci. In quel posto sperduto, difficilmente saremmo stati visti compiere atti osceni da qualcuno. E così ci spostammo dal centro del campo per accostarci alla recinzione. Mi sembrava assurdo un approccio sessuale con una donna che poteva avere l'età di mia madre. Ma l'astinenza gioca brutti scherzi e così, in mancanza di una giovane fica, fummo disponibili con l'intraprendente signora che si inginocchiò subito afferrando con delicatezza il mio cazzo e quello di Luca. Poi leccò la punta del mio randello. Intanto Giacomo, eccitato dalla situazione, si toccava. La porcellona usava sapientemente mani e bocca. Succhiò l'uccello di Luca, poi arrivò anche a quello di Giacomo. Luca, arrapato a mille, la mise a pecorina e cominciò a scoparle la figa mentre lei, la puttanazza, segava e succhiava il mio cazzo e quello di Luca alternandosi. Non vedevo l'ora di fotterla! Finalmente la impalai entrando nella sua fica morbida e già abbondantemente spanata chissà da quanti cazzi. Intanto lei leccava il pene di Luca. Giacomo se lo menava osservando la scena. Poi anche quest'ultimo la trombò, a missionaria stavolta. I nostri cazzi bollivano frenetici: le schizzammo il seme su tutto il corpo bagnandole viso, cosce, tette. Che magnifica svuotata collettiva di coglioni, non c'è che dire! Ci augurammo che Maria venisse spesso a trovarci al campetto per replicare la piacevole gang bang. Fortunatamente, la donna si rifece viva tante e tante volte assicurandoci alti livelli di godimento.          




















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