giovedì 24 novembre 2022

Le prestazioni extra della cameriera

Mi chiamo Nadia. Sono una ragazza piacente single e maialina vissuta in Italia con origini russe. Adoro prendere cazzi a volontà da amici e conoscenti. Ma sono anche molto legata ai soldi che, se guadagnati, mi permettono di vivere in modo agiato con la possibilità di comprare tutto ciò che desidero. Per questo motivo cerco di lavorare più che posso. In quel periodo mi recavo a casa di signore per effettuare le pulizie domestiche. Servendo tre datrici di lavoro, riuscivo a mettere su qualche soldino. Ma, alle volte, la vita offre delle ghiotte possibilità di introitare ancora di più. Luisa, una di queste dame, aveva un marcato interesse per le donne. Fece intendere chiaramente che sarebbe stata particolarmente generosa se io, oltre ad occuparmi delle faccende casalinghe, avessi aggiunto delle "prestazioni extra". Al principio fraintesi la proposta. Pensai semplicemente che Luisa desiderasse che restassi più ore rispetto agli orari concordati. In un certo senso era così, ma non per questioni legate alla sistemazione dell'appartamento. Gli straordinari avrei dovuti farli con lei! Come ho spiegato in precedenza, mi piace il cazzo ma, di fronte alla possibilità di mettere più soldi in tasca, divento una gran troia e sono tranquillamente in grado di lesbicare. Luisa, notando la disponibilità della sottoscritta, non perse tempo a infilarmi la lingua in bocca. Accolsi il bacio, naturalmente. Le lasciai prendere l'iniziativa. Mi spogliò concentrandosi, da porcella, con la lingua sui miei capezzoli. Cominciai ad eccitarmi di brutto. La troia mi sfilò anche le mutandine, per poi passare a slinguazzarmi la figa, a missionaria, e il buco del culo a pecorina. Non sono certo di legno e quelle calde attenzioni mi portarono piacevolmente all'orgasmo per la gioia di Luisa. Poi passai io a condurre il gioco. Aveva delle gran tette, le leccai i capezzoli intarsiati col piercing. Gemeva la troiona, non desiderava altro! LE allargai le gambe, attesi un pò per aumentare in lei la libidine in modo che arrivasse ai massimi livelli. Dopo di ciò, le tolsi le mutande e le slinguazzai la passera in lungo e in largo. Quella donna era piena di piercing, perfino alla fica! Dopo un prolungato lavoretto orale alla vagina, che la fece impazzire, passai la lingua sul suo ano mentre se ne stava a pecorina sgrillettandosi la patata per l'eccitazione profonda. Bastò poco affinchè raggiungesse un orgasmo profondissimo. Appagate ci abbracciammo ma le ricordai subito di segnare le prime "ore di straordinario effettuate". Bhè, sapete com'è, il lavoro è lavoro e va pagato!               





















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