mercoledì 30 novembre 2022

Il figlio castiga il partner della madre

Mi chiamo Gisella, sono una segretaria. Per varie ragioni, i matrimoni non durano sempre fino in fondo, questo è noto. Dopo la separazione con Fulvio, non volevo restare da sola e così cercai subito compagnia. La trovai in Ciro, un affascinante giovane palestrato. Credevo di aver ritrovato la pace perduta ma ricevetti subito le critiche pungenti da parte di mio figlio Alessandro. Secondo lui era troppo presto per cercare un nuovo compagno. In effetti non avevo aspettato tanto ma il desiderio impellente e irrinunciabile di prendere un bel cazzo duro nella patata vogliosa, mi offuscava totalmente il cervello dal formulare ogni sorta di ragionamento. Dunque sembrava che avessi mio figlio contro invece, all'improvviso, Alessandro cambiò completamente registro comportamentale. Cominciò ad affermare che Ciro poteva rappresentare la persona ideale per me, per effettuare un percorso di vita insieme. Questa variazione repentina di idee mi parve un tantino strana. Alessandro è un tipo particolare, non ama parlare troppo con la sottoscritta. Sta di fatto che non l'ho mai visto in compagnia di ragazze. In altre parole, ho sempre avuto il sospetto che non gli piacessero le donne, ma tenevo per me questa ipotesi, peraltro non confermata. Ad ogni modo, Alessandro ha un caro amico di nome Walter. So bene che che con lui si confida. E così provai a sapere da Walter cosa stesse tramando mio figlio ma l'amico, per solidarietà, non aprì bocca asserendo solo che era tutto apposto, che Alessandro stava bene e non aveva nulla di anomalo. Non del tutto convinta, lasciai perdere. Passarono alcuni giorni. Una mattina andai a lavoro ma conclusi in anticipo rispetto al solito orario e così tornai nella mia abitazione prima del previsto. Mi fiondai dritta in bagno a fare pipì. Intanto sentì delle voci provenire dal salotto. Pensai che si trattasse di Alessandro che parlava con un amico e invece no! Mio figlio stava in compagnia di Ciro che, evidentemente, era passato a casa credendo di trovarmi. I due non stavano semplicemente dialogando, bolliva qualcosa di molto più grosso in pentola. Rimasi dietro la porta a spiare, curiosa di cosa accadesse e li vidi baciarsi e spogliarsi lentamente. Naturalmente, non mi aspettavo una situazione del genere che, sul momento, reputai fuori da ogni logica. Alessandro finì per succhiare il cazzo di Ciro proseguendo poi con una suadente leccata di cappella. Non credevo ai miei occhi, anche se bollivo dalla curiosità di vedere fin dove i due volessero spingersi. Realizzai, in quel frangente, che mio figlio era gay e che Ciro, apparentemente etero, nascondeva in modo insospettabile un evidente lato omosessuale. I due si scambiarono e Ciro ricambiò il servizietto orale succhiando, a sua volta, il pene di mio figlio che lo incitava dandogli pure della troia. Da lì mi resi conto che Alessandro era dominante rispetto a Ciro. Mio figlio aveva le idee chiare: leccò il buco del culo dell'altro anche con lo scopo di "lubrificare" l'ano per "imminenti inserimenti". E infatti, poco dopo, Alessandro infilò il cazzo duro nel culo di Ciro fottendolo con foga a pecorina. Pensai che una porcata simile potesse costituire lo spunto adatto per una masturbazione coi fiocchi e così iniziai a sditalinarmi osservando quei maialetti scopare. Non solo pecorina ma anche un'altra bollente posizione: Alessandro continuò a scopare Ciro a missionaria sopra il divano. Intanto io infilai due dita nella sorca ma non mi bastava! Ricorsi all'aiuto del fidato dildo sparandomelo tutto nella fregna ormai sugosa e prossima all'orgasmo. Intanto loro due se ne vennero: Alessandro schizzò copiosamente sulla pancia del maschio maturo che, a sua volta, eiaculò in abbondanza dopo essere stato a lungo penetrato. Entrai nel salotto dopo i loro amplessi. Non si aspettavano che li avessi spiati. Ciro tentò goffamente di giustificarsi ma gli dissi chiaramente che tra noi la storia era da considerarsi finita: non potevo accettare un partner falso, che non dice la verità. Discorso diverso invece per Alessandro: aveva cercato di nascondere la propria omosessualità, è vero, ma è pur sempre mio figlio e, in genere, una madre perdona il "sangue del suo sangue". Gli spiegai che non mi sarei opposta ad una sua eventuale frequentazione con Ciro. Quanto a me, bhè, tornai single, pronta e desiderosa di prendere nuovi entusiasmanti cazzi sia davanti che dietro... Oh si!


























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