mercoledì 9 novembre 2022

La proprietaria della palestra triangola coi clienti bisex

Mi chiamo Elena. Sono la proprietaria di una palestra che gestisco personalmente. In effetti, non mi limito solo al ruolo amministrativo, sono anche una valida istruttrice. Quando si è a contatto con tanti iscritti, si finisce per trovarsi davanti a svariate tipologie di persone. Naturalmente, molto spesso, i clienti, non vengono soltanto per allenarsi ma hanno in mente pure il sesso. Le avances nei miei confronti, prevalentemente da parte degli uomini, si verificano praticamente ogni giorno dato che, come si nota, sono una biondona sexy che non passa certamente inosservata. Ma esistono anche curiose eccezioni come nel caso di Roger e di Alfredo, singolari clienti. I due preferivano pagare una tariffa maggiorata pur di poter restare in palestra negli orari morti. Quel maschione peloso di Roger si stava allenando sulla panca con il sollevamento pesi e Alfredo (il più grande d'età dei due) gli stava letteralmente appiccicato. Li beccai mentre quest'ultimo teneva una mano sul pantaloncino di Roger, proprio all'altezza del pacco. Poi, il maturo, si mise addirittura a cavalcioni dell'altro. Si giustificò affermando che, questo approccio, permetteva all'amico di sopportare meglio lo sforzo dell'esercizio. Mi sembrò una minchiata colossale ma, dubbiosa, mi allontanai lasciandoli da soli. Più tardi, però, li sorpresi nudi nella vasca da bagno della struttura riempita con acqua e sapone. Evidentemente si erano recati lì dopo quella sorta di discutibile allenamento. Roger, in ginocchio, stava spompinando con gusto Alfredo. Quando mi videro comparire all'improvviso, si vergognarono un pò e spiegarono, balbettando per l'imbarazzo, di avere una relazione omosessuale clandestina tra loro. In pratica, non potevano incontrarsi a casa di nessuno dei due essendo entrambi sposati. Ovviamente, non volevano rifondere i soldi per un albergo ad ore, oltre a quelli già sganciati per la palestra. Sul momento li sgridai puntualizzando che non era possibile comportarsi in quel modo dentro il mio locale. Però vederli lì tutti nudì mi accese il desiderio di entrare nel loro "gioco". Li incitai a proseguire sfruttando, stavolta, la comodità del letto. Alfredo sbocchinò con foga l'uccello di Roger. Poi quest'ultimo mi scopò a pecorina mentre ciucciavo l'uccello dell'altro. Intanto, loro due si baciarono in bocca. Roger continuò a scoparmi e nel frattempo spompinava Alfredo. Poi passammo al trenino: Alfredo inculò da dietro Roger che scopava a sua volta me. Erano due porci versatili. Poi Roger, steso, inchiappettò, senza pieta, il maturo a candela e, intanto, io gli succhiavo il cazzo. Quando divenne bello duro, saltai sopra anch'io e si ripetette il trenino, questa volta a candela. Roger riprese a scopare Alfredo a missionaria mentre io ciucciavo l'uccello di quest'ultimo. Il maturo, preso "tra due fuochi", godette intensamente ma venne solo in seguito quando, a missionaria, schizzò tra le natiche dell'amico villoso. Roger, stimolato analmente a quel modo, era ormai sul punto di venire. Ci pensai io a dargli il "colpo di grazia" agitando l'asta con la mano. Puntai il cazzo proprio in corrispondenza del viso di Alfredo che, in tal modo, ricevette l'abbondante eiaculazione dell'amico dritta in faccia (per l'eccitazione di questa porcata, la fica sbrodolò di brutto senza che mi toccassi nemmeno!). Lo sperma copioso colò, in gran parte, sul petto di Alfredo inondandolo perbene. Dopo di ciò non mi restò che togliere le lenzuola intrise di sperma e ficcarle direttamente in lavatrice. Questo lavoro, come dicevo, mi permette di conoscere tante persone, spesso e volentieri donnaioli convinti, ma, altre volte, dei gran rotti in culo come quei due!                    
















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