mercoledì 19 gennaio 2022

Dalla crisi matrimoniale all'incesto

Un saluto affettuoso da Alessandro. Quel giorno ero particolarmente nervoso. La lite grottesca, avvenuta in mattinata con Carmela, mi aveva turbato notevolmente e messo di mal mumore. Non riuscivo a capire perchè avesse tirato fuori frasi così volgari e, al tempo stesso, pesanti, offensive e umilianti inerenti la possibilità di un incesto tra madre e figlio. Sembrava tutto così assurdo. Ovviamente, in tale situazione, la prima persona con la quale pensai di confidarmi fu Giulia, la mia genitrice. Non vi nascondo che, anni prima, quando ancora non ero sposato e vivevo con lei, mi ispirava atti libidinosi. In altre parole, me la segavo quando si faceva la doccia oppure mentre si cambiava in camera da letto. E, infondo, non è nemmeno così strano dal momento che Giulia è una bellissima e affascinante donna matura. Abbandonai questi pensieri incestuosi quando conobbi Carmela, che poi sarebbe diventata mia moglie. Giulia è una insegnante di Scienze. Andai a trovarla a scuola. I suoi allievi erano già andati via. Lei stava per fare lo stesso, si era trattenuta una mezzoretta in più per controllare i compiti dei ragazzi. Mi approcciai a lei con aria di delusione e preoccupazione. Mi chiese cosa fosse accaduto e capì subito che si trattava di Carmela. Ribadì la sua idea che non avrei mai dovuto sposare una donna del genere, incapace come casalinga. Ribattei che però è una gran gnocca. Giulia replicò a questo sostenendo che ci sono tante belle donne in giro di tutte le età. Nella fattispecie, si spogliò parzialmente mostrando con orgoglio il suo fisico di donna matura ma ancora avvenente. La osservai con sommo piacere manifestando grande apprezzamento per quel corpo decisamente sexy. Giulia, a quel punto, si rivestì e propose di andare a pranzare da lei. In effetti, mia madre cucina molto meglio di mia moglie, bisogna dargliene atto. Ma i miei turbamenti, in quel momento, non riguardavano certo il cibo. Le spiegai quello che era accaduto con Carmela, compresi il giochino dei sandali col tacco e il riferimento all'incesto per umiliarmi. Lei fu quasi contenta di ciò che, in quel frangente, appariva una netta rottura matrimoniale. Mi sentivo in credito con mia madre. E' vero, Carmela in cucina e alle pulizie è un vero disastro, ma Giulia lo sottolineava troppo, di continuo e, a dirla tutta, le aveva veramente rotto i coglioni. Inoltre trovai mia madre più affascinante del solito: bella, profumata. In astinenza palese di figa, cominciai a pensare che la frase volgare di Carmela avesse un senso. L'adrenalina cominciò a salire prepotentemente dentro il corpo, al pari dell'eccitazione. Non avevo più dubbi: volevo scopare mia madre! La spogliai. Inginocchiato alle sue spalle, leccai i caldi buchi. Giulia non riusciva a realizzare cosa stesse succedendo. Era colpa sua se il rapporto con Carmela era tracollato: meritavo un risarcimento in natura! Glielo misi in bocca e lei non si tirò indietro. Cominciò a succhiare il cazzo e leccare la cappella. "Adesso si che cominciamo a ragionare", pensai. Probabilmente voleva limitarsi a quello ma io volevo sentirmi di nuovo uomo e così, a sorpresa, la misi a pecorina e cominciai a stantuffare la passera. Diceva di non volere, inizialmente, ma godeva e i suoi no diventavano facilmente si. La ingroppai senza sosta in svariate posizioni: a candela, di fianco, a missionaria, oltre alla suindicata pecorina. Dalle 12,30 si fecero le due a chiavare di continuo. Le procurai almeno due orgasmi prima di schizzare copiosamente bagnando il pelo sulla figa. Fu una prima inebriante svuotata di coglioni. La mamma mi rianimò con un buon piatto di pasta dopodichè tornai alla carica. Dopo il primo piatto ci voleva il dessert! Nel pomeriggio ci dedicammo al sesso orale: dapprima si mise a cavalcioni con la passera all'altezza del mio viso per farsela leccare abbondantemente fino a nuovo orgasmo. Poi assaporò il cazzo per la seconda volta riportandolo beatamente in erezione. Tra succhiata di cappella e leccate d'asta e palle, spruzzai di nuovo e in modo copioso riempendole la bocca di caldissimo seme. Con gli occhi socchiusi, mezzi persi nel vuoto, gustò la sborra fino all'ultima goccia e, a quel punto, mi sentì davvero appagato. Ma ulteriori risvolti non tutti positivi, si sarebbero presentati presto all'orizzonte. Restai all'oscuro di certi sviluppi dei quali, probabilmente, venni a conoscenza troppo tardi.

incesto






Più tardi, a casa della madre di Alessandro...





















Dopo pranzo madre e figlio proseguono il "viaggio" incestuoso dedicandosi ai piaceri del sesso orale e raggiungono nuovi e inebrianti orgasmi... 




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