martedì 18 gennaio 2022

Carmela

Dalla crisi coniugale all'incesto il passo è breve. Potrebbe essere questa la sintesi della storia che sto per raccontarvi. Mi chiamo Alessandro. A dir la verità, non sono mai stato un fermo sostenitore del matrimonio ma mi ricredetti quando incontrai Carmela, una splendida mora napoletana decisamente estroversa della quale mi innamorai perdutamente. Purtroppo, come è noto, tra suocera e nuora, non scorre solitamente buon sangue. Piuttosto, il rapporto tra suocera e nuora cela un odio atavico da sempre che include gelosia e invadenza e che può essere estremamente difficile da gestire tanto che, in alcune situazioni, può portare a gravi problemi sia psicologici che familiari. A tali considerazioni generali và aggiunto, nello specifico, che, mia madre Giulia, non hai mai stimato Carmela considerandola incapace di cucinare e di badare alle faccende domestiche. Con il passare del tempo, si sà, le incomprensioni si acuiscono maggiormente e la tensione sale all'inverosimile. Io mi ritrovai nel mezzo delle loro interminabili liti. Mia madre insisteva affinchè lasciassi Carmela una volta per tutte. Ma come si fa a mollare una figa del genere? (No dico, l'avete vista?). Mia moglie, d'altro canto, batteva sull'invadenza intollerabile da parte del genitore. Finchè, un bel giorno, Carmela mi diede il benservito a modo suo. Dopo una prima discussione, nella quale espresse la volontà chiara e precisa di lasciarmi, uscì di casa per andare a passeggiare. Tornò dopo alcune ore presentandosi con un paio di sandali col tacco appena acquistati. Credevo erroneamente che avesse cambiato idea riguardo al nostro rapporto, che volesse fare marcia indietro. E invece no! Voleva solo punirmi, umiliarmi. Vendicarsi, a detta sua, delle pressioni subite da mia madre. Si dette piacere infilando quel sandalo direttamente nella vagina davanti ai miei occhi. Secondo lei, perfino quelle scarpe valevano più di me e le davano enorme piacere sessuale. Naturalmente mi eccitai ad osservare quella scena con il sandalo che entrò per tre quarti dentro la figa. La troia mi concesse solo una sega. Eccitato mi spogliai in fretta e furia e lo menai a più non posso fino a schizzare. Intanto lei, appagata dall'orgasmo raggiunto, sfilò la scarpa lentamente dalla passera. Notai che il sandalo era zuppo di liquido vaginale, segno che la bella mora aveva goduto eccome! Dopo questa porcata Carmela si ricompose ed io mi rivestì. Quando mi lamentai, spiegandole che avrei sofferto senza moglie, lei tirò fuori tutto il livore che aveva accumulato negli anni e rispose, in dialetto, che avrei potuto scopare con mia madre dal momento che restava l'unica figa disponibile. Le detti della lurida, dellla schifosa. Credo sia normale di fronte a certe affermazioni così azzardate. Quella discussione, con punte di graffiante ironia e fortemente provocatoria da parte sua, decretò, di fatto, la fine del matrimonio. Dopo certe parole pesanti, offensive, raccolsi quel pò di orgoglio rimasto, sbattetti la porta e, mestamente, tolsi il disturbo. Andai a trovare mia madre Giulia, per aggiornarla sulla situazione.          










 
Alcune ore dopo...









0 commenti:

Posta un commento