giovedì 2 marzo 2017

Sedotta dall'amica della palestra

Mi chiamo Fabiana (quella coi capelli scuri). Questa storia è un pò anomala ma sicuramente carica di passione, andiamo con ordine. Sono un'estetista con l'hobby-relax della palestra. Dal momento che non sono brutta ho sempre rimorchiato ragazzi durante e dopo gli allenamenti rimediando agevoli scopate con svariati partner maschili. Penserete maliziosamente:"Mmmm che troia!", bhè come negare ciò? Tutto pareva scorrere normalmente finchè conobbi Monica, una ragazza molto carina più giovane di me di un paio d'anni. Ci incontrammo per caso al bar durante una dissetata a base di prodotti rivitalizzanti. Monica si mostrò subito cordiale e sorridente e così diventammo amiche rapidamente. Spesso ci allenavamo insieme trovando molti momenti di risate e battute che rendevano il lavoro, nell'insieme, decisamente meno pesante. Tuttavia quello che mi dette da pensare di lei era il suo atteggiamento ostile nei confronti degli uomini. In confidenza le dissi che scopavo con vari e lei mi rispondeva quasi sempre seccata "Scelta tua, cosa ci trovi in quegli idioti?". Le rispondevo:"Qualcuno è simpatico però..." e lei replicava:"Si si va bhè...". Il tempo passò e ci frequentammo anche fuori dalla palestra: andavamo al cinema, a mangiare la pizza, a fare shopping, qualche volta. Monica era sempre gioviale e divertente anche se di sè non amava parlare troppo. Avevo sempre pensato di esser per lei quasi una sorella maggiore, di essere io quella grande ma Monica, di lì a poco mi avrebbe stupita, e non poco! Non dimenticherò mai quel pomeriggio fatale in cui stavamo a casa mia. Ci eravamo appena preparate per la palestra quando Monica iniziò a sorridere più del solito. Poi, come un fulmine a ciel sereno mise la sua mano destra tra le mie gambe (portavo il pantaloncino). Pensai a una sorta di scherzo nei primi attimi ma lei non tolse affatto quella mano. La interpretai come una specie di sfida e così, ripresa dallo stupore, la bloccai. Finì piegata sul letto e io le stavo dietro. La sentì calda, fremente come non lo era mai stata. Cominciò un discorso sulla dominazione che mi intrigò. Non sò cosa mi prese in quel momento. Forse volevo farle capire di non aver paura a stare al gioco e così le abbassai i pantaloncini jeans e le mutandine bianche che indossava. Mi ritrovai davanti le sue zone intime e, quasi in segno provocatorio, detti una leccata. Monica non aspettava altro. Si girò di scatto e, con forza quasi sovrumana, mi sbattette sul letto. Stentai a credere che stesse succedendo davvero! Abbassò i pantaloncini che indossavo e iniziò a leccare sapientemente la figa! Slinguazzava come un'assatanata, non potetti evitare di godere: me ne venni di brutto! Poi Monica mi mise praticamente la fica in bocca esortandomi a leccare. Ero frastornata ma presa dalla situazione e leccai la sua bernarda. Monica voleva godere ed io mi impegnai a ricambiare il piacere provato poco prima. Mi scaricò in bocca tutti i suoi caldi sughi ed io li ingoiai tutti. Nemmeno il tempo di pensare che me la ritrovai davanti pronta per un lungo e caldo bacio. Monica mi mise la lingua in bocca ed io la accolsi. Eravamo complici ormai ed io mi sentivo dominata da lei. Finì clamorosamente sul letto a pecorina con lei pronta a slinguazzarmi culo e fica senza esitazioni e senza pietà. Arrivai così al secondo intensissimo orgasmo. I suoi modi arroganti e prepotenti da comandante, nonchè  quella faccina da troia ebbero su di me un effetto devastante. Volevo essere sua, ero disposta a fare tutto ciò che desiderava. Mentre l'orario della palestra era già bello che terminato me ne stavo inginocchiata a leccarle i capezzoli, sottomessa irrimediabilmente ai suoi ordini. Dopo quella volta disertammo la palestra per mesi, gli allenamenti me li faceva fare lei, e anche piuttosto massicci!              















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