venerdì 10 marzo 2017

Dal pallone alle palle

Mi chiamo Maddy, sono una biondina attraente, lavoro come segretaria e amo provocare. Frequentavo Alessio da qualche mese, sembrava un ragazzo molto premuroso. Ma si sà, le persone si conoscono meglio con il passare del tempo. All'inizio uscivamo insieme una volta a settimana. Quando il numero delle uscite si intensificò cominciai a notare in lui delle particolarità. Con Alessio la situazione era diversa rispetto ad altri fidanzati ossessivi che avevo avuto in passato: quando gli uomini mi guardavano lui non mostrava alcun segno di gelosia. Per un pò di tempo non gli feci domande in proposito, poi, curiosa chiesi:"Non ti dà fastidio che altri mi guardino con interesse ed insistenza?". Alessio rispose:"No, non mi dà fastidio. Sei attraente, è normale che ti guardino". Questa sorta di complicità di coppia non mi era mai capitata e così decisi di approfondirla, di stuzzicarlo di più, di creare tra noi un maggior dialogo. Iniziai a mettere sempre la minigonna quando uscivamo e a cercare gli sguardi dei maschi più belli, sia ragazzi che uomini. Nel momento che incrociavo lo sguardo di qualcuno attraente sussurravo all'orecchio di Alessio:"Hey, guarda questo, come ti pare? E' figo?" e lui rispondeva:"Si, lo è". Questa specie di giochino andò avanti per un bel pò. Lo attuavamo ovunque: cinema, discoteca, ristoranti. Alle volte lui si sbilanciava, arrivava a dire di qualcuno:"Questo è davvero gnocco, molto più fico di me". Fu così che a un certo punto, animata da irrefrenabile curiosità, durante l'intimità gli chiesi:"Senti un pò Alessio, visto che stiamo insieme dimmi la verità, ti piace che mi guardano o ti piacciono gli uomini?". Alessio arrossì poi rispose:"Bhè, un pò e un pò, di più la seconda...". Stupita replicai:"Ah! Hai capito! E pensi di passare alla pratica?". A quel punto lui fece un passo indietro e rispose:"No, veramente sono solo fantasie così, poi stò con te...". Da quel giorno l'argomento fu chiuso ma si sà, certe pulsioni prima o poi ritornano, ci vogliono solo le condizioni adatte perchè si manifestino. La svolta ci fu quando Alessio conobbe un nuovo collega di lavoro, Peter. In comune avevano la passione per il calcio. Tifando per due squadre opposte si punzecchiavano ma questo rese la loro amicizia più intima. Ricordo bene quella fatidica sera in cui Alessio mi chiese:"Tu hai il televisore buono, posso invitare Peter a vedere la partita da te?". Gli risposi di si. Cenammo tutti e tre insieme poi io dissi di dover sbrigare del lavoro al pc mentre loro due si accomodarono sul divano in salotto a vedere la partita. Non li avrei mai disturbati ma, essendo una curiosa per natura, pensai bene di nascondere una videocamera. Naturalmente attraverso il pc portatile potevo osservarli in tutta comodità e riservatezza. Più che altro mi aspettavo di vederli gioire per i gol, niente di più, ma quel che vidi fu ben più di quanto si potesse lontanamente immaginare. Per una mezzoretta effettivamente guardarono la partita ma poi, all'improvviso, colti dall'eccitazione finirono per baciarsi. Il bacio fu solo una prefazione al resto. Alessio tirò fuori l'uccello dell'amico e iniziò a sbocchinarlo pesantemente. Lo fece così bene che sembrava un navigato delle pompe e non uno alla prima esperienza sbocchinatoria. Era talmente infoiato che leccò perfino le palle di Peter. A quel punto mi fu chiaro che preferisse nettamente le palle al pallone! Il chinotto fu prolungato ed estenuante, poi anche Peter volle imboccare l'asta e ricambiare il servizietto. Ormai nudi e vogliosi, coinvolti al massimo, non disdegnarono un focoso 69 sul divano durante il quale Alessio venne in bocca all'altro. Peter era ancora duro e piazzò l'uccello tra le labbra di Alessio pronto a slinguazzarlo nuovamente fino all'orgasmo che giunse impetuoso: Il mio "amato" ricevette tutto il piacere dell'altro, ossia un fiume di sborra in bocca! Dopo gli amplessi i loro bollori si calmarono ed iniziarono i miei. Ero in parte incazzata ma molto di più eccitata. La figa gocciolava di brutto dopo aver osservato quelle oscenità. Per calmarla dovetti ricorrere al fido amico che non abbandona mai le donne: il dildo! Lo piantai con foga nella topa brodosa e lo mossi avanti e indietro fino a godere come una porca. Dopo esser venuta intensamente mi ricomposi e andai da loro. Li trovai vestiti naturalmente intenti a guardare la tv come se nulla fosse successo. Chiesi:"Hey ragazzi, come è andata la partita?". Risposero insieme:"Non era niente di che...". Proseguì:"Bhè, almeno il tv è buono, vi sarete goduti senz'altro qualche altro spettacolo...". Alessio imbarazzato rispose:"Eh si, qualcosa si trova sempre...". Poi baciai Alessio sentendo ovviamente sapore di uccello. E gli dissi:"Tesoro, la tua bocca ha un sapore strano sai? Sà guardacaso... di cazzo! E ora fuori dalle palle frocetti! Mi avete pure sporcato il divano!". Lo sò, sono un pò cattivella e vendicativa che ci volete fare, ma il divano è sacro...      









I ragazzi arrapati si danno da fare, ignari di essere spiati dalla bella e sexy biondina...

















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