lunedì 27 febbraio 2017

Separazione bollente

Mi chiamo Nadia. Questa storia è un pò particolare soprattutto per la piega che prese alla fine. Ma partiamo dall'inizio. Con Gennaro trascorsi 5 begli anni di fidanzamento e 10 altrettanto entusiasmanti di matrimonio. Ma, come si sà, anche le favole possono avere una conclusione non lieta. Ormai non comunicavamo più come prima e il rapporto, dopo 15 anni, andò in crisi. Iniziai a guardarmi intorno, ed essendo ancora una bella donna, trovai effettivi riscontri. Iniziai a fare tutto ciò che il matrimonio mi aveva impedito. Vissi storie una dopo l'altra, passai da un uomo all'altro con facilità. Nessuno aveva intenzioni serie in fin dei conti, volevano soltanto fottere per poi sparire. Ed io mi crogiolai in questa situazione, anch'io avevo bisogno di leggerezza, trombate senza impegno. Ritrovai davvero l'entusiasmo mentre Gennaro si lasciava andare sempre più. Aveva capito bene che gli allori di un tempo erano tramontati, e che io ero cambiata. Quando rincasavo lo trovavo puntualmente ubriaco con alcune bottiglie vuote di birra accanto: uno spettacolo davvero deprimente! Da un lato mi dispiaceva ma, come si suol dire, quando il vaso inizia a riportare delle crepe, e si incollano i pezzi, non ritorna mai più come prima. Finito l'amore la mia indole da zoccola era venuta fuori in modo prepotente e indietro non sarei potuta tornare più... Un matrimonio allo sfascio dunque, ma sarebbe ancora continuato così, stancamente, se io non mi fossi imposta, decisa finalmente a troncare. A un certo punto gli dissi chiaramente:"Io sto vivendo da single, fotto con altri già da parecchio, ti è chiaro? Per cui dobbiamo chiuderla qui con la separazione... Mi dispiace!". Gennaro non disse una parola, lui sapeva bene cosa facevo e non accettava la fine della storia. Passò altro tempo e finalmente si convinse che la separazione era la cosa giusta da fare. Sarei andata via di lì a pochi giorni, giusto il tempo di trovare una nuova sistemazione. Intanto ritornavo ancora a dormire in quella casa (da sola in una stanza), dopo il lavoro. Gennaro cominciò a bere in compagnia del vicino (uno sfigato nullafaciente che mi aveva sempre sbavato dietro e che delle donne poteva sentire solo l'odore). Fu proprio l'ultima sera, quella prima di andar via per sempre, che conobbi un nuovo lato di Gennaro. Erano all'incirca le 20 quando infilai la chiave nella serratura per aprire la porta di casa. Mi diressi verso il salone dove loro erano soliti bere e guardare la tv. Sentendoli conversare incuriosita mi fermai nascosta ad ascoltare ciò che dicevano. Gennaro a quanto pare si era già scolato un paio di birre e disse all'altro:"Capito quella troia? Dopo 15 anni! 15 anni cazzo!". Il vicino, di nome Peppe, gli rispose:"Ma figurati, le donne... Non lo sai che sono quasi tutte zoccole?". Gennaro replicò:"Guarda, le altre non lo sò, ma la mia lo è di sicuro!". Peppe chiese:"E' molto che non scopate più?", e Gennaro rispose:"Si! saranno mesi cazzo!". E Peppe, forse per incoraggiare, affermò:"Mesi? Bhè considerati fortunato! Per me saranno anni! Anzi, sai che ti dico amico? Non me lo ricordo nemmeno più di quando ho scopato!". Gennaro, complice l'alcol, iniziò a sclerare e disse:"Anni? Ma allora sei un frocio di merda sai? Sei un ricchione, ecco cosa sei, un gran ricchione!". Peppe arrossì:"Hey calma, capisco che sei incazzato ma non mi sembra il caso di offendere così! Bhè un pò è vero però, io e la fica siamo due rette parallele, lo ammetto... non ci incrociamo mai!". Gennaro tirò fuori il cazzo, poi, quasi con aria di comando ordinò:"Dai, non è il caso di farne un dramma, almeno renditi utile oltre a scolarti la birra e succhiamelo stronzetto!". Peppe rispose:"Lo vuoi davvero?". Ma Gennaro, evidentemente eccitato, non gli diede troppo tempo di riflettere e gli spinse con decisione la testa contro l'uccello duro esclamando:"Succhiamelo!!!". Peppe, in astinenza atavica di sesso, non si fece pregare troppo e imboccò la fava con qualche leggera esitazione iniziale, superata poi brillantemente. Nascosta opportunamente dietro la porta non credetti ai miei occhi, e cioè che la disperazione (o l'astinenza sessuale, o un mix di entrambe) avrebbe reso mio marito, già ampiamente cornuto, anche gay. Più che mai intrigata dalla situazione restai lì ad osservare l'insolita scena erotica tutta al maschile. Quel Peppe sbocchinava proprio niente male al punto da far godere bene Gennarino. Il mio ex amato, ormai eccitato, non vedeva l'ora di riempire un buco, qualsiasi pertugio disponibile gli andava bene. Peppe, a pecorina, fu pronto a concedersi. Gennaro gli dedicò prima una gran leccata anale che mi lasciò senza fiato dallo stupore. Una volta lubrificato si decise a sfondare perbene il culetto del vicino. Li vidi complici di una bella cavalcata selvaggia. Gennaro fu di nuovo stallone, come lo era stato con me tante volte, ma adesso ciò non accadeva più con una donna, bensì in tutt'altro modo, ossia con un uomo. Tutto sommato fui contenta che avesse trovato una "distrazione" come cura per la depressione da eutanasia matrimoniale, se così possiamo definirla. Fottevano proprio bene quei due monelli, non c'è che dire! A dir la verità, mi si bagnò parecchio la figa, del resto non sono mica una statua! Prima che Gennaro godesse, farcendo di sborra il culo dell'altro, trovai anche il tempo di sgrillettare un pò la passera cercando di calmare i miei acuti bollori. Godettero prima loro dandomi lo spunto per proseguire fino in fondo il ditalino: che bel relax! Mi presentai nella stanza solo dopo che i due si erano rivestiti e salutai il maritino con un bacio sulla guancia. Poi, prima di andare a dormire, sussurrai a Gennaro:"Tranquillo, sopravviverai anche senza di me, sei fortunato, c'è il tuo affezionato amico a tenerti compagnia. E poi, senza donne non si muore mica, lo sai?". Gennaro, un pò frastornato sembrò ritrovare una lucidità che gli mancava da tempo e rispose serenamente:"Negli ultimi tempi ci siamo scontrati parecchio ma per una volta sono d'accordo con te, a tutto c'è rimedio...". Peppe gli fece in qualche modo eco e rivelò apertamente:"Signora, sono anni che non stò con le donne...". Sorrisi e gli risposi:"Ti credo Peppe, ti credo sulla parola...", poi mi voltai e conclusi ironicamente:"Buonanotte piccioncini. A proposito, guardate la tv, divertitevi, fate ciò che desiderate, io sono stanca del lavoro e ho il sonno assai pesante per cui non mi disturberete affatto...". Lo dissi per metterli a loro agio, naturalmente. Difatti, dopo una mezzora tornai a spiare e li osservai completamente nudi intenti a giocherellare candidamente a 69 sul divano. Gennaro con la fava in bocca non l'avevo mai lontanamente immaginato: a tal proposito devo dire che il nuovo articolo non gli dispiaceva affatto! Per loro la notte fu bella lunga e focosa, non la trascorsero certo davanti alla tv! Disponendo di un ottimo smartphone, con ampia memoria, mi tolsi anche la soddisfazione di fare la "regista" riprendendo le loro gesta in alta definizione...




       
        









2 commenti:

Unknown ha detto...

il conte saprebbe come farti bagnare anke solo kon la lingua..👅👅😋

EVA ha detto...

bravo :)

Posta un commento