lunedì 13 febbraio 2017

Il cazzo nero non solo per lei

Io sono Eddie, uno studente fuori corso. Osservate attentamente le prime 12 foto. Chi è questa zoccola? Vi sarete giustamente chiesti. Si tratta di Luciana, la mia ex. Ci conoscemmo all'Università e instaurammo una relazione che andò avanti piuttosto bene per circa 3 anni. Dopodichè lei iniziò a cambiare. Cominciò a dire di volere più spazi, che io la opprimevo. E così ci vedemmo sempre meno. Lei però mi assicurava che non c'era nessun altro nella sua vita. Intanto però se ne andava a ballare con le amiche quasi tutti i sabati. Intuendo l'avvicinarsi di problemi di corna piazzai, a sua insaputa, una spycam nella casa dove abitava. L'oggetto spione, collegato al mio pc diede subito immagini inequivocabili. La signorina, dopo la discoteca, si dava da fare eccome! A notte fonda, quasi tutti i sabati, registrai immagini come queste. Luciana si portava a casa due maschi di colore e scopavano in tre. Avevo sempre creduto che fosse una tipa abbastanza seria ma vederla così a proprio agio a far godere e schizzare non uno, ma ben due cazzi neri, mi diede una nuova dolorosa prospettiva della realtà a base di reiterate corna. Che zoccolona! Pensai. Ero proprio deluso e disperato e non sapevo proprio con chi parlarne, di certo non con lei rivelatasi, alla lunga, una troia insensibile. Cercai di distrarmi con lo studio per non pensare a Luciana e ai suoi triangoli sessuali. Fu proprio uscendo dall'Università che conobbi per caso un tipo, guardacaso di colore. Mi chiese una sigaretta ed io gliela diedi ma fui un pò scortese, gli dissi:"Accidenti! Ma allora mi perseguitate!". Lui sorrise e chiese:"Chi io? Se ti ho solo chiesto una sigaretta". Mi scusai e cercai di giustificarmi precisando:"Spiacente, ecco vedi... è successo uno spiacevole episodio e sono un pò sconvolto...". Lui fu gentile, rispose:"Se ne vuoi parlare amico...". Io accettai:"Grazie, mi farebbe piacere sfogarmi un pò ma... non qui. Non voglio che eventuali persone ascoltino fatti personali delicati". Lui chiese:"Dove allora?". Risposi:"Ti secca venire a casa mia? Vivo solo, non c'è nessuno, possiamo parlare con calma". Lui rispose:"Ok, andiamo da te allora". Una volta a casa gli offrì un drink e gli raccontai che Luciana si faceva sbattere da due tipi di colore. Lui mi guardò, poi disse:"Non pensarci, ce l'hai un porno così lo guardiamo...". Pensai che la sua fosse una buona idea per rilassarsi. Ci sdraiammo sul letto, accesi il portatile e misi su un video porno. Si trattava di una donna che si faceva sbattere da due uomini, proprio come Luciana. Commentai:"Ecco, vedi! Zoccola come la mia ragazza!". Lui suggerì:"Dai amigo, distraiti....seghiamoci". Tirammo i cazzi fuori e ci toccammo un pò, ognuno per sè. Fin qui tutto normale. A un tratto però lui allungò la mano e mi baciò con disinvoltura. Non avevo mai provato con un uomo ma la situazione mi intrigava di brutto. Eravamo soli e lui ci sapeva fare. E così anch'io allungai la mano. Segarci a vicenda e baciarci era decisamente più eccitante che farlo da soli. Andammo avanti così per un pò. Poi lui mi accarezzò la testa segno che voleva essere leccato. E così io, che ero già eccitato, chinai il capo per fargli un bocchino. Non ero del tutto convinto ma sentì il suo pene indurirsi tanto e questo mi diede la spinta a proseguire la succhiata. La sensazione di dargli piacere mi inebriava tutto. Ci baciammo ancora. Poi lui disse:"Voglio farti una bella cosa..." e a quel punto iniziò a slinguzzarmi dolcemente il buco del culo. Fu lì che andai proprio in estasi. Ci strofinammo le cappelle provando inebrianti sensazioni di piacere. Dopo di ciò fui pronto ad essere suo. Sul letto, a candela, mi adagiai dolcemente sul suo cazzo in tiro che entrò tutto dentro il mio sedere vergine. Lo ammetto sentì dolore inizialmente ma poi, pian piano, il piacere intenso di prenderlo nel culo superò anche il male e godetti a dismisura trapanato da quel palo duro. Dopo la trombata prolungata a candela, lui proseguì a sbattermi di fianco. Raggiungemmo entrambi l'orgasmo, lui mi sborrò abbondantemente sul petto ed io schizzai sul pavimento. Che goduta! In quel preciso momento compresi bene che le donne non erano il mio forte e che avrei dovuto spostare i miei interessi sessuali lontano dalla fica. Il dolore per le corna subite da Luciana si stemperò del tutto e si sciolse come neve al sole, specie dopo aver trovato un amico premuroso come quell'aitante ragazzone. Soltanto al termine della scopata mi rivelò il suo nome, disse:"Comunque Piacere, io mi chiamo John!".      

una ragazza molto troia...












un amico pronto a consolare...









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