mercoledì 19 giugno 2024

Castigato dal Capo Operaio

Mi chiamo Luisa. Questa è la classica storia in cui "tra i due litiganti il terzo gode". Io e la mia amica Viviana abitavamo nello stesso edificio, così come il nostro vicino di nome Aldo. Eravamo entrambe invaghite di quel tipo. In una sorta di competizione sessuale, ognuna di noi voleva prevalere sull'altra e portarselo per prima a letto. Si delineò un'autentica sfida a colpi di seduzione sfoggiando lingerie provocante. Chi poteva immaginare che avremmo perso entrambe? La disfatta iniziò quando cominciarono i lavori di ristrutturazione a casa di Aldo. Lui e Giacomo, il capo operaio, presero molta confidenza discorrendo del modo di procedere al ripristino delle mura dell'abitazione. Quei due trascorrevano molto tempo insieme. A dire il vero, notai anche dei sorrisi complici tra loro bevendo caffè ma credevo che si trattasse di amicizia, più che altro. Era notte fonda quando Viviana mi bussò all'improvviso alla porta. Le chiesi il motivo di ciò e mi rispose che sentiva delle voci provenire dall'appartamento di Aldo. Incuriosita al pari di lei, la seguì per scoprire cosa stesse accadendo. La porta esterna, per via dei lavori, non era chiusa a chiave. Ci intrufolammo nell'appartamento e restammo sconvolte quando sbirciammo in camera da letto. A luci soffuse, Giacomo stava castigando Aldo di Santa ragione affermando: "Oltre alla ristrutturazione, do una bella passata anche a te!". Ci guardammo in faccia basite. L'uomo che piaceva ad entrambe si stava vergognosamente facendo rompere il culo da un maschio arrapato. Guardammo la scena osservando fin quando entrambi raggiunsero il piacere. L'attivo schizzò copiosamente sul culetto del passivo. Poi andammo via di lì. Dissi a Viviana: "Cavolo, ho proprio bisogno di bere qualcosa di forte per mandar giù questa storia assurda!". Viviana rispose: "Ti spiace offrire qualcosa anche a me?" E così ci recammo a bere whisky nella mia abitazione. Agitate, ci scolammo una bottiglia in tempi brevi. Puzzavamo d'alcol e trasparivano in modo evidente le nostre voglie represse, inappagate. Quando hai fame, va bene qualsiasi pietanza per placarla. Analogamente, se il desiderio sessuale è forte, si cominciano ad elaborare strane ed insolite idee. Decidemmo prima di posare in lingerie per darci un tono, per confermare a noi stesse quanto fossimo fighe, nonostante la recentissima delusione. Poi ci addormentammo tra mille dubbi. Ma, al mattino, la miccia era ormai già innescata. A colazione la imboccai in modo provocatorio con della frutta. Poi, in camera da letto, le tolsi le mutandine e la leccai da dietro. Quella patata bollente fu un nettare afrodisiaco per la mia bocca affamata di sesso. Ciò non poteva non risvegliare i sensi della biondina che, nonostante delle normai perplessità, contraccambiò alla grande. Ci leccammo a vicenda con foga raggiungendo orgasmi intensi e meravigliosi. Dopo essere venute svariate volte, fummo raggiunte nell'abitazione da quel coglione di Aldo che voleva confidarsi. Naturalmente noi già sapevamo tutto e così lo prendemmo un pò in giro mentre ci baciavamo soddisfatte e sicure di non aver alcun bisogno di lui per appagare i nostri ardenti desideri.






































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