venerdì 2 luglio 2021

Sverginai mio figlio

Sono una donna matura sposata di nome Diana. Nella vita sono stata sempre una gran porca. Tuttavia, negli ultimi tempi, il matrimonio si era completamente arenato. Mio marito Fulvio pensava solo al lavoro ed io restavo spesso da sola a casa con il mio giovane figliolo di nome Luca. Non riesco proprio a stare troppo a lungo senza trombare, lo ammetto. Talvolta scopavo perfino con gli artigiani: idraulico, elettricista, per fare degli esempi. Oppure con qualche rappresentante che bussava alla porta. Non me ne fregava proprio un cazzo delle loro offerte dell'energia etc... ma solo di condurli in camera da letto per una bella fottuta. Ma capitò un periodo in cui nessuno si faceva più vivo. Del resto gli artigiani non potevano accettare sempre e solo pagamenti in natura! E così, presa dai bollori indomabili della fica, cominciai a pensare al proibito, a ciò che una madre mai e poi mai dovrebbe sognarsi di fare: fottere con mio figlio Luca! Lui è sempre stato un ragazzo delicato, sensibile, forse fin troppo. Un giorno decisi che lo avrei aspettato sveglia dopo l'uscita con i suoi improbabili amici. Si ritirò a casa prima di mezzanotte. Andai in camera sua con tanto di calze, tacchi e reggicalze, vestita come una gran puttana insomma. Sapevo che, in genere, lui e i suoi amici, durante i loro giri in auto, andavano a sbirciare le mignotte in strada (su questo particolare, in seguito, avrei scoperto di più). Tutta profumata, mi misi sopra di lui e cominciai a propinargli un lento e godurioso bocchino. Pochi maschi si sarebbero tirati indietro di fronte ad un lavoretto orale così succulento. Ovviamente Luca non fece eccezione e si lasciò sbocchinare perbene l'uccello. Gli mostrai con orgoglio le tettone. Luca si fece rosso apprezzando le "pere". Eccitato mi leccò la fica mentre si menava un pò il cazzo. Poi finimmo a 69:  io stavo sopra di lui. Provò gusto a leccare la patata mentre gli slinguazzavo con cura la punta del cazzo. Poi balzai sopra di lui e cominciammo a scopare a candela: dapprima stavo schiena contro il suo viso, poi ci piazzammo al contrario. Fu qui che mi leccò le tettone mentre galoppavo sull'asta da gran troia. Proseguìmmo poi a missionaria e da dietro di fianco. Durante la prolungata trombata, mio figlio si confidò. Per lui si trattava della prima volta con una donna. Si lasciò sfuggire anche che, lui ed i suoi tre amici, non osservavano soltanto le puttane. Non potendo permettersele economicamente, avevano trovato un modo alternativo di godere smanettandosi gli uccelli a vicenda. Quando Luca giunse al culmine dell'eccitazione, e mi sborrò copiosamente in bocca, gli proposi di invitare a casa nostra i suoi compagni in modo che io mi sarei 'adoperata' per appagare le voglie di tutti e quattro i giovanotti. Chissà se lasceranno condurre le danze a questa signora esperta oppure se preferiranno continuare con i loro torbidi giochetti. L'importante è che, per ora, Luca abbia almeno scoperto il dolce gusto della passera, in tal caso materna.

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