martedì 27 luglio 2021

Attivo incestuoso e poi passivo

Mi chiamo Franco. Il matrimonio con Ester andò avanti a gonfie vele fin quando lei, un bel giorno, scoprì che il nostro unico e amato figlio Gianmarco è omosessuale. In realtà ciò non costituiva un problema grave dal momento che ognuno è libero di regolarsi come vuole in base ai propri gusti. Tuttavia Ester temeva fin troppo il giudizio dei suoi genitori, dei tipi decisamente all'antica che non ammettevano in alcun modo l'attrazione erotica tra soggetti dello stesso sesso. E così si mise in testa che io avrei dovuto convincere, in qualche modo, Gianmarco a cambiare sponda, ad interessarsi alle donne. Naturalmente si trattava di un'impresa pressocchè impossibile. Intanto lei pose una condizione 'spietata' nei miei confronti: il divieto assoluto di accesso alla fica. O meglio, tutti gli altri uomini a lei graditi potevano beneficiarne a piacimento tranne, ovviamente, il sottoscritto. Non mi restava che un tentativo di dialogo con mio figlio per riconquistare le grazie di mia moglie. Le cose non andarono esattamente come mi sarei aspettato. In realtà non ebbi il coraggio di aprire un discorso del genere con mio figlio. Nonostante la bellissima consorte mi negasse certi piaceri intimi, non volevo imporre nulla a Gianmarco. Capitò tutto per puro caso. Stavo facendo la sauna e mio figlio mi raggiunse lì. Notai subito il suo sguardo interessato al mio corpo. Il calore del luogo e l'ormai lunga astinenza sessuale coniugale mi fecero avvertire le sensazioni in modo del tutto particolare. Parlammo, anche se non tantissimo. Percepì limpida la sua voglia di intimità. Sentivo che stavo per mettermi in una situazione sbagliata ma mentalmente pensai che Ester difficilmente sarebbe tornata da me. Sapeva bene di essere una bellissima donna, probabilmente era stanca della monotonia matrimoniale e, quella di nostro figlio, rappresentava, in parte, una scusa per giustificare i tradimenti e poter prendere comodamente tanti bei nuovi ed esaltanti cazzi. E così prevalse l'idea oscura, il gusto del proibito, assecondare i desideri di mio figlio. Nella sauna ci lasciammo decisamente andare convinti di essere soli. E per un pò lo fummo. Mai avremmo lontanamente immaginato che, ad un certo punto, Ester sarebbe giunta nei paraggi e ci avrebbe osservati da vicino. Gianmarco allungò, all'improvviso, una mano sul mio cazzo e poi me lo prese in bocca. Avvenne tutto in modo molto naturale. Provai piacere, non pensai minimamente di sottrarmi a quell'approccio. Probabilmente Gianmarco aveva già succhiato il pene di qualche amico, dal momento che mostrava grande dimestichezza con l'arnese. Sbocchinò in modo estenuante al punto che l'uccello divenne durissimo. L'astinenza con Ester mi fece subito pensare ad un bel buco disponibile dove sfogare l'eccitazione. Gianmarco non aspettava altro e si sedette sul mio cazzo in modo che entrasse tutto nel suo culo. Il calore della sauna aumentò la libidine che raggiunse livelli notevoli. Penetrai con gusto il suo culetto. Godemmo entrambi in modo pazzesco. Ma proprio nel bel mezzo della scopata arrivò quella troia di Ester. Restò sorpresa, ma neanche troppo. Quella porca, col suo sesto senso, probabilmente aveva compreso in anticipo che, infondo, del tutto etero non sono. Non sapevo che lei, poco prima, aveva scopato con un operaio focoso e pensato di farlo provare anche a me. Eccitatissimo sborrai in culo a Gianmarco e poi gli succhiai il cazzo portandolo all'orgasmo e bevendone l'intimo succo. Ci baciammo, poi seguì mia moglie. Tornammo a casa dove ci attendeva Raffaele, l'operaio che se l'era fatta. Mi sorrise ed esclamò sfacciatamente: "Ciao caro, che bella troia la tua signora. Vedrai che il mio cazzo piacerà anche a te". Mi spogliò subito. Intanto Ester, arrapata più che mai, si stava già sgrillettando la fica pregustando scene bollenti tra me e quell'uomo. Queste ultime non tardarono ad arrivare. Mi ritrovai a pecorina col suo cazzo durissimo piantato nel culo. Faceva male, dato che ero vergine, però godevo di brutto. Mi scopò in modo estenuante ed a lungo dando la possibilità ad Ester di sditalinarsi perbene. Quando ormai me lo aveva sfondato, sentì la sborra scorrere copiosa nel mio culo ed eiaculai a mia volta. Anche la fica brodosa di Ester arrivò all'amplesso. Dopo quella goduta l'operaio ci saluto e, prima di andar via, esclamò ironico: "Se avete bisogno di qualche riparazione sono a vostra disposizione. Con lo stucco tappo tutti i buchi e con l'arnese i vostri...".

operaio arrapato





















 
Intanto, il figlio e il marito di Ester approcciano sessualmente in sauna















 
Poi la donna li scopre...



 
Ester e il marito tornano a casa dove li attende l'operaio pronto a castigare lui mentre lei si tocca...




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