venerdì 14 agosto 2020

Il quadrangolo

Il mio nome è Simona. Jacopo è il proprietario di una società di spedizioni ed io sono la sua convivente, oltre che la segretaria della ditta. Carlo è un dipendente che, per indiscutibili capacità lavorative, è entrato pian piano nelle grazie del capo. La loro amicizia crebbe al punto da sconfinare oltre gli impegni professionali estendendosi alla vita privata. Fu così che conobbi Vera, la ragazza di Carlo, e cominciammo ad uscire spesso in quattro. Devo ammettere che stavamo bene insieme a parlare. Andavamo a cena fuori, al cinema, nei pub, un pò dappertutto. Per un bel pò di tempo si trattò di vera amicizia tra coppie, senza null'altro di particolare. Ma alle volte succedono cose strane, lo stare di continuo a contatto, il conoscersi a fondo e trovarsi a proprio agio può comportare delle sintonie verso le persone e, perchè no, attrazioni fisiche e mentali recondite. Probabilmente fu proprio Jacopo ad innescare la cosidetta 'miccia' esplosiva quando mi propose: "Perchè non li invitiamo a pranzo da noi...". Non ebbi nulla in contrario ma si sà che il comfort di casa è migliore rispetto a quello che si può avere all'esterno. Fu ancora Jacopo a immedesimarsi di fatto nella parte, come dire, del diavolo tentatore lanciando una sorta di provocazione chiedendo: "Bhè, ragazzi, quali sono le vostre fantasie erotiche più ricorrenti?". Io, Carlo e Vera scoppiammo a ridere ma Jacopo puntualizzò: "Hey, non è una barzelletta, è una domanda seria! Allora?". Carlo, un pò imbarazzato, rispose: "Dai capo, non mi sembra il caso di coinvolgere due signore in questi discorsi osè...". Ma Jacopo replicò: "Ah, non ti sembra il caso? E perchè? Non credo proprio che siano due verginelle!". Vera, forse per stemperare quella specie di polemica li interruppe a sorpresa esordendo così: "Per me farlo con due uomini!". Le risposi: "Caspita Vera! Che buongustaia!" Ma mi misi un pò a ridere considerando il tutto una semplice chiacchierata tra amici. Carlo, a quel punto, si espresse con questa frase: "Bhè, anch'io lo farei con due donne..." e Jacopo, accendendo ancor di più il fuoco, puntualizzò: "Si, magari la tua Vera e Simona". Arrossì terribilmente e ammonì: "Jacopo ma che cavolo stai dicendo! E poi non sei geloso di me?". Jacopo sorrise e rispose: "Bhè, sai bene quanto Carlo stia contribuendo al benessere della ditta, si meriterebbe un bel premio...". Vera stemperò la situazione asserendo: "Dai, non vedi che stà scherzando...". In quel momento Jacopo si fece serio e disse a noi ragazze di 'sloggiare' un pò in cucina perchè lui doveva parlare di lavoro con Carlo. Sentendomi esclusa e un pò stizzata scoprì le tettone davanti a tutti nel tentativo di fargli cambiare idea ma quel gesto non sortì alcun effetto. Vera intanto mi suggeriva di allontanarci e così io e lei ci recammo in cucina lasciandoli da soli. Appena ci ritrovammo da sole Vera, a sorpresa, mi mise la lingua in bocca! Riallacciandosi alle provocazioni di Jacopo a tavola, spiegò che il lesbo rientrava tra le sue fantasie. Rimasi un pò disorientata e assecondai il suo bacio. La sentivo molto eccitata e infatti lo era. Si sedette in prossimità del lavello a gambe aperte e non aveva nemmeno le mutandine! A parte qualche flirt soft da piccola, non frequentavo, di fatto, donne per fare sesso ma come dire di no ad un invito così esplicito? E così leccai la figa bagnata di Vera che gradì molto quelle attenzioni intime. Chiaramente non sono di legno e l'eccitazione prese anche me, così decisi di farmi ricambiare. Naturalmente Vera non vedeva l'ora di leccarmi la passera. Durante questo piacevole siparietto le manifestai le mie perplessità sul fatto che Jacopo e Carlo erano voluti restare da soli. Vera non aveva dubbi a riguardo: sosteneva che Jacopo aveva una cotta per Carlo ed era convinta che stessero facendo sesso. Turbata da ciò e incuriosita allo stesso modo, proposi a Vera: "Dai, torniamo di là e vediamo cosa stanno combinando quei due...". Quando giungemmo nella sala da pranzo constatai esattamente ciò che Vera aveva preannunciato di lì a poco e restai piuttosto sconvolta. Il mio compagno faceva spudoratamente sesso con Carlo, quel ragazzo moro. Osservai prima Jacopo sbocchinare il suo dipendente e poi farsi leccare il culo da lui. Vera sembrava meno sconvolta di me, forse perchè aveva capito già da un pò l'intesa tra quei due. Ad ogni modo io e Vera ci buttammo nella mischia. Ci spostammo tutti in camera da letto. Lei cominciò a succhiare il cazzo al ragazzo. Io ironizzai su quale bocca potesse piacere più a lui tra quella di Vera e quella del suo capo. Poi Jacopo si mise a leccare le intimità di Vera che stava sopra di me. Io intanto ciucciavo l'uccello di Carlo. Era davvero un bel cazzo anche se ebbi la tentazione di morderlo per rabbia, gelosa della sua tresca con il mio compagno. Carlo si scopò Vera mentre io lo succhiavo a Jacopo. Naturalmente non gli risparmiai qualche insulto. Dopo di ciò io e Vera finimmo a pecorina, una di fronte all'altra e loro ci scoparono anche se non sembravano per nulla convinti. Me ne resi conto poco dopo quando Jacopo ritrovò l'entusiasmo a mille mentre il suo 'amato' glielo infilava dentro al culo. Di fronte all'evidenza e alle domande insistenti mie e di Vera, il 'capo' non potette che sbottonarsi dichiarando il suo totale interesse, peraltro ricambiato, per Carlo proponendo addirittura una relazione tra noi ragazze quasi come per volersi pulire in qualche modo la coscienza. Ormai era tutto fin troppo chiaro. Jacopo si fece letteralmente sfondare il culo dal suo dipendente mentre Vera succhiava il cazzo del maschio passivo e io leccavo un pò lei. Poi Carlo, con l'amorevole complicità di Vera, inculò il suo datore di lavoro a pecorina mentre quest'ultimo mi scopava a sua volta. Con un'asta dura nel sedere, Jacopo riuscì ad eccitarsi perbene e a darmi perfino piacere ma sapevo bene come stavano le cose. Gli uomini, ormai al limite dell'eccitazione, schizzarono il seme in bocca a noi ragazze che ce lo passammo con un bacio saffico. Ricevere quella sborra calda fu uno dei momenti più goderecci di quella giornata. Ancora nudi ci sedemmo a tavola chiarendo definitavmente la situazione. Jacopo si mise con Carlo ed io provai a fare la stessa cosa con Vera. Infondo anche lei era rimasta senza ragazzo. Non vi nascondo che per i primi tempi me la godetti parecchio con la dolce e bella Vera, che è tanto una cara ragazza. Ma, alla lunga, la mancanza del cazzo vero si faceva sentire. Provammo ad introdurre oggetti di vario tipo nei nostri giochi sessuali ma, alla fine, la voglia insanabile di cazzo di carne e l'odore di maschio mi mancava terribilmente e, probabilmente, un pò anche a lei. E così finimmo per restare amiche mentre la storia tra Jacopo e Carlo proseguì per lungo tempo finchè il primo si fece beccare dal secondo in compagnia di un altro ragazzo e così anche la loro relazione si concluse. Tutto è bene quel che finisce bene!

friends

bisex
 
Le donne si spostano in cucina...
lesbo



Intanto i maschi, rimasti soli...




 

I maschi si fanno beccare dalle ragazze...

belle girls
 








 

 La resa dei conti...


0 commenti:

Posta un commento