venerdì 23 dicembre 2016

Maria, ossessione mia!

Mi chiamo Mario. Scoprirsi bisex a 30 anni suonati cambia un pò l'esistenza. Deluso da alcune donne del passato e desideroso di nuove emozioni, mi ero affacciato gradualmente all'altra sponda. Lo ammetto, il cazzo mi piace e anche parecchio, ma l'idea di incontrare una donna speciale la tenevo sempre dentro. Un obiettivo non facile da perseguire perchè, quando riveli a una femmina di essere bisex, non si sà mai come può reagire. In questo le donne sono diverse tra loro, ci sono quelle che ti danno del frocio, e sono quelle a cui in sostanza il genere non piace, poi ci sono quelle a cui la cosa è indifferente, il che è forse peggio della prima ipotesi. Ma ci sono anche alcune donne a cui l'omosessualità piace, stimola. Conobbi Maria la moretta per caso, su internet, in una chat, come si conoscono tante ragazze. Le brune sono spesso intriganti e lei lo è. Mi colpirono i suoi modi gentili. Maria non era la solita troietta incallita anche se, conoscendola, scoprì il suo lato osè. Quando si entra in confidenza si dicono cose di sè, è inevitabile. Mi rivelò in primo luogo di essere vergine e poi che amava masturbarsi (piuttosto spesso) su foto porno, cosa che infondo piace anche a me. Apprezzai la sua sincerità, non come quelle che dicono che non fanno mai nulla. Anch'io mi confidai spiegandole che, tra l'altro, mi piacciono gli uomini e, di conseguenza, il sesso tra uomini. Combinazione volle che questo corrispondeva al suo genere preferito, quello che la eccitava di più. La cosa mi fece enorme piacere, finalmente una donna con i miei stessi gusti sessuali. Maria non disdegnava di guardare anche le donne ma difficilmente avrebbe mai provato un'esperienza in tal senso. Ma riguardo alla passione per i giochi tra cazzi eravamo in perfetta sintonia. Maria dialogava bene ma, al tempo stesso, era un pò riservata. Inoltre aveva appena 19 anni, una giovane studentessa. Il fatto è che mi capiva molto più di donne di 30 e 40 anni e così pensai che infondo la differenza di età non fosse un problema. La corteggiai in tutti i modi ma lei era restia ad incontri reali, del resto come darle torto ai tempi d'oggi. Una pseudorelazione proseguì in chat, non potevo fare a meno di sentirla quasi tutti i giorni. Avevo ormai perso le speranze per un incontro reale finchè un giorno mi disse:"Bhè, che ne dici di offrirmi quella pizza?". Risposi di sì naturalmente. Lei precisò:"Guarda vengo solo per parlare e per una pizza, non sono una che la dà al primo appuntamento, del resto non l'ho mai fatto". La tranquillizzai naturalmente. Quando ci incontrammo restai colpito da come fosse vestita sexy, nonchè formosetta al punto giusto. Tacchi, autoreggenti, minigonna, tutto come piace agli uomini. Alchè mi venne spontanea una domanda, le chiesi:"Scusa Maria, ma non avevi detto mai al primo appuntamento?". Lei sorrise e rispose:"Si, infatti, però non si sà mai, potresti piacermi". Risposi:"Ah bene, intanto mangiamo la pizza và che è meglio". Quando si stà in buona compagnia il tempo vola. Finita la pizza e la chiacchierata mi chiese di accompagnarla a casa. Solo che io non volevo lasciarla andare, così dissi:"Perchè non andiamo un pò da me a prendere un drink?". Lei disse:"No dai, voglio andare a casa...". Ma io volevo stare un pò con lei in intimità così le proposi:"Bhè volevo farti vedere un filmetto carino, del genere che piace a noi...". Lei sorrise maliziosamente e disse:"Bhè, in tal caso potrei fare un'eccezione, andiamo da te và...". Finalmente a casa da soli. Nell'ambiente chiuso avvertivo di più il suo profumo. Bevemmo qualcosa insieme poi lei si sedette sul divano, accavallò le gambe e chiese:"Allora, cosa vuoi farmi vedere?". Avviai il lettore dvd con un pornazzo gay davvero succulento: si trattava di giovani pompieri omosessuali dai corpi abbastanza scolpiti che il fuoco lo accendevano piuttosto che spegnerlo. Pompieri vogliosi pronti a fare le migliori pompe ai colleghi prendendolo poi splendidamente dentro al culo. Mi sedetti vicino a lei. Dopo alcuni minuti di visione Maria si leccò le labbra e commentò:"Mmmm, che bei filmetti che ti guardi porcellino". La visione di quei ragazzi vogliosi e la vicinanza di Maria, con le sue belle cosce in mostra mi fece rizzare notevolmente il cazzo al punto che lei se ne accorse. Lo vide che premeva sotto il jeans. Mi disse:"Ti sei eccitato eh?" ed io risposi:"Eh si cara, perchè tu no?". Mi rispose:"un pò..." classico delle donne che non si sbilanciano. Continuammo a guardare poi io non resistetti. Iniziai a baciarle il viso, lei non si mosse ma sorrise. Le accarezzai piano il seno formoso da sopra ai vestiti, lei sospirò. Poi le sussurrai all'orecchio:"Senti, Maria, ho una curiosità...", lei rispose sottovoce:"Dimmi...". Io replicai:"Muoio dalla voglia di sapere quanto sei eccitata..." e poggiai la mano sulle sue gambe, le accarezzai dolcemente e lentamente. Poi mi soffermai sul ginocchio sinistro e lo spinsi in modo che le gambe si scavallassero. Le tirai la gonna un pò sù e infilai le dita tra le sue gambe accarezzando nella zona delle mutandine. In effetti erano belle bagnate. Ansimava un pò Maria ed io la baciai in bocca. Infondo era molto che desideravo farlo. Il contatto tra le lingue fu davvero bello ed eccitante. A quel punto ero davvero duro, tirai fuori il cazzo. Lei lo guardò ed esclamò:"Mmmm niente male!". Il film intanto scorreva regalandoci le godute dei pompieri. Le spinsi la testa verso di me facendole capire che volevo un pompino. Maria si chinò e iniziò a leccare lentamente la cappella scivolosa mentre io le accarezzavo i capelli. Avevo sognato quel momento per mesi e lo stavo vivendo. Dalla cappella prese ad imboccare il pene. Sapevo che non aveva mai fatto un pompino ma si muoveva con naturalezza e mi dava molto piacere. Tuttavia volevo che godesse anche lei così allungai la mano sinistra, le sollevai nuovamente la gonna accarezzandole il culo, poi, scostando la mutanda, infilai un dito nella fica. Era calda, morbida e bagnatissima. Eccitato rincarai la dose e misi due dita muovendole dentro e fuori. Il viso della bella Maria fu attraversato da un sottile ghigno di piacere. La ragazza non smise però di spompinare leccandomi anche le palle. Intanto si godeva la stantuffata con le dita. Eccitatissimo le infilai anche un dito, lubrificato dagli umori di fica, nel culo. Non sò se le piacesse o meno ma nell'eccitazione andò bene. Poi le presi la testa e dissi:"Adesso fermati cara, voglio farti una cosa...". La stesi sul divano, le sfilai gonna e mutande e, tenendola a cosce larghe, iniziai a leccarle la fica. Era zeppa di umori ed io li assaporai tutti in un'estenuante e interminabile leccata durante la quale la ragazza venne più volte. La leccai e succhiai tutta per oltre un'ora sentendo i suoi gemiti di piacere. A quel punto la afferrai per i fianchi e la feci mettere a cavalcioni su di me. Il cazzo duro le entrò subito nella fregna vergine. La bella iniziò a cavalcare sù e giù magnificamente. La muovevo per i fianchi, le succhiavo i capezzoli, le palpavo il culo mentre la scopavo. Una cavalcata deliziosa. Poi la girai a pecorina e la presi da dietro, le detti altri colpi di cazzo nella passera ormai allagata di piacere. Maria gemeva, gridava, godeva. A un tratto le dissi:"Tesoro abbiamo fatto 30, facciamo anche 31!" e glielo misi nel culo, vergine anche quello ovviamente. Cercai di essere delicato ma la voglia mi fece aumentare il ritmo dei colpi. Stavo impazzendo di piacere, la girai e le dissi:"Prendilo in bocca!". Glielo misi tra le labbra e lei riprese a leccarlo finchè la sborra caldissima le riempì la bocca. Proprio in quel momento, nel film che era andato avanti, un tipo schizzò in faccia al suo spompinatore. Maria, con la bocca intrisa di sperma ironizzò:"Tutta colpa di quel film se sono finita così!". Le risposi:"Le passioni conducono a ciò che mai immagineresti..." e la baciai in modo che mescolassimo il seme con le lingue. Notai un rigo di sangue scorrere dalla vagina, le chiesi:"Ti ho fatta male?" lei rispose:"Tranquillo, il piacere è stato di più e poi, un giorno o l'altro doveva succedere...". Facemmo la doccia, poi le chiese:"Adesso mi accompagni?" e io risposi:"No, si è fatto tardi, dormi qui, ti accompagno domani mattina". Nella notte la voglia si fece risentire e cosi demmo vita a un bel 69. Accarezzai con la lingua i suoi bei buchi un pò arrossati dalle attività diurne alternandomi tra culo e fica finchè, ad un tratto, sentì le sue contrazioni orgasmiche. Lei, che intanto mi sbocchinava, terminò il lavoro con le mani facendomi schizzare sulle sue belle tettone calde. Posso affermare senza dubbio che fu la goduta più bella della mia vita e, spero, anche per lei. 

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