mercoledì 21 dicembre 2016

Amico mio ti rendo donna

Mi chiamo Marco. Simone, il mio più caro amico, un giorno mi fece una confessione. Il suo desiderio era quello di vestirsi da donna. Quando lo incitai a farlo si tirò indietro, rispose:"No, ma era solo una fantasia così". Da quel momento nel mio cervello si instillò un tarlo: avrei voluto cambiare Simone in Simona e, possibilmente, farmelo. L'idea di esplorare il suo lato femminile mi intrigava eccome. Ma tutto sarebbe dovuto avvenire con calma. Per molti giorni non parlai più della sua fantasia e lui fece altrettanto. Uscimmo a mangiare pizze e panini come al solito, come se niente fosse. Ma la trasgressione era solo rinviata. Un giorno, invece di uscire, gli proposi:"Senti, perchè stavolta non restiamo da te, cuciniamo qualcosa insieme e guardiamo la tv, ti và?". Mi rispose di si. A casa sua, di primo pomeriggio, mi presentai con una sorpresa: indumenti femminili e scarpe della sua taglia. Mi guardò sorpreso ed io gli spiegai:"Bhè, una volta mi hai accennato una tua fantasia, ho pensato di aiutarti a realizzarla, che ne dici?". Frastornato rispose:"Ma non sò così su due piedi..." ma io insistetti:"Dai è divertente, proviamo...". Simone finalmente si convinse ad assumere sembianze femminili. Minigonna, tacchi, autoreggenti bianche, parrucca bionda: quando lo vidi così mi si rizzò il cazzo. Sembrava diventata donna non solo nel look ma anche nello spirito. Probabilmente era quello che desiderava da parecchio. Notò la mia eccitazione ed io feci apprezzamenti. Mi ringraziò teneramente con un bacio innocente sul viso ma io desideravo ben altro. Gli spinsi la testa sul cazzo: eh si, volevo un bel bucchino coi fiocchi. Simone (o Simona, come più vi gusta) un pò imbarazzato imboccò la fava e, dopo i primi secondi di indecisione, ci prese decisamente gusto. Il mio amico conciato da donna era davvero intrigante. Gli baciai le cosce, le leccai, leccai anche la sua schiena in prossimità del sedere. Una sorta di corteggiamento che culminò col riempirgli il culo col mio cazzo. Affondai con entusiasmo violando il suo buco vergine. Lo chiavai tutto il pomeriggio coinvolgendolo in una emozionante girandola di goduria profonda. Finalmente venni: eiaculai in abbondanza nel suo culo; anche lui raggiunse il culmine del piacere bagnando il pavimento di seme. I nostri sogni si erano deliziosamente avverati e incrociati: lui voleva far la donna e l'aveva fatta piuttosto bene ed io chiavarlo, e ci ero riuscito. La sua faccia era stravolta dal piacere, mi confessò di non aver mai goduto tanto in vita sua, del resto anche per me era stato fantastico. I giorni che seguirono furono altrettanto piacevoli. Fuori casa, in abiti maschili, faceva l'amico e dentro casa diventava Simona. Talvolta, quando non era vestito da donna, lo stuzzicavo. Un giorno gli chiesi:"Bhè, dovremmo cercare delle ragazze non credi?", lui sorrise e mi fece l'occhiolino, poi sospirò e rispose:"A che servono altre quando ne hai già una buona?".      



















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