mercoledì 22 novembre 2023

Il mio ex datore mi fece un favore

Il mio nome è Serena. Convivevo da due anni con un ragazzo di nome Martin. Lavoravamo entrambi nella ditta del sig. Rob Kennet, un omosessuale dichiarato. Martin faceva l'operaio mentre io ricoprivo l'incarico di impiegata amministrativa. Tutto sembrava filar liscio finchè, un giorno, il Capo mi chiamò in disparte suggerendomi di fare attenzione a Martin. Sul momento ebbi difficoltà a comprendere quel discorso ma, in seguito, quelle parole sarebbero risultate fin troppo chiare. Rob, un venerdì, mi chiese di restare oltre l'orario standard di lavoro per effettuare uno straordinario. Gli risposi di si. Si trattava di una scusa per fare in modo che assistessi ad un approccio erotico tra lui e il mio ragazzo. Ero ignara di tutto ciò e cominciai a sistemare le pratiche. Ad un tratto, sentì dei rumori e mi spostai nella struttura per individuarne la provenienza credendo che a causarli fossero i ladri. Quando giunsi nei pressi del deposito, sbirciai attraverso la porta socchiusa e vidi l'incredibile: Martin stava succhiando il grosso uccello del Capo. Sconvolta, continuai a guardare e scorsi Rob che inchiappettava Martin sopra un trattore. Solo più tardi, decisi di comparire sulla scena. Martin tentò di giustificarsi in modo improbabile asserendo di essere stato pagato per fare sesso. Li incitai a proseguire per chiarirmi maggiormente le idee. In realtà, a Martin piaceva farsi rompere il culo, non ci stette soltanto per soldi, e ciò apparve fin troppo evidente. Mister Kennet se lo scopò a pecorina, a missionaria e lo segò pure, portandolo progressivamente all'orgasmo. Rob, a sua volta, schizzò a fiume in bocca a Martin che bevve tutto quel seme caldo e abbondante. Il capo mi aveva aperto gli occhi, dimostrando l'omosessualità di Martin. Non mi restò altro da fare che alzare i tacchi e andare via. Non potevo più restare in quella ditta. Lasciai che il Capo si sbattesse quella troia di Martin. Mi ritrovai disoccupata all'improvviso. Passò un pò di tempo, per rilassarmi andai in un centro benessere dove conobbi una massaggiatrice bionda. Mentre stavo sul lettino, le raccontai la situazione che avevo vissuto. Lei rispose che, in fin dei conti, non sono così strani gli approcci tra persone del medesimo sesso. Dopodichè mi strizzò i capezzoli, mi leccò la figa e passò al baciò sditalinandomi. Seppur chiusa di mentalità, a certi "incroci" omosessuali, mi riscoprì piacevolmente eccitata e provai a ricambiare leccando il ventre della signora. Ma, da perfetta imbranata, non riuscì a leccare la figa e così ci pensò lei a coinvolgermi in una proverbiale strofinata tra passere che portò entrambe al raggiungimento di profondi orgasmi sugellati da caldi baci in bocca. Bhè, non le giustifico, ma comincio a comprendere le pulsioni del mio ex ragazzo!

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Qualche tempo dopo...













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