mercoledì 23 marzo 2022

Attenzioni materne extra

Mi chiamo Clara. Nella storia precedente, avete letto che mio figlio Marco si trovò in difficoltà dopo aver assunto una pillola per l'erezione. Io contattai subito una dottoressa, di nome Anita, per cercare di risolvere il problema. Fortunatamente, tutto si concluse a lieto fine anche se io non immaginavo lontanamente che mio figlio fosse stato coinvolto dalla donna in un rapporto sessuale tra medico, poco professionale, e paziente. La stessa Anita, prima di andar via, spacciandosi anche per psicologa in vena di consigli, risvegliò in me torbidi pensieri. Secondo lei sarei stata la persona ideale per mio figlio a livello sessuale molto più delle giovani ragazze. Sono consapevole di essere morbosamente legata a Marco. Le parole della dottoressa si instillarono lentamente nel cervello e, pian piano, mi convinsi di poter essere per lui ben più di una semplice mamma dedita alla cucina e alle faccende domestiche. Passai diversi giorni di turbamento. Sapevo bene che tutto ciò, in una parola, si traduce col termine incesto. Tuttavia, sapevo che Marco non avrebbe mai trovato la ragazza giusta, me lo sentivo. Spesso lo beccavo mentre si masturbava davanti ai video porno e mi convincevo sempre più che avesse bisogno di una donna vera. Cominciai a curarmi di più, a valorizzare la femminilità. Tolsi le lenti e misi quelle a contatto. Cambiai anche un pò il colore dei capelli. Volevo sentirmi giovane e inerente, non una vecchia decadente fuori luogo. Con la scusa di vedere insieme qualche film che trasmettevano in Tv, cercai, il più possibile, un contatto con lui. Mettevo sempre il profumo e presi l'abitudine di indossare sempre le autoreggenti. Quando stavamo a contatto, lo sentivo visibilmente eccitato, poneva spesso le sue mani sulle mie cosce. Si accorse di questa freschezza ritrovata. Finchè, una mattina, tornai volutamente a parlare della dottoressa e di quel che mi aveva consigliato. Lui, tra il serio e l'ironico, esclamò che io ero la donna della sua vita. La voglia, da parte di entrambi, si percepiva forte. Finimmo per baciarci lingua a lingua sul lettone. Sapevo bene di esser giunta ad un punto di non ritorno. Gli tolsi la maglietta e cominciai a leccargli l'ombelico. Lui ricambiò slinguazzando i miei capezzoli. In men che non si dica, tolse il pantalone ed io, infoiata, lo spompinai! Glielo presi tutto in bocca e lui si eccitò ancora di più. Anche io volevo ricevere attenzioni e lui mi spinse sul letto. Leccò i capezzoli e poi si spostò sulla figa leccandola con passione. Esplorata in quel modo nell'intimità andai proprio in estasi! Approfittando che fossi calda, bagnata e disponibile, aprì le mie gambe infilando l'uccello durissimo dentro la figa. Che delizia! Dalla missionaria mi girò a pecorina. La scopata divenne via via più eccitante raggiungendo il suo culmine quando lui, con movimento deciso, puntò il buco del mio culo! Lì dietro non l'avevo mai preso, nemmeno dal mio ex marito. Ma lui non mi dette assolutamente tempo per pensare: tenendomi per i fianchi, mi sbattette la sua asta dura tra le chiappe rendendomi davvero una gran troia. Godetti di brutto a prenderlo nel culo, una sensazione favolosa che non avevo mai provato nella vita. Raggiunsi un orgasmo profondo e sublime! Ma lui, a  quel punto, si eccitò talmente che non vide l'ora di eiaculare: schizzò abbondantemente nella mia bocca svuotandosi pienamente i coglioni. Solo in quel momento, rivelò di essere stato sedotto dalla dottoressa e di averci scopato. Se fossi stata sobria sarei andata su tutte le furie ma... 'drogata' dal gusto magnifico della sborra, pensai solo che Anita era stata davvero una gran troia manipolatrice ma, infondo, a me andava bene così. Dopo il bollente siparietto ci ricomponemmo e pranzammo. La giornata proseguì tranquilla fino a sera ma, durante la notte, come immaginavo, lui si infilò nel mio letto. Voleva offrire alla mamma un'altra splendida dose di cazzo ed io glielo concessi. Da allora, ogni notte mi fotte regolarmente e poi dormiamo abbracciati come due teneri amanti. Sò di essere una sporcacciona ma sò anche di non poter rinunciare a questi piaceri bollenti. Che mi chiavi pure a piacimento a casa, l'importante è che parenti e conoscenti, fuori dalle mura domestiche, non lo vengano mai a sapere...

mamma e figlio















0 commenti:

Posta un commento