lunedì 15 novembre 2021

I consigli caldi di Franco

Mi chiamo Giulia. Qualche anno fa svolgevo il lavoro di segretaria. Consideravo Franco, il mio capo, come un punto di riferimento, una persona saggia con cui confrontarsi e alla quale chiedere eventualmente consigli. Solitamente gli propinavo pompini in ufficio. Infondo non mi costava nulla renderlo felice con la bocca e, nel contempo, garantirmi l'impiego. Pensai che Franco fosse la persona adatta a cui chiedere aiuto dal momento che, con il mio ragazzo, c'erano evidenti difficoltà nell'intimità. Mirko, il mio boyfriend, sembrava infatti incapace di prendere l'iniziativa con le donne. Alla fine dovevo passare io all'azione e segarlo per eccitarlo un minimo. Ma era sempre troppo freddo nei miei confronti. Non riuscivo a venire a capo della situazione e non capivo il perchè dal momento che penso di essere una discreta gnocca che, di solito, piace ai maschi. Quando accennai il problema al sig. Franco lui fu molto disponibile e disse che avrebbe parlato volentieri con il mio boyfriend. Glielo portai in ufficio e li lasciai da soli sperando che il maturo avrebbe illuminato il giovane con le sue "perle di saggezza". Poco dopo, però, dopo aver consumato un caffè alle macchinette, ritornai e, con enorme sorpresa, li colsi in atteggiamenti inequivocabili. Erano nudi e Mirko stava sbocchinando il mio capo. Altro che consigli! Franco, evidentemente bisex a mia insaputa, voleva fottersi Mirko! I due maialini, incuranti della mia presenza, continuarono a scambiarsi bollenti effusioni. Mirko, mentre sbocchinava, prese anche le dita dietro dal maturo e poi si lasciò perfino leccare il buco del culo. Finirono praticamente a 69, prima che Franco, con la sua cappella, "puntasse" il buco di Mirko. Assistetti ad una focosa inchiavardata a candela. Mirko gradiva non poco il palo duro e grosso di Franco. Il maturo lo scopò anche a missionaria e cercò anche la complicità di un bacio lingua a lingua che il mio ragazzo ricambiò. L'ingroppata proseguì a candela a ritmi estenuanti. Mirko, col culo ormai sfondato, se ne venne gridando tutto il suo piacere. Ma Franco, desideroso di raggiungere il piacere a sua volta, continuò a penetrare le chiappe ormai violate del giovane. Il ritmo delle stantuffate aumentò all'inverosimile finchè Franco giunse al godimento profondo eiaculando copiosamente tra le natiche del ragazzo. Non mi sembrava vero aver permesso a quei due di realizzare una porcata del genere. Mi sentì doppiamente tradita: dal mio ragazzo, che ritenevo fino a quel momento solo timido e non gay, e dal capo che consideravo da sempre un mentore, oltre che etero convinto. Provai, da un lato, un senso di schifo profondo. Ma perchè allora non impedì quel siparietto? Forse perchè sotto sotto mi piaceva che loro esprimessero la libidine in modo così perverso. Non stò più con Mirko e Franco non è più il mio capo ma quella giornata trasgressiva la ricordo ancora bene e sono sicura che, se andassi a trovare il sig. Franco, probabilmente lo troverei in compagnia del dolce Mirko.           

troia ufficio




















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