mercoledì 29 settembre 2021

La sorca calda della zia

Mi chiamo Rita. Samuel, appena diciottenne, è mio nipote. Non avrei mai pensato che un ragazzino mi avrebbe scopata e pure di brutto. Ero per lui un'amica, una confidente. Ma in quel periodo mi accorsi che stava diventando un pò morboso nei miei confronti. Quando mi spiegò che gli piacevano le donne mature, mi resi conto di essere il suo obiettivo. Adoro fare la troia, indossare sempre le autoreggenti, ma non pensavo di diventare l'oggetto delle sue fantasie erotiche più calde. Mi raccontò che i suoi amici fottevano le zie, talvolta pure le mamme. Cominciai ad intrigarmi. Il porcellino mi spogliò, mi palpò le tette senza esitazioni. Mi mise perfino la lingua in bocca. Mi leccò la figa con foga e lì cominciai davvero a perdere il controllo. Lo spompinai con gusto. Aveva un cazzo enorme che mi eccitò ancora di più. A quel punto ebbi la certezza che mi avrebbe chiavata e che io non sarei stata capace di resistergli minimamente. Mi stantuffò a candela facendomi godere come una matta e raggiunsi più di un orgasmo. Poi gli succhiai ancora il cazzo prima di riprenderlo nella fica. Il suo grosso uccello, carico di seme, mi allagò le tettone. Quando ci rivestimmo mi confidò di volersi fare anche la madre. Gli risposi che con quel cazzo probabilmente sarebbe riuscito a fottersi pure mia sorella Giovanna...  




















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