lunedì 27 luglio 2020

Prendendo spunto dai cuginetti

Sono di nuovo io Anna la mora. Vi ricordate il racconto sui cugini? Bhè, probabilmente gradirete ascoltare il seguito della storia. L'esperienza vissuta accanto ai cuginetti gay, che erroneamente io e Giuliana la bionda avevamo creduto i nostri ragazzi, ci cambiò profondamente. Durante quel rapporto omosessuale io e lei non avevamo solo guardato i ragazzi, eh no! Alcuni sguardi maliziosi e vogliosi erano intercorsi anche tra noi girls. Inizialmente pensai che fosse stata semplicemente l'eccitazione del momento ma ciò che accadde in seguito mi smentì ampiamente. Tra sigarette e drink piuttosto forti stavamo dialogando su quello che era accaduto qualche ora prima. Ricordo che nella stanza aleggiava ancora un odore piuttosto intenso dello sperma dei due tipetti. Non sò dirvi esattamente perchè provai certe pulsioni ma quel discorso con l'amica Giuliana si stava facendo sempre più intenso, coinvolgente, eccitante dato che toccammo, ovviamente, l'argomento 'amplessi tra sessi uguali'... eh già!. Forse entrambe ci stavamo rilassando e liberando pian piano di ogni tabù. Ho sempre pensato che alal bella Giuliana, sotto sotto, piacessero le donne, un pò lo aveva dimostrato anche durante quel "quartetto". Solo che lei è una tipa sempre sorridente a cui piace tanto scherzare e ironizzare per cui non sapevo esattamente quale fosse la verità riguardo al suo reale orientamento sessuale. Quanto alla sottoscritta, mi consideravo una etero convinta, una amante dei cazzi, per dirla facile. Ma quella giornata la libidine aveva superato ogni limite. I protagonisti erano stati quei ragazzi, i cuginetti, indubbiamente, ma è altrettanto vero che io e la bionda avevamo avuto, in qualeche modo, un coinvolgimento erotico fatto di sguardi, di allusioni, a distanza (neanche troppa distanza!). I drink mi resero davvero sciolta, disinibita molto più del solito. Per la prima volta, da quando la conoscevo, ebbi la pulsione incontenibile di volermi fare la mia amica, una donna! Una voglia irrefrenabile di conoscerla anche da quel punto di vista. Dopotutto, pensai: "Se possono farlo i ragazzi, perchè non dovrebbero provare le ragazze...". Dovevo trovare il modo di avvicinarmi intimamente a lei e così feci finta di volerle massaggiare un pò le gambe. Giuly non se l'aspettava e restò un pò sorpresa. Al contatto delle mani con la pelle liscia delle sue gambe provai un brivido di profondo piacere e sentì scorrere un pò di liquido dalla mia vagina. Giuliana non era una novellina del sesso e amava anche le donne, solo che lo avrei scoperto più tardi. Io invece ci sapevo fare con gli uomini ma con le donne non avevo la minima esperienza. Mi ritrovai abbracciata al palo della lapdance che tengo per fare eccitare i maschi di turno con Giuliana che adorava le mie scarpe e i miei piedi. Devo ammettere che il fetish tra donne mi ha sempre intrigato parecchio ma se per me rappresentava un qualcosa di bello ed eccitante, per lei era quasi un'ossessione. Tornammo sul divano e stavolta fu lei a massaggiare le mie gambe e poi i miei piedi più accuratamente dopo avermi sfilato le scarpe. Ricambiai il gesto: le leccai i piedi e pian piano le sfilai le scarpe a mia volta. La voglia aumentava sempre più: non resistetti dal praticarle un vero e proprio pompino al dito alluce del suo piede destro. Ci mettemmo comode sul divano una di fronte all'altra. Giuliana a quel punto mi fece aprire perbene le gambe e mi tormentò piacevolmente cone le dita del suo piede che carezzavano dolcemente il mio clitoride voglioso. Intrigata al massimo dalla situazione, volli provare anche io la stessa cosa e le strofinai la figa col mio piede. Mi sorrise come per dire: "Sei una dilettante" ma apprezzò il gesto e la buona volontà. Poi disse: "Anna ti mostro una bella cosa, mettiti sopra di me, avvicina la tua figa al mio piede...". La assecondai, mi misi sopra di lei con la figa all'altezza del suo piede. Mi impalai letteralmente sul suo alluce e la figa cominciò a spruzzare liquido all'impazzata per l'eccitazione. Lei, esperta, muoveva velocemente e a meraviglia il ditone scopandomi sapientemente la figa ormai in brodo. Che Giuliana fosse almeno bisex era palese a quel punto. Stavo godendo in modo smisurato e lei non aveva certo intenzione di fermarsi. Mi procurò orgasmi a raffica dato che continuò a stuzzicarmi, stavolta con la lingua. Da esperta leccapatate, muoveva la lingua nella fica da Dio ed io andai proprio in estasi. Ormai gli orgasmi non si contavano più, la passera mi faceva quasi male per quanto avevo goduto ma volevo regalarle anche io un pò di gioia. Lei aprì le gambe davanti al mio viso e così, rompendo anche l'ultimo tabù, mi misi a leccare, per la prima volta nella vita, la fica della mia amica. All'inizio mi faceva un pò strano, del resto ero abituata al sapore di cazzo ma non di una vagina. Cercai di non pensarci troppo e continuai a leccare abituandomi gradualmente a quel sapore per me totalmente nuovo. Intanto lei, per tutta risposta, mi leccava dolcemente il piede. Di sicuro non fui bravissima tecnicamente ma, in ogni caso, a un certo punto la sentì venire profondamente e la mia bocca si riempì del suo liquido che gustai a lungo prima di ingoiarlo. Temevo il suo giudizio ma disse che me l'ero cavata piuttosto bene per essere una 'troietta etero rinnegata', sue testuali parole. Bhè, se i ragazzi ci avevano dato buca, trovammo lo stesso il modo di fidanzarci perchè io e lei ci mettemmo insieme. I miei stavano ancora fuori, così ne approfittai per farla restare da me a dormire. Durante la notte mi svegliò all'improvviso e mi coinvolse in uno splendido 69. Ormai ero totalmente presa da lei e, di colpo, gli uomini non mi interessavano più. Purtroppo a un certo punto dovetti mandarla via prima che rientrassero i miei. Ma in qualche modo troviamo sempre il modo, il luogo e il tempo di vederci ora che siamo diventate molto più che semplici amiche, ora che siamo due grandissime scopamiche!

gambe tacchi

legs pleasure
 












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