lunedì 20 luglio 2020

Inganno fatale seconda parte

Salve, sono sempre io il vostro amico Gianni. Spero che la prima parte sia stata di vostro gradimento ed eccolo, puntuale, il secondo capitolo della storia... Come avete letto, la "cara e amorevole" collega di lavoro Adriana non solo respinse le avances ma mi schernì facendo sesso con il suo compagno a tre metri dal sottoscritto. Fin lì sarebbe stata quasi una passeggiata l'umiliazione ricevuta dato che infondo, messa da parte la delusione amorosa per la cotta non corrisposta, avevo ripreso incredibilmente entusiasmo con una magnifica sega live.


Ciò che accadde dopo la scopata della coppietta fu del tutto inaspettato. Adriana sorrideva e continuava a ripetere: "Non sai cosa ti aspetta...". Ma che cavolo mi doveva aspettare ancora, che il marito geloso mi sparasse? Per fortuna no. Adriana cominciò a spiegare di avere un cugino ansioso di conoscermi. Fu proprio lui a comparire all'improvviso tutto nudo sulla scena saltando letteralmente fuori dalla toilette (evidentemente si era nascosto lì d'accordo con lei). Approfittò del fatto che ero spogliato e del fattore sorpresa per balzarmi addosso. Si chiamava Manolo ed era ovviamente gay. Molto legato alla cugina aveva tutte le intenzioni di 'punirmi' per l'affronto subito da lei. In altre parole, una bella scusa per fottermi. In realtà Manolo fu troppo repentino perchè io potessi oppormi in qualche modo. Mi ritrovai steso mentre venivo sapientemente leccato in culo da lui! Da sempre amante delle donne, nella fattispecie di Adriana, non mi era mai passato per la testa di trovarmi in una situazione del genere con una persona del mio stesso sesso. La dinamica fu talmente veloce che dovetti subire il suo cazzone duro nel mio culetto ancora vergine! Se all'inizio apparì titubante, in seguito la situazione cominciò a piacermi. Manolo ci sapeva davvero fare e cominciò ad eccitarmi. Il compagno di Adriana andò alla toilette mentre lei, tra un commento ironico e l'altro, rimase a guardare mentre Manolo mi scopava. Proseguì ad incularmi a candela ed io non trattenni l'eccitazione venendo copiosamente. Il cugino di Adriana, non pago, prese a succhiarmi per assaporare ogni goccia di sperma che fuoriusciva dal mio pene. Godetti profondamente e pensai fosse finita lì ma quella strega della mia collega aveva in serbo ben altre cose per me. Mi disse che la casa era piena di spycam e che aveva fotografato ogni attimo del rapporto gay tra me e Manolo. Avrebbe portato tali scatti al nostro direttore d'ufficio, un tipo di vecchio stampo amante delle sole relazioni etero, nel caso in cui mi fossi rifiutato di ricambiare oralmente il cugino. Ammetto che Manolo ci sapeva fare ma non avevo mai succhiato cazzi fino ad allora ed ero piuttosto restio ad effettuare tali pratiche. Ma non avevo scelta e così avvicinai la bocca al cazzone duro di Manolo che non aspettava altro. Dopo essermi fatto rompere il culo cadde un altro tabù, quello di fare bocchini, eh già! Devo confessarvi che pian piano la mia titubanza a praticare pompini svanì nel nulla. Ricordo che provai un piacere enorme a sbocchinare, amplificato dal godimento evidentissimo di Manolo. Come potrete immaginare mi spruzzò il seme caldo e abbondante in bocca ed io lo accolsi tutto. Poi ci baciammo anche. Adriana sembrava sempre più soddisfatta di maniolarmi come desiderava in una sorta di mix tra punizione, perversione e godimento irrefrenabile. Ma il fondo lo toccai poco dopo, se così si può dire. Il compagno di Adriana era tornato dal bagno già da un pò e mi aveva visto sbocchinare Manolo. Adriana spiegò che il compagno si era eccitato e che io, ormai sulla strada della troiaggine gay, avrei dovuto succhiargli il cazzo. A questa proposta sbiancai in volto per la vergogna anche se ammetto di aver guardato anche lui durante la scopata con Adriana di un'oretta prima. E così presi anche il secondo cazzo del giorno...e che cazzo! Ormai mi ero sciolto del tutto e spompinai quel grosso e gustoso palo fino a ricevere la crema caldissima in bocca. Intanto Adriana, tutta nuda, si muoveva da porca pensando di provocare e azzerare del tutto i miei freni inibitori ma, in realtà, non pensavo più alla figa ormai. Adriana è proprio una gran bastarda vendicativa, per così dire, ma in realtà devo ringraziarla perchè mi ha fatto scoprire di preferire di gran lunga gli uomini alle donne. Adesso in ufficio io e lei andiamo d'amore e d'accordo. Ogni tanto mi sussurra un bel pò di fantasie erotiche che, secondo lei, potrei decisamente mettere in pratica...






























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