lunedì 20 luglio 2020

La segretaria si adatta al lavoro

Mi chiamo Marina. Sono una mora matura che non passa inosservata (giudicate voi!). Fin dall'età di 18 anni ho sempre svolto il lavoro di segretaria ma senza entusiasmo e impegno eccessivi. Puntavo semplicemente allo stipendio, ai soldi, non altro ad altro. In genere venivo assunta per l'aspetto esteriore avvenente, non di certo per le mie competenze specifiche piuttosto discutibili. Ma veniamo all'ultimo datore di lavoro di nome Alfio. Ammetto che lui con me ebbe fin troppa pazienza. Tutta la mattina stavo a leggere riviste di gossip, a questa pratica 'molto faticosa' alternavo videochiamate erotiche col mio partner, Franco. Era inevitabile che, prima o poi, Alfio perdesse la pazienza. Una pratica d'ufficio che non revisionai a tempo diventò la classica goccia che fà traboccare il vaso. Dopo l'inevitabile figura di merda col cliente di turno, Alfio venne da me inviperito. A piena ragione mi fece notare quanto fossi inutile a lavoro. Sapevo di rischiare il licenziamento in tronco ma avevo le carte giuste da giocare per salvarmi. Essendo legata ad un altro uomo non gliel'avevo mai data ma, in quel momento, aprire le gambe avrebbe rappresentato l'unica saggia decisione. Alfio, un aitante ragazzone più giovane di me, aveva sempre guardato il mio corpo con interesse. Sapevo bene che mi desiderava ma le inibizioni, la paura di ricevere un no, lo frenavano totalmente. Stavo seduta sul divano mezza nuda, in lingerie provocante e tacchi, tutta bagnata dopo aver chiuso da pochi minuti una videochiamata con Franco. L'incazzatura di Alfio si trasformò molto presto in piacere quando mi fiondai con la bocca sul suo cazzone già bello duro. Non gli parve vero che il suo notevole tarello (molto più grosso di quello del mio compagno) ricevesse le amorevoli attenzioni della mia calda bocca. L'idea di salvare il lavoro concedendomi in natura mi fece sentire più troia che mai! Alfio restò sorpreso inzialmente ma poi prese, come si suol dire, la palla al balzo: si mise a cavalcioni sopra di me piazzandomi l'uccello in bocca. In ufficio sono sempre stata una frana, del tutto negata al pc, ma i lavoretti di bocca, bhè, quelli li sò fare a meraviglia! Alfio, gasatissimo, mi leccò il buco del culo ed io andai in estasi. Poi continuai a sbocchinarlo a lungo, volevo mostrargli quanto fossi brava in modo che non avesse dubbi a confermare il mio incarico in azienda. Finì ben presto a pecorina sul divano e lui fu pronto a riempire la figa gocciolante con quell'asta durissima e meravigliosa regalandomi momenti di sublime piacere. Ma Alfio non si accontentò, voleva il pacchetto completo e così si prese anche il secondo canale: mentre stavo a candela sopra di lui me lo infilò tutto quanto dentro al culo. E quando dico tutto intendo davvero tutto quel missile rovente fino alle palle! Venni urlando di piacere. Poi ci baciammo con passione mentre lui scaricò tutta la 'panna montata' dentro al mio culetto: che delizia! Volete sapere come andò a finire? Il posto lo mantenni ma le regole cambiarono radicalmente a suo favore: tanto per cominciare un minimo di lavoro dovevo farlo; niente più videochiamate col mio partner (ormai stra-cornuto); dose giornaliera di bocchini al capo e libera concessione di figa e culo a tempo indeterminato in base alle sue voglie del momento. Bhè, cosa non si fà pur di lavorare, vero? :)















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