sabato 16 settembre 2017

Hotel obsession

Mi chiamo Mirco. Quello che vi racconterò ha dell'incredibile, qualcosa che mai mi sarei aspettato di provare nella vita, ma andiamo con ordine. Sono un imprenditore sposato con una donna di nome Susanna e ho due figli piccoli. Gli impegni di lavoro mi costringevano spesso a cambiare città e a soggiornare negli alberghi. Fu proprio in uno di questi che la mia vita ebbe una svolta. Si chiamava Hotel Paradiso. La prima impressione fu accattivante dal momento che notai subito delle avvenenti cameriere in circolazione. Il direttore era gentile e mi sussurrò all'orecchio:"Immagino che per la notte il signore desideri compagnia". Essendo sposato titubai un pò ma poi pensai di meritarmi un pò di relax e così risposi di si. Stavo quasi per prendere sonno quando sentì la porta aprirsi. In meno che non si dica, nell'oscurità, il mio corpo fu avvolto dalle carezze e dai baci. Tentai un dialogo ma la persona non rispondeva. Provai ad accendere la luce ma mi fu impedito. I baci e le carezze proseguirono, mi massaggiava egregiamente il petto e i coglioni. Mi segò dolcemente ed eccitatissimo sborrai nel silenzio della notte. La curiosità di sapere con chi fossi crebbe a dismisura finchè ebbi una parziale risposta. I suoi modi si fecero più decisi, mi ritrovai a pecorina e sentì qualcosa appoggiarsi al mio buco del culo. Realizzai che si trattava di un cazzo nel momento in cui mi penetrò. Cercai di reagire, protestai ma l'estraneo mi teneva saldamente per i fianchi. Finalmente iniziò a parlare, con tono rassicurante disse:"Stai tranquillo ti piacerà, piace a tanti, soprattutto a voi imprenditori di successo che avete avuto tutto dalla vita, soldi, belle donne, e che volete cogliere nuove inebrianti sensazioni...". Risposi stizzito:"Dannazione! Non sono frocio! Volevo una donna!". Ma fu tutto inutile perchè lui continuò a chiavarmi, a violare il buco del culo ripetutamente. Intanto mi segava da dietro. Restai sorpreso vedendo che rizzai di nuovo. Come era possibile tutto ciò? Pensai di trovarmi in un sogno ma non era così. La sua sborra calda inondò il mio culo, poi finalmente accese la luce. Mi ritrovai davanti un bell'uomo con il quale avevo appena fatto sesso. Mi baciò sulla bocca, si rivestì e andò via. Non chiusi occhio pensando a ciò che era successo. Il mattino dopo andai dal direttore e lui chiese:"Il servizio è stato di suo gradimento?" ed io risposi:"Me lo aspettavo diverso...". Lui sorrise e sentenziò:"Ci piace offrire servizi fuori dall'ordinario". Dopo la riunione di lavoro rientrai in albergo. Si fece di nuovo sera. Mi aspettavo un'altra visita e così fu. Stavolta fui pronto ad accendere la luce e tho! Una donna! Restai sorpreso, lei disse:"Il direttore ha pensato che volesse qualcosa di più ordinario". La ragazza era carina ma, dopo la notte precedente, mi sentì quasi a disagio. Le spiegai:"Vede signorina, la notte scorsa pensavo fosse una donna e invece...", lei mi tolse le parole di bocca e aggiunse:"...lo sò, l'hai fatto con un uomo". Lei mi guardò a lungo negli occhi, poi iniziò a segarmi ma ebbi grosse difficoltà di erezione. Lei sospirò e disse:"Che ne dici se vado via? Magari desideri altra compagnia". Risposi:"No, ti prego resta, sono solo un pò confuso...". Ma lei rispose:"Dicono tutti così..." e andò via. Dopo una mezzora arrivò di nuovo l'ospite notturno. Mi affrettai ad accendere la luce, gli dissi:"Stavolta vorrei che restasse accesa", mi rispose: "Va bene". Non avevo mai notato troppo i corpi maschili nella vita ma fui piacevolmente intrigato dal suo. Ci baciammo a lungo, poi lui mi prese in varie posizioni. Quell'uomo tirò fuori la mia parte femminile nascosta. Eravamo due uomini che lo fanno ma in realtà io ero la donna e mi piaceva esserlo. Mi scopò tutta la notte. Presi la sua sborra ovunque, in bocca, in culo, sul cazzo. La trasferta di lavoro finì e tornai a casa. Ero sconvolto da ciò che era successo. Non riuscì a tenere tutto dentro e così mi confidai con Susanna, le raccontai tutto. Lei all'inizio provò a giustificarmi, disse:"Magari quel direttore era un pò stronzo e ti ha coinvolto..." ma io non me la sentì di darle ragione, le spiegai:"No Susy, l'ho fatto due volte con un uomo e mi è piaciuto. Avrei potuto andarmene, invece sono rimasto lì a farmi sbattere capisci?". Provammo a fare l'amore ma non mi si alzava proprio, continuavo a pensare al tizio dell'hotel. Susanna a quel punto si arrese all'evidenza dei fatti:"Mi sà che hai ragione, ti piacciono gli uomini, è palese. Comunque ho anch'io qualcosa da dirti: visto che non ci sei mai mi sono fatta l'amante". Risposi:"Porca troia! Pure questa!". E aggiunsi:"Questo matrimonio è nella merda, io probabilmente sono frocio, tu ti scopi un altro....come minimo dobbiamo separarci. E i bambini, come si fà, subirebbero un trauma...". Susy a quel punto propose:"Bhè forse una soluzione c'è, se ti piace il mio amante potremmo stare in tre, che ne dici?". Restai sorpreso da una tale intuizione di lei ma risposi con piacere:"Perchè no...". Mauro era il classico etero convinto, e ci credo, con una figa come Susy per le mani. Ma tutto può cambiare. Nell'incontro a tre lei fu una brava cupida a spingerci dolcemente l'uno nella bocca dell'altro. Da quel bacio inziale, con annessa slinguazzata, i tabù si sciolsero come neve al sole. Piazzai l'uccello dritto in bocca a Mauro mentre leccavo la fica umida di mia moglie. Lui era pronto a farsi mia moglie a candela ma io piombai con la lingua sul suo cazzo destando, per l'ennesima volta, lo stupore nella mia consorte. Fui io ad impalarmi a candela sul suo cazzo mentre Susy, complice, mi leccava. Come resistere a stimoli tanto piacevoli avanti e dietro? Sborrai in bocca a mia moglie, poco dopo ricevetti gli schizzi di seme in faccia da Mauro a sugellare la gran porcata a tre. Dopo quell'esperienza anche Mauro passò all'altra sponda diventando così il mio amante. Susy comprese bene la situazione, ci lasciò giocare da soli e si andò a cercare qualcuno che se la scopasse. Del resto una così bella prima o poi trova sempre chi le riempie i buchi, no?     













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