sabato 16 settembre 2017

Il mio caro amico dell'altra sponda

Mi chiamo Serena, sono una bionda sexy che non passa inosservata. Ho scopato con parecchi uomini nella mia vita ma Ugo era il mio miglior amico. L'avrei data anche a lui ma per anni non me lo chiese mai. Pensavo lo facesse per rispettare l'amicizia ma poi, un giorno, scoprì il vero motivo. Passeggiavamo per strada e ci fermammo in un bar a bere qualcosa. Lui mi fece notare un uomo che mi guardava e propose:"Ci conosciamo da tanto, ma tu una scopata in tre te la faresti?". Risposi:"Chi io, te e quello?" e lui disse:"Si". Gli chiesi:"In tre ti eccita di più vero?" e lui rispose di si. Solo dopo mi rivelò che quel tipo in realtà guardava lui e non me. Andammo a casa mia. L'altro, di nome Mario, si mise a leccarmi i piedi. Notai subito qualcosa di strano in lui, non sembrava molto virile. Ad ogni modo tutti e due si misero a palpeggiarmi e baciare gambe e tette dividendosi i capezzoli da leccare. Fu dolce, bello, eccitante, ma a un tratto sembrarono quasi tirarsi indietro ammettendo di non voler scopare. Mi sembrò davvero strano e così decisi di invogliarli iniziando a spompinare Mario. Pensai che così si arebbero sciolti ma ebbi un'autentica doccia gelata a bruciapelo. Ugo, il mio amico di una vita si fiondò sul cazzo dell'altro e lo sbocchinò senza ritegno davanti ai miei occhi. E pensare che credevo fosse uno sciupafemmine! Non sono una santa, è vero, ma osservare il mio miglior amico succhiare il cazzo ad un uomo mi lasciò sconcertata per alcuni interminabili secondi. Poi mi ripresi, non volevo fare la guastafeste, supportata dall'indole da troia incitai il mio amico del cuore a leccare e succhiare quel cazzo che tanto desiderava prende in bocca. Poi fu Mario, anche lui frocio conclamato (questo lo avevo intuito mentre mi leccava i piedi) a leccare e succhiare con gusto il pisello di Ugo. Mi chiedevo come fosse successa una cosa del genere: due uomini con un bel pezzo di bionda che si sbocchinavano a vicenda invece di farsela, davvero surreale. Mentre pensavo ciò Ugo venne e fece una bella sborrata sulla maglietta di Mario che schizzò a sua volta smanettandosi. L'odore di due qualità di sperma si impregnò nella stanza. Le schizzate erano venute principalmente facendolo tra uomini, con una partecipazione marginale da parte mia. Solo a quel punto, dopo gli orgasmi, Ugo mi rivelò che nel bar Mario flirtava lui e non me. Mi sentì un pò usata ma tutto sommato contenta di aver fatto parte di quel zozzo gioco per me insolito.     














0 commenti:

Posta un commento