mercoledì 17 maggio 2017

La mia miglior nemica

Sono una ragazza mora di nome Eleonora. Insieme a Marika, una sensuale biondina, conducevamo un talk show molto seguito. In realtà il successo in tv arrivò soprattutto grazie a lei. La sua parlantina, il modo di porsi davanti alla telecamera che la rende un misto tra santa e puttana, innalzò pian piano gli indici di ascolto portandoli alle stelle. Questo è ciò che accadeva davanti al pubblico. Ma com'era Marika dietro le quinte? Io che sono stata la sua collega per alcuni anni posso saperlo meglio di chiunque altro. Ebbene, Marika era la classica stronza montata. Mi trattava male, come se io fossi stata una comparsa, una conduttrice di serie B, mentre lei era la stella, la prima donna indiscussa. Era affascinante, lo ammetto, ma a volte l'avrei presa a schiaffi per punire la sua indomita superbia. Tra di noi c'era una tensione sottile che si tagliava con il coltello. Mi trattenevo dal picchiarla solo per il buon esito del programma. Perfino gli addetti ai lavori se ne accorgevano di questa acredine soffusa. Una volta un tecnico delle luci arrivò ad esclamare:"Cazzo ragazze, dovreste volervi più bene, sembrate Prost e Senna ai tempi della McLAren, forse peggio...". Ad entrambe scappò un sorriso ironico, in quella circostanza. Il tempo passava e il successo in tv si confermava, ma non riuscivo più a sopportare la sua arroganza da stronza perfettina ingrata. Ecco, ci siamo capiti. Ma un giorno accadde l'imprevisto, una situazione davvero molto hot. Quel pomeriggio la truccatrice era malata e così restammo da sole nel camerino prima di una diretta. Come al solito lei sparò fuori qualche cattiveria. Cercai di far finta di nulla e le passai il rossetto sulle labbra. All'improvviso accadde l'incredibile. Cominciò a riconoscere di esser stata una stronza nei miei confronti. A quel punto i risentimenti accumulati per mesi verso di lei sparirono di colpo lasciando spazio a cose diverse. La osservai da vicino, restai turbata dal suo sex appeal, dal suo fascino. Senza più provare rancore verso di lei, diventò all'improvviso il mio oggetto dei desideri. Non riuscì a trattenere il desiderio e le piazzai un dito tra le gambe. Aveva il pantacollant ma lo sentì ugualmente. Restò ovviamente sorpresa dal mio atteggiamento. Non controllai le mie pulsioni erotiche verso di lei: la girai contro il muro e le palpai il sedere con decisione. A quel punto stimolai la sua curiosità, l'impulso della sfida a livello sessuale. Mi calò i pantacollant a metà gambe e iniziò a leccarmi il culo mentre me ne stavo a pecorina. Provai enormi brividi di piacere. Le allargai le gambe e la leccai sul pantacollant. Glielo strappai tra le gambe e afferrai con foga il suo clitoride in bocca, poi lo leccai furiosamente fino a farla venire. Lei aveva goduto ma io ero ancora infoiata. Le tolsi il pantacollant del tutto e poi mi piazzai sopra di lei portando la figa all'altezza della sua bocca. La invitai con decisione a leccare e le diedi anche della troia nel contempo. Lei mi leccò con passione senza batter ciglio. Dominare una che tendenzialmente aveva sempre cercato di dominarmi raddoppiò il mio piacere. Cambiammo posizione. Mi stesi, allargai le gambe e lasciai che lei continuasse a slinguazzarmi perbene la fica. Finalmente assaporai il gusto intenso dell'orgasmo. Ci rivestimmo in fretta e furia. Mancavano pochissimi minuti alla diretta. Marika, ormai completamente rilassata, sembrava un'altra, non aveva nemmeno la forza di spiccicare due parole ed io altrettanto. La diretta quel giorno fu un vero flop. Il direttore, a fine trasmissione, ci riprese entrambe sentenziando:"Ma che cazzo combinate, sembrate due zombie! Un'altra figura di merda così e vi caccio entrambe!". Marika mi sorrideva ed io ricambiavo i sorrisi. Le chiesi:"Sei incazzata per la trasmissione?", lei mi guardò e disse:"Sai Eleonora, dovrei ringraziarti. Mi hai fatto capire che nella vita non esiste solo il successo. Farlo con te è stato davvero stupendo, non sono mai stata così bene sai...". Sorrisi e le risposi:"Marika, anche per me è stato bello", dopodichè la baciai. Poi le presi la mano e le sussurrai:"Vuoi venire da me?". Lei emozionata rispose di si. Andammo a casa mia, ci piazzammo a letto e lo facemmo per tutta la notte. E così per tutto il resto della settimana. Nemmeno 10 giorni dopo il direttore ci licenziò perchè il programma perse colpi a causa nostra. Ormai non eravamo più le stesse ma qualcosa di meglio, avevamo scoperto di colpo l'amore e la passione tra donne e del programma e della tv ormai poco ce ne importava...












0 commenti:

Posta un commento