lunedì 29 maggio 2017

Il direttore di mia moglie

Mi chiamo Giorgio. Se devo essere sincero per buona parte della vita ho rincorso le donne, fino a sposare Elisa, quella gran gnocca di mia moglie. Non sono mai stato troppo geloso di lei, anche se in effetti è un bel pezzo da 90, una donna guardata e desiderata da molti. Ma veniamo a ciò che accadde un pò di tempo fa. Da alcuni anni lei svolgeva il lavoro di segretaria presso una nota azienda. Quando c'erano problemi vari, direttori incazzati, ed altre noie, lei aveva sempre risolto tutto a suon di pompini e scopate e me lo aveva pure raccontato! Da un direttore all'altro lei aveva sempre cavalcato l'onda del piacere come antidoto ad ogni genere di complicazione lavorativa che potesse insorgere. Ma con Wilfred la musica cambiò eccome! Si trattava di un tipo piuttosto severo che, a un certo punto, iniziò a licenziare a raffica quegli impiegati secondo lui poco idonei. Elisa, come al solito, provò ad offrire la gnocca per addolcirlo ma non vi fu alcun risultato. Perchè? Bhè, semplice, Wilfred amava gli uomini. Neanche la più bella donna del mondo avrebbe potuto corromperlo. Il problema è che mia moglie non voleva certo perdere l'ottimo stipendio e, non sapendo come risolvere la questione, scaricò a me la patata bollente. Si, avete capito proprio bene! Avrei dovuto stare io col direttore, visto che le donne non lo ispiravano affatto. In tal modo Elisa sarebbe stata "raccomandata" mantenendo il posto. Donne e uomini etero convinti furono licenziati in tronco. Rimasero ben pochi impiegati, tutti dell'altra sponda. Ricordo bene quando me lo chiese: se ne stava tutta sexy in lingerie e tacchi sul letto ed io avevo una gran voglia di scoparla. Ma proprio sul più bello ecco la doccia fredda di quella proposta malsana, tremendamente torbida, che all'inizio ritenni quasi uno scherzo. Ma Elisa non scherzava affatto e aveva le sue buone ragioni, 2000 euro al mese di buone ragioni, per l'esattezza. Le dissi di si in modo poco convinto, mi sembrò davvero una gran porcata solo a pensarci. Ovviamente lei pretese le prove di ciò che avrei fatto. Invitò il direttore a casa nostra, gli disse:"Direttore Wlifred, mio marito sarebbe lieto di conoscerla" e lui naturalmente accettò all'istante. Lei si nascose, spiando attraverso il buco della serratura lasciando a me l'iniziativa. Ad esser sincero partì con l'idea di accettare questa proposta, a dir poco indecente, solo per salvare il posto di lavoro a mia moglie, e dunque per il benessere economico di entrambi essendo io disoccupato. Ma devo ammettere che Wilfred era un bel tipo, muscoloso, palestrato e con la sicurezza di chi detiene il bastone del comando. E non è solo un modo di dire dato che il bastone di Wilfred era notevole. Mi salutò astento, inizialmente, e pretese subito che gli propinassi un bel bocchino. Non avevo mai leccato e succhiato il cazzo prima di allora e pensai che, se l'avessi messa sul piano fin troppo scontato dello schifo, avrei rovinato tutto già in partenza. E così cercai di rilassarmi e iniziai a leccare e succhiare quel palo duro e voglioso di attenzioni. Pian piano ci presi gusto, l'idea di provare sensazioni spiacevoli si diradò sempre più nel cervello lasciando spazio al piacere puro. Lo succhiai con gusto e dedizione tanto da non sembrare affatto un etero alle prime armi e lo deliziai enormemente. Tuttavia sapevo bene che un semplice bocchino non sarebbe bastato. Salì su di lui e lasciai che il suo cazzo durissimo mi impalasse. Fu un pò doloroso inizialmente, fortuna che mia moglie previdente, poco prima, mi aveva cosparso l'ano di gel. In tal modo l'entrata del pisello nel mio culo vergine fu decisamente addolcita al punto che poco dopo iniziai a provare solo piacere. Quel maialone mi chiavò in tutti i modi, pure a pecora, mi sfondò letteralmente il culo! Dopo una buona mezzora finì a missionaria. Godevo enormemente prendendolo in culo e menandomi il cazzo nella frenesia di una calda sega. Wilfred venne: la sensazione della sua sborra nel mio culo fu davvero unica ed inebriante. Mi eccitai tanto da smanettarmi velocemente e venni copiosamente a mia volta. Fu davvero stupendo farlo con quelo tipo, molto diverso dal siparietto schifoso che avevo erroneamente ipotizzato. Mia moglie aveva osservato tutta la scena nel frattempo e, siccome non è una stupida, si rese conto che infondo non mi era affatto dispiaciuto scopare con un uomo ma io non alimentai le sue giuste sensazioni, le lasciai credere di essermi soltanto sacrificato per la causa. Naturalmente il direttore, per confermarle il posto, non si limitò ad una "prestazione" una tantum ma pretese delle attenzioni piuttosto frequenti da me. In altre parole mi tocca spompinare e prenderlo nel culo almeno un paio di volte a settimana e, detto tra noi, ci godo da matti! Ovviamente a mia moglie lascio credere che è una sofferenza cedere ogni volta al direttore...

una proposta molto indecente...







e così, dopo qualche giorno...














La moglie, che ha visto tutto, resta con dei leciti dubbi...

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