giovedì 22 dicembre 2022

Lo zio spione ha un gran bastone

Mi chiamo Claudia. Sono una bella ragazza con due gran tettone. Faccio gola a molti coetanei e anche agli uomini più grandi. Davide, il mio ragazzo, a letto non è proprio capace di eccitarmi per cui, molto spesso, mi masturbo da sola e, naturalmente, sogno di cornificarlo con qualche persona interessante. In realtà cerco di restare sulle mie ma nella vita, alle volte, capitano delle opportunità incredibili che è preferibile cogliere al volo. Veniamo alle mie perversioni: adoro masturbarmi nei cessi. Lo faccio regolarmente in quelli dei supermercati, degli autogrill, dei cinema, dei bar, etc... Ovviamente, però, cerco di trovare il migliore comfort nonchè adeguata privacy. Nella casa dove abito è prettamente impossibile dato che il traffico al bagno sembra quello autostradale. E' puntualmente occupato, a turno, da: mia madre Silvia, mia sorella minore Laura, mio fratello Arnaldo, papà Giacomo, ed ecco che starsene lì dentro in pace, in relax è impossibile. Ma fortunatamente ho uno zio di nome Oreste, un tipo che abita da solo fuori città. Si tratta del fratello di mia madre. Giusto o sbagliato, sono una ragazza che non ama ascoltare i consigli. Silvia mi parlava male di Oreste affermando che correva dietro alle ragazze della mia età, o giù di lì. Istintivamente cercai di difenderlo, risposi a mia madre che era una bugiarda, che non poteva essere sicura di certe affermazioni. Dopodichè presi il pulman per andarlo a trovare. Oreste mi accolse con un sorriso, fu gentilissimo. Pranzammo insieme dialogando del più e del meno. Poi io sentì il bisogno di lavarmi e andai nel bagno. Rimasi stupefatta da quella toilette magnifica. Mi sentì così a mio agio che, tolti i vestiti, iniziai a far scorrere l'acqua calda della doccetta sul mio corpo nudo. L'atmosfera era proprio quella giusta per un'intensa masturbazione da paura. Ma si, pensai che lì nessuno mi avrebbe disturbata. Finalmente un bagno tutto per me, supposi. Ero convinta che Oreste stesse lavorando. Invece, quel maialino, dotato di una seconda copia delle chiavi del bagno, pensò bene di entrare di nascosto, senza far rumore per spiarmi. E non solo! Il porcellone mi riprese in video con suo cellulare. Non mi sarei accorta di nulla se lui, incauto, non avesse urtato leggermente la porta uscendo. Dubbiosa tornai in salotto e lo trovai mentre si segava davanti al video che aveva registrato pochi minuti prima. Mi incazzai di brutto spiegando che io lo avevo pure difeso con mia madre (alias sua sorella, ovviamente). Ma lui seppe rassicurarmi e mostrò, con orgoglio, il gran tarello che teneva tra le gambe. Estasiata da quel cazzo favoloso, aprì d'istinto le gambe e, freni inibitori e considerazioni di ordine morale, andarono del tutto a farsi benedire. Il cazzo duro scivolò magistralmente nella passera ultralubrificata. L'audace parente mi scopò in primis a missionaria. Poi seguì una pecorina, un'infilzata a candela, per ritornare focosamente a pecora sul divano. Ebbi astento il tempo di girarmi che lo zio, in preda ad irrefrenabile orgasmo, schizzò copiosamente sulla figa inondandola di calda crema. Naturalmente, alla mamma non bisogna dire nulla di questi piacevoli risvolti incestuosi. Conto di tornare spesso a trovare lo zio. Adoro da morire il bagno che ha a casa e, ancor di più, il suo favoloso cazzo.      





















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