venerdì 2 marzo 2018

Turbato dal collega d'ufficio

Devo senz'altro a Roland la colpa o il merito (secondo i punti di vista) di un mutamento sostanziale delle mie tendenze sessuali. Ma chi è costui? Roland è un mio collega di lavoro. E' sempre stato molto bravo a chiudere buoni contratti con clienti importanti al punto che mi chiedevo come facesse ad avere tanto successo e un giorno scoprì la scottante verità. Ci trovavamo in ufficio, avevo finito il mio turno di lavoro e stavo andando via quando mi confidò:"Caro Marco, se concludo positivamente con questo cliente è fatta, è milionario! Ho appuntamento qui tra pochi minuti, ho bisogno semplicemente di restare da solo con lui per cercare la massima concentrazione...". Risposi:"Ok, Roland, io vado via, in bocca al lupo". Preso dalla curiosità uscì dalla porta e attesi l'arrivo del cliente, un tizio di nome Xavier. Avendo le chiavi, rientrai poco dopo negli uffici dell'azienda. Arrivai ansioso dietro la porta della stanza di Roland e spiai dal buco della serratura ciò che accadeva. Dopo un breve discorso inerente il lavoro, Roland preparò il caffè. I due lo bevvero. Poi, in modo del tutto inatteso, Roland cominciò a manifestare effusioni un pò troppo intime verso l'altro, che comunque non si tirò affatto indietro... In men che non si dica, il grosso uccello del cliente finì dritto nella bocca di Roland! Non credetti ai miei occhi! Il caro collega ci diede dentro alla grande a succhiare l'uccello di quell'uomo che, dopo alcuni minuti, se ne venne gemendo di piacere. Il cliente schizzò copiosamente in bocca al mio collega monello che accolse languidamente la crema. Sconvolto ed emozionato dalla scena gay hard appena osservata, corsi via dal luogo di lavoro e rientrai a casa tra mille pensieri. Non immaginavo che quella situazione mi avrebbe cambiato la vita. Rosa, la mia signora, notando un'aria strana in me, chiese ignara:"Caro, tutto bene?". Risposi:"Si, certo, un pò di problemi al lavoro, niente di grave". Ma quelle immagini non riuscivo proprio a dimenticarle. Pensavo:"Roland lo ha fatto solo per i quattrini o gli piacciono davvero gli uomini? E come è possibile che l'altro ci sia stato in modo quasi naturale... Sono due maiali!". La scena continuava a passarmi nella mente, mi faceva schifo e mi eccitava al tempo stesso. Come era possibile tutto ciò? Una vita trascorsa da etero, sposato per giunta, e ora questi pensieri mi frullavano tempestosi nel cervello, sconvolgendo totalmente la mente. Non riuscì a tenere dentro il segreto e così, dopo cena, provai a confidare l'accaduto a mia moglie durante l'intimità. Mi aspettavo una scenata ma Rosa fu mia complice, comprese le mie esigenze e addirittura mi aiutò a realizzare un sogno proibito: quello di farlo proprio con il mio amico-collega. Se siete curiosi guardate pure le immagini e la seconda parte del racconto scritta a margine delle foto...

Turbamenti in ufficio...






Confidenze hot tra le mura domestiche...













La telefonata di conferma





Dopo di ciò incontrai il caro collega. Con la scusa di congratularmi per il suo ottimo lavoro svolto, lo invitai a bere una birra al bar. Sicuro delle sue tendenze, iniziai a riempirlo di complimenti. Mentre dialogavamo, mi disse:"Pensa, mi ha chiamato una donna, voleva concludere un affare... Io odio trattare con le donne, oltretutto sono sempre isteriche, polemiche...". A quel punto ne approfittai esclamando:"Ma certo, è molto meglio restare tra uomini, è tutto più rilassante, non credi?". Lui sorrise, poi chiese:"Ma tu non sei sposato? Non torni a casa da tua moglie?". Risposi:"Adesso non c'è nessuno in ufficio, perchè non andiamo, così mi mostri qualche tua strategia lavorativa, sai io non sono così bravo come te...". Lui rispose:"Mmm ok, volentieri". Finalmente ci ritrovammo da soli nella sua stanza, proprio quella dove, giorni prima, lo avevo visto succhiare l'uccello di quel tizio. Ero eccitatissimo, gli chiesi:"Dai prepara due bei caffè forti, ne ho proprio bisogno!". Dopo averli bevuti gli dissi:"Mmm buono, anche se di solito preferisco il cappuccino, quasi quasi la panna ce la metto io che dici?" e a quel punto tirai fuori il cazzo durissimo e lui si chinò e cominciò a leccarmi le palle e a sbocchinare con passione. Finalmente il mio sogno erotico nascosto si stava realizzando alla grande, e con il benestare di mia moglie! Non avrei dovuto giustificarmi in seguito perchè lei sapeva già tutto, potevo godere il momento omosessuale liberamente. Ci spogliammo in fretta. Mi sedetti sulla poltrona, lui si mise sopra di me ed io lo impalai tenendolo per i fianchi. Il cazzo sprofondò sontuoso e voglioso nel suo culo morbido e accogliente ed io toccai il paradiso con un dito a stantuffarlo. Il sù e giù andò avanti magnificamente finchè gli sborrai abbondantemente nel culo mentre limonavamo come due puttanelle in calore. Tutto troppo bello per essere vero, giusto? Troppo serena anche mia moglie che naturalmente nel frattempo decise di farsi sbattere da un altro, come biasimarla del resto... (chissà che un giorno non me lo presenti eheh...). Per ora viviamo così, cornuti (a vicenda) e contenti.    

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