sabato 17 marzo 2018

Impiegati monelli

Il mio nome è Vera. Sono direttrice di un'importante azienda commerciale. Ho un incarico di responsabilità, secondo solo a quello del proprietario. Anche come donna non sono più una ragazzina nè una verginella ormai. Ma nella vita si presentano spesso situazioni nuove, sorprendenti e inattese. Insomma, per farla breve, come potevo immaginare di trovare, nel bel mezzo di una mattinata, due dei miei migliori impiegati, scambiarsi reciproche effusioni? Si, avete capito bene, due uomini! Forse credevano di essere soli in ufficio ma io li sorpresi sul fatto mentre uno era intento a succhiare con gusto l'uccello dell'altro. E pensare che il moretto, Carlo, mi era sempre piaciuto. Non gliel'avevo mai data proprio per evitare casini in ufficio. Vederlo interagire con una persona del suo sesso mi fece passare completamente l'idea di una eventuale relazione di coppia seria. All'inizio mi incazzai non poco con quei due, aevvo una paura fottuta che nel mentre entrasse il proprietario e ci cacciasse tuttie  tre fuori dall'azienda con un bel calcio nel culo. E quei due incoscienti invece di riporre gli arnesi, di vergognarsi, per di più davanti ad una donna, loro superiore per giunta, cosa fecero? Mi invitarono a giocare! E io più incosciente e troia di loro colsi la palla al balzo. Mi fiondai sull'uccello di Gaetano, succhiandolo, mentre il moretto se lo inculava sulla scrivania. Baciai Carlo al sapore di cazzo di Gaetano, mentre l'inculata procedeva inarrestabile. Poi li osservai scopare a candela approfittando di quella visione per sditalinarmi la figa ormai bagnata. Pensai bene di aprire meglio le gambe consentendo a Gaetano di leccarmela perbene mentre si faceva inchiappettare dal moretto. Raggiunsi così un appagante orgasmo. Loro due continuarono a scopare focosamente. Gaetano se ne venne ricevendo la sborrata di Carlo dritta nel culo. Che gran porcata! Per fortuna quel giorno il proprietario non venne in ufficio, meno male, salvi per un pelo!      











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