lunedì 6 novembre 2017

La calda passera della zia

Mi chiamo Simone. Rosa è la sorella di mia madre, ovvero mia zia. Seppur non più giovinetta, è ancora una donna attraente, per giunta single. Tra di noi c'è sempre stato un bel rapporto di amicizia e di confidenza. Dal momento che abita da sola andavo spesso a trovarla e parlavamo di tante cose. Nella fattispecie, lei chiedeva dettagli delle mie tresche amorose e io delle sue. Sembravamo più due amici che zia e nipote. Insieme guardavamo perfino le partite di calcio. Di tanto in tanto mi confidava qualcosa delle sue avventure: non era mai soddisfatta dei suoi amanti occasionali. In realtà lei mi è sempre piaciuta ma il nostro legame di parentela mi tratteneva dall'effettuare approcci (nonostante la trovassi quasi sempre arrapantissima in tacchi e autoreggenti, il suo modo standard di girare per casa). La svolta ci fu quando mi ritrovai all'improvviso single, stufo di una ragazza immatura conosciuta su internet (che nemmeno me la dava). Naturalmente andai a trovare l'amata zia e subito le raccontai dell'accaduto. Lei sentenziò che ero stato un pazzo, poi fece l'ironica, come suo solito. Tra il serio e lo scherzo disse che ero un uomo e che per me ci voleva una vera donna. Io presi la palla al balzo aggiungendo le parole magiche:"una vera donna come te". Sapevo che lei aveva avuto sempre un debole per me, che mi considerava il suo nipote preferito. Feci leva su questo per stimolare le sue emozioni. Non la presi più come zia, come amica, ma come donna e le feci percepire il mio desiderio. Rosa amava giocare, raccolse al volo la mia richiesta provocatoria di sbottonare il jeans. Tolse anche il boxer lasciandomi col cazzo di fuori! Approfittai del momento di eccitazione reciproca per baciarla e così ci fu un primo approccio soft, delicato. Ma poi lei cominciò a dire di non volere, che stavamo sbagliando. A quel punto, prima di perdere l'occasione, passai all'azione: le allargai le gambe e mi fiondai con la lingua sulla fica. Le succhiai il clitoride e lo leccai. Il piacere intenso che provò le fece abbassare presto gran parte dei suoi freni inibitori. In piena erezione fui pronto a infilarglielo dentro la passera a missionaria. A quel punto era troppo tardi perchè si potesse tirare indietro. Proprio a missionaria iniziai a fotterla di brutto. I freni inibitori della bella Rosa erano ormai completamente saltati: la trombai divinamente a candela mentre lei si massaggiava eccitatissima le tette. La zietta andava sù e giù cavalcando il pistone durissimo. A un tratto si inarcò in avanti mentre la scopavo e fu proprio così che se ne venne. Anch'io stavo quasi per esplodere: tirai fuori il cazzo dalla fica sbrodolata e schizzai copiosamente sulle sue belle tette omaggiandola con caldi getti di sperma: una fantastica sborrata! Quella fu la mitica prima volta con la zia, poi ne seguirono altre altrettanto piacevoli. Bhè, ormai la cara zietta apre le gambe ad ogni visita ed io le dò volentieri una bella ripassata...















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