lunedì 16 gennaio 2023

Lesbicata in toilette tra avvenenti mature

Mi chiamo Alessandra. Marika, la brunetta, è la mia migliore amica da anni o, almeno, questa era la situazione fino a poco tempo fa. Adesso non saprei proprio come definire l'evoluzione del nostro rapporto. Magari lo scopriremo più avanti. Cominciamo col dire che non siamo donne serie. Io sono stata sposata. Durante il matrimonio, non disdegnavo affatto gli incontri extraconiugali, sia con maschi single che impegnati. Ho riempito di corna il mio ex marito che, ad un certo punto, stufo, chiese la separazione per disperazione. Marika, invece, non si è mai voluta sposare ed ha collezionato altrettante avventure, finendo a letto con uomini e ragazzi d'ogni genere. Sulla nostra amicizia non avevo mai dubitato, almeno non fino a quel fatidico giorno. Marika mi contattò telefonicamente ed insistette affinchè andassimo insieme al cinema. Devo convenire che quel film faceva letteralmente cagare, era decisamente inguardabile. In sala c'era pochissima gente, trattandosi di un giorno lavorativo. Alla fine del primo tempo, Marika mi sussurrò all'orecchio: "Mi scappa la pipì, andiamo in toilette". Raggiungemmo la zona dei bagni ed entrammo in quello riservato alle signore. Dopo aver urinato entrambe, pensavo che saremmo rientrate in sala ma Marika, in provocanti collant a rete, cominciò a palparmi il seno da sopra al vestito rosso che indossavo. Poi, la sua mano disinvolta, si fece strada tra le mie cosce giungendo fin dentro le mutandine. Come era possibile tutto ciò? L'atmosfera mi parve a tratti surreale. Cosa ci facevo nei cessi del cinema, in compagnia di quella che avevo sempre creduto la mia migliore amica, con lei che ci provava con me spudoratamente? Inizialmente, non vidi quell'approccio di buon occhio ma lei seppe dimostrarsi molto convincente. Disse che era stufa della solita routine e che, alle volte, bisogna anche "cambiare menu". Mi palpò le tette, tirandomi giù le mutandine e leccandomi lungo una coscia. Quella situazione torbida cominciò ad intrigarmi. Tirai giù i suoi collant assaggiando poi il suo "frutto". Nonostante non avessi mai provato con le donne, quella fica mi parve deliziosa al gusto. Ormai preda della libidine, le slinguazzai il buco del culo. Percepì il suo piacere e avvertì che la mia eccitazione stava crescendo sempre più. Ma Marika, in quel frangente, non mi permise di continuare. Mi afferrò e mi scaraventò a terra energicamente in modo che, successivamente, potessi assumere la posizione della pecorina. A quel punto si divertì a stuzzicarmi con lingua e dita le parti intime ma con delicatezza. Mi girò a pancia sopra. Spalancai le cosce in maniera tale che lei potesse, progressivamente portarmi (con lingua e dita, agendo in culo e fica) all'orgasmo. Fu intenso ma torbido. Solo dopo aver goduto, realizzai che mi aveva fatto venire una donna e, onestamente, mi sentì un tantino sporca, a dirla tutta. Ma ormai ero lì, pronta a vivere quell'esperienza trasgressiva fino in fondo. Cominciai a penetrarla con decisione con le dita, poi usai la lingua nella sua passera e poi nuovamente le dita. E intanto facevamo un lingua a lingua bollente come due gran troie in calore. Devo ammettere che la libidine, giunta ai più alti livelli, pervadeva entrambe profondamente. Scopandola con le dita, a ritmo sempre più incalzante, la condussi ad un appagante amplesso, mentre le nostre lingue continuavano a giocare tra loro freneticamente. Durante l'orgasmo, Marika proferì quelle due magiche paroline che non si dicono a tutti (Ti Amo). Mi fecero un certo effetto, lo ammetto e realizzai che, probabilmente, per lei non si trattava soltanto di sesso. Sconvolte ci ricomponemmo alla meno peggio. Quando rientrammo in sala, il film era praticamente finito. Fuori dal cinema, ci salutammo normalmente come se nulla fosse accaduto. Nei giorni seguenti lei mi martellò di messaggi ai quali risposi astento. Non voglio illuderla. Probabilmente lei ha già cambiato parrocchia, non saprei, ma io devo ancora esserne sicura. Magari ho ancora bisogno di prendere una vagonata di cazzi. Ma una cosa è certa: casomai dovessi aver voglia di fica, Marika sarà lì pronta ad attendermi.





























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