lunedì 17 settembre 2018

Il collega d'ufficio si prende cura del mio ragazzo

Mi chiamo Emma. Sono una moretta sexy piuttosto disinibita. Nell'intimità di coppia la fantasia aiuta a non cadere nella noia. Ma talvolta questa fantasia può spingersi decisamente oltre. Iniziai a meravigliarmi quando Diego, il mio boyfriend, iniziò a porre domande strane. Quali? Bhè, ad esempio: "Cosa provate voi donne a prenderlo nel culo?". Quest'interrogativo inizialmente mi fece sorridere ma in seguito maturai dei dubbi. Fu così che un giorno, a bruciapelo, gli chiesi:"Non è che vorresti provare tu a prenderlo dietro, per caso, per vedere com'è?". Diego non se l'aspettava di certo una domanda del genere e diventò tutto rosso, ma non negò in modo deciso. Compresi di aver centrato il punto. Da un lato mi diede fastidio l'idea di una eventuale tendenza omosessuale insita nel mio ragazzo. Ma dall'altro si innescò in me una curiosità davvero irrefrenabile: dovevo sapere a tutti i costi se era effettivamente attratto dagli uomini oppure no. Ci voleva però la situazione adatta e la persona giusta per verificare ciò, ma in quel frangente non c'era, per cui passò del tempo. Poi, un giorno, in ufficio, parlando con un collega, mi sembrò di intravedere la soluzione, pensai che tutti i pezzi del puzzle potessero andare clamorosamente a posto. Davide è un tipo simpatico, facilmente eccitabile. Sapevo bene della sua fissa per le donne e sapevo anche di piacergli parecchio. Del resto mi aveva sempre guardata cosce, tette e culo senza il minimo pudore. Mi venne l'idea di stuzzicarlo, gli chiesi:"Davide, si vede che ti piacciono le donne ma, mettiamo il caso che capitasse l'occasione, prenderesti intimamente un uomo invece di una donna?". Mi rispose d'istinto:"Emma, non sono gay!". Non volevo che si spaventasse per cui precisai:"Bhè, non ho detto questo. Metti che stessi in un'isola deserta senza donne, o peggio in carcere, come sfogheresti? Ma tranquillo, saresti la parte attiva tu, violando la sua intimità, e dunque l'uomo. Se non sbaglio si dice che ogni buco è pertugio o no?". Davide rispose:"Accidenti che fantasie porcelle che hai, di solito non penso a queste cose". Replicai:"Certo, sei troppo impegnato a corteggiar donne...". Passò altro tempo, io e Diego non andavamo più a letto insieme. Sembrava che ormai per lui le donne fossero diventate un banale optional di cui si può fare benissimo a meno. Non avevo più dubbi a quel punto, Diego era evidentemente diventato gay, ma volevo una conferma pratica, inequivocabile. Decisi di essere sincera con Davide, gli spiegai:"Sò di piacerti ma non starò mai da sola con te, non ti desidero abbastanza per poterlo fare, e poi siamo amici. Tuttavia credo che il mio ragazzo sia diventato gay. Lo amo, nonostante ciò, e vorrei aiutarlo a trovare la sua dimensione. Potresti stare con lui ed io sarò vicina a voi due, che ne pensi?". Davide rimase un pò turbato. Del resto come biasimarlo. Una situazione difficile per uno che è corso sempre e solo dietro alla fica. Mi rispose, "No Emma no, non esiste! Tu sei malata! Non sono frocio, che diamine!". Dopo alcuni giorni tornai alla carica, in modo subdolo gli chiesi:"Sei proprio sicuro di non voler accettare la mia proposta? Guarda che mi vedrai senza veli come non ti capiterà più". Davide a quel punto esclamò:"E va bene mi hai convinto! Accidenti a te! Presentamelo ma non ti assicuro nulla, magari ci prendiamo solo un drink assieme". Risposi:"Si si tranquillo", rassicurandolo. E venne il fatidico giorno. Per facilitare la situazione preparai per loro due drink belli forti, io invece presi un caffè. La simpatia di entrambi favorì l'approccio tra i due. Davide trovò Diego più simpatico di quanto mi aspettassi. Il mio ragazzo non resistette al desiderio di piazzare la lingua in bocca al mio collega. Quest'ultimo non lo respinse e i due limonarono. "Bingo!" pensai tra me e me. Ci spogliammo tutti e tre. La visione del mio corpo nudo aiutò molto Davide a rilassarsi al punto da farsi propinare un favoloso bocchino dal mio amato. Era me che voleva ma si lasciò allietare dalla calda bocca maschile del mio lui. L'eccitazione cresce veloce si sà: in men che non si dica il mio ragazzo si impalò a candela sul pisello durissimo dell'altro. Il cazzo di Diego crebbe ancora più con il mio lavoro di bocca. Cambiarono posizione: Davide era eccitatissimo a rimpiere quel buco disponibile e all'idea che poi si sarebbe fatto me. Ma sapevo bene che dopo non avrebbe avuto più lo stimolo. Intanto si concentrò sul culetto del mio lui. La loro chiavata prese un bel ritmo, godevano entrambi come matti ed io li osservavo. Mi passarono tanti pensieri per la testa, si trattava della prima volta gay per entrambi. Mi eccitava veder il mio lui prenderlo nel culo cosi come mi eccitava guardare Davide, donnaiolo incallito, metterlo dietro ad un uomo. Sotto i miei occhi sgranati e attenti quei due si fecero proprio una bella ed estenuante chiavata sancita da splendidi orgasmi ricchi di sborra bollente. Dall'intensità della goduta mi resi conto che non era piaciuto solo al mio ragazzo e che anche Davide stava scoprendo il piacere dell'altra sponda. Ormai avevo acquisito delle certezze e reso felice il mio amato. Davide si era dimostrato il partner sessuale ideale per Diego ma come convincerlo a ripetere l'esperienza? Bhè, qui fui davvero bastarda! La videocamera nascosta in casa aveva ripreso tutto, in special modo la parte della scopata tra loro due. Se avessi diffuso il video tra le "amichette" di Davide (alcune erano colleghe d'ufficio) nessuna donna se lo sarebbe più filato. E così l'accordo fu semplice: Davide avrebbe rivisto periodicamente Diego senza fare storie, pena lo sputtanamento della sua reputazione da Don Giovanni.




  
Favorito da un drink...un caldo bacio con la lingua tra i maschietti crea l'atmosfera giusta!





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