venerdì 6 ottobre 2017

Turbolenze prematrimoniali

Mi chiamo Elena. Ero fidanzata con Gabriele ormai da cinque anni e tutto sembrava filare liscio come l'olio. All'orizzonte si profilava il matrimonio che poi avvenne, ma un episodio davvero torbido ne fece da anticipazione. Cominciai a diventare dubbiosa nei confronti di Gabriele quando lui conobbe un ragazzo di nome Carlo, un tipo che conoscevo solo di vista. All'inizio sembrava una bella amicizia la loro, insieme condividevano la passione per lo sport. Probabilmente non mi sarei mai accorta di nulla se non fosse stato per un puro caso. Quel pomeriggio sapevo che erano andati insieme a vedere una partita di calcio. Tuttavia, siccome dovetti sbrigare una commissione dalle parti di casa di Gabriele, pensai di andare a dare un'occhiata. Restai sorpresa quando li trovai entrambi nell'abitazione. Al principio credetti ad una banale scusa del mio amato: si giustificò dicendo che non avevano trovato i biglietti. Già questo mi parve strano dato che di solito se li procuravano con molto anticipo. Ad ogni modo feci la conoscenza di Carlo, un bel figo, tutto sommato. Non essendo una santarellina e conoscendo gli uomini (almeno così credevo!) pensai di trasformare quell'incontro casuale in un bel giochetto erotico. Gli feci togliere la maglietta ed apprezzai i loro corpi muscolosi (quello di Gabriele già lo conoscevo naturalmente). Qualche gocciolina cominciò ad inumidire la fica pregustando una bella scopata a tre. Armeggiai e smanettai i loro cazzi per un pò quando all'improvviso arrivò la doccia gelata. Gabriele era gay e i due si piacevano! Che Gabriele fosse gay ci poteva stare, ma come mai al mio ragazzo erano venute certe fantasie? E pensare che avevo sempre temuto il confronto con altre donne. Altro che partita! Quei due stavano da Gabriele per fottere tra loro! A poche settimane dal matrimonio i pensieri si affollarono nel mio cervello. Fui tentata di fare una scenata, ma sarebbe servito a poco. Infondo lo amavo e pensai che avremmo potuto condividere anche questa porcata. Gabriele fremeva dalla voglia di ciucciare il cazzo dell'amico ed io fui la sua complice. Solo un bocchino? Penserete voi. Eh no! Quello fu solo l'inizio! Si ritrovarono ben presto su quel divano rosso a fottere a candela. Il cazzo di Gabriele entrò tutto dentro al culetto del bell'amichetto. Ed io? Una semplice spettatrice? Non proprio! Mi dedicai a segare e soprattutto a succhiare il cazzo "libero" del ragazzo gay. Si fecero proprio una bella chiavata quei due e, alla fine, fu inevitabile un bagno della calda crema di Gabriele, in preda ad intenso orgasmo, nella bocca di Carlo. L'episodio bollente rimase segreto. Finalmente arrivò il giorno del matrimonio. Come se nulla fosse accaduto io e il buon Gaby convolammo a nozze. Mia madre, ignara del tutto, mi disse:"Hai trovato proprio un ragazzo serio, senza grilli per la testa, uno che non corre dietro ad altre donne". Sorridendo le risposi:"Già mamma, ad altre donne sicuramente no...".  













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