giovedì 6 luglio 2023

L'allievo supera il maestro

Mi chiamo Alessandro. A scuola andavo male, non mi piaceva affatto studiare. Normalmente non avrei avuto speranze di essere promosso con il severo prof. Vittorio. Alle interrogazioni prendevo sempre tre. Pensai di essere spacciato ma alcune voci sul suo conto mi diedero uno spunto. Si diceva che a Vittorio, pur essendo sposato, piacessero i ragazzi. Fu così che gli parlai in disparte affermando di essere disposto a tutto pur di alzare la media. Vittorio, a quel punto, venne allo scoperto invitandomi a casa sua. Fino a quel momento avevo scopato unicamente con ragazze ma quella situazione zozza mi intrigava. Vittorio non perse tempo, voleva spogliarmi ed io lo lasciai fare. Con disinvoltura cominciò a succhiarmi il cazzo. Mi piaceva come spompinava quel porco, di sicuro non si trattava della prima volta. Poi mi lecco' il culo. Provai brividi di piacere. Dopo di ciò, si mise a pecorina in modo che mi prendessi cura del suo lato B. Aveva delle chiappe niente male, gli leccai le natiche mentre agitavo il suo modesto cazzetto da dietro. Invogliato dalla situazione trasgressiva, e in piena erezione, glielo infilai nel sedere a pecorina. Non mi sembrava vero poter sfondare il culo ad uno che a Scuola la faceva da padrone. Perse tutta la sua arroganza di colpo e divenne solo una troietta vogliosa di lasciarsi sbattere. Lo montai perbene credendo che fossimo soli in casa invece la moglie ci stava spiando. Il porco lo prendeva in culo alternando pompini. Ad un certo punto lo sfondai a candela, poi a missionaria. Gli venni copiosamente nel culo e intanto masturbai il suo cazzo in modo che godesse a sua volta. Lo smanettai fino a svuotarlo a dovere. Mentre assaporavamo l'orgasmo, il porco promise di alzarmi il voto. Proprio in quel frangente comparve l'avvenente moglie Ada. La donna spiegò che Vittorio le aveva promesso più volte, invano, di lasciar perdere i ragazzi ma di esser puntualmente ricaduto nel vizio. Cercai di consolare la signora a modo mio: preso dall'euforia, finì per chiavare anche lei. Quella sorca, tralasciata da tempo, necessitava di essere massaggiata adeguatamente dal cazzo. Tuttavia, nella libidine, preferì puntare direttamente al buco del culo. Lo riempì adeguatamente col palo sfondandolo a dovere e poi lo farcì di sborra. Alla fine, la donna, soddisfatta, rivolgendosi al marito esclamò: "Pero'! A questo qui devi dargli il massimo!". Vittorio annuì con la testa. Dopo aver trombato entrambi, mi rivestì e lasciai l'abitazione del prof. Il risultato scolastico fu: promosso a pieni voti!



























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