giovedì 11 giugno 2020

Il coinquilino del mio scopamico

Salve a tutti, mi chiamo Vera. Un annetto fa frequentavo un aitante ragazzone di nome Claudio. Una relazione di sesso, sostanzialmente, nulla di serio, aveva un bel cazzo ed eravamo scopamici. Dopo un mesetto di trombate, Claudio iniziò a parlarmi del suo coinquilino, un ragazzo di nome Michele, una sorta di pittore. Dai suoi discorsi intuì che questo tizio, evidentemente non etero, era interessato a Claudio. Quest'ultimo mi chiese di incontrare di persona il coinquilino artista. Claudio gradiva un parere oggettivo femminile su quanto Michele fosse realmente attratto da lui. Un pomeriggio mi recai nell'abitazione di Claudio. Dopo un caffè, cominciai a spogliarmi per fare sesso. Tolsi la camicetta e la minigonna restando solo in tacchi e lingerie. Io e Claudio ci stavamo coccolando un pò sul divano in via preliminare quando all'improvviso comparve dinanzi a noi Michele, desideroso di far colpo sul mio scopamico. La situazione mi intrigava, così decisi di lasciare campo libero al corteggiamento del pittore nei confronti di Claudio. Michele, sentendosi incoraggiato e non vedendomi come una rivale, scoprì, senza alcun pudore, il suo culetto. Restai sorpresa nell'osservarlo, era decisamente tonico e accattivamente e rimasi ancor più colpita da come lo ammirava Claudio: quel sedere non gli risultava per nulla indifferente! Fu così che, dopo averlo accarezzato con voglia e curiosità, stuzzicò dapprima l'imbocco anale con la punta del mio dildo per poi affondarlo con gusto tra le chiappe dell'amichetto... La goduria non traspariva soltanto dagli occhi di Michele ma anche da quelli di Claudio. Ormai i due maialini avevano rotto decisamente il ghiaccio ed io sarei stata, inevitabilmente, complice delle loro voglie gay represse...      












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