giovedì 21 maggio 2020

Allargando gli orizzonti seconda parte

Dove eravamo rimasti? Ah si... telefonai a Libera, raccontai l’accaduto e lei mi rise in faccia e sentenziò: ma come sei antica Claudia! Pensi che il sesso si faccia solo tra uomo e donna? Curiosa le chiesi: ma perché tu te la fai anche con le donne? E lei: ma è ovvio! A quel punto caddi davvero dalle nuvole, pensai: qui sono io la sbagliata! Libera non si faceva certo problemi, mi stuzzicò: facciamo una bella videochiamata, vedrai come ti rimetterò subito sù di morale. Mi sembrava una stupidaggine ma la curiosità era troppo forte e la videochiamai. Era conciata in modo supersexy, diciamo svestita più che vestita, con la passera di fuori in bella mostra e tanto di calze autoreggenti nere e tacchi rossi. Si muoveva da porca e... mi parlava da troia! Mi sentì tremendamente umida tra le cosce e lei mi incitò spudoratamente, propose: dai tocchiamoci insieme cara... vedrai che goduria! Libera aveva tutte le intenzioni di sgrillettarsi la fica in mia compagnia. Non resistetti alla tentazione di affiancarla in questo desiderio a tinte saffiche. Eravamo pronte a godere! Mi provocava, si toccava, mi diceva zozzerie e voleva che io facessi lo stesso. La porcata era ormai imminente nell'aria. Le mostrai accuratamente il mio corpo nudo per farla bagnare perbene e ci riuscì alla grande. Girai le dita tra le gambe dapprima piano, poi sempre più velocemente. Lei si sgrillettava più forte di me ansiosa di venire. Godetti piuttosto rapidamente e venni in preda a un orgasmo intensissimo poco dopo di lei. Fù davvero intimo ed emozionante quel gioco a due a distanza: guardarci in faccia, cogliere il piacere dell'una negli occhi dell'altra nel momento culminante dell'amplesso. Dopo di ciò ci salutammo terminando la focosa videochiamata. Tutta la notte ripensai a quel torbido ed eccitante "incontro virtuale" e così decisi di renderlo reale. A sorpresa andai a casa sua qualche giorno dopo per incontrarla di persona (da un pò non ci vedevamo da vicino ma ricordavo bene l'indirizzo della sua abitazione). Quando bussai alla porta non se l'aspettava proprio e fu piacevolmente colpita da quella visita inaspettata. La salutai sorridendo, poi sentenziai: Che dici, facciamo sul serio? Mi rispose con un sorriso malizioso quasi come per dire... brava troietta, benvenuta a godere. La trovai più o meno vestita con lo stesso look di quando lo avevamo fatto a telefono. Dopo aver sorbito un caffè per rompere il ghiaccio sedute comodamente sul divano ci baciammo appassionatamente, poi passammo a leccarci furiosamente le fighe a 69 e lesbicammo da paura tutto il giorno ricorrendo perfino ai sex toys per soddisfare la sete delle nostre vagine fameliche: godemmo davvero come due porche assatanate bramose di raggiungere l'apice della lussuria. Le frustrazioni angoscianti del matrimonio sparirono di colpo dissolvendosi come neve al sole, provai un benessere profondo, mi sentì totalmente libera dai pensieri con quella donna, ormai la volevo a tutti i costi come amante. Da quel momento in poi andai a trovarla praticamente tutti i giorni: volevo sesso, sesso e ancora sesso. Poi una domenica parlai a mio figlio e gli spiegai: guarda tesoro, senza troppi giri di parole... so bene che ti piace il cazzo e che ti fai trombare dal tuo amico invece di studiare. Lui si fece rosso in viso e chiese: accidenti ma come lo hai scoperto? Risposi: Lascia perdere gioia, l'ho capito, ma sappi che la mamma non è una bigotta, lo sà bene che ci sono tanti modi per fare sesso e per godere, non solo quelli più classici. Lui meravigliato chiese: Ah! Te lo immagini per sentito dire questo? Ed io: Eh No caro! parlo per esperienza diretta! E così lui continuò a trombare felice con il suo amichetto del cuore, contento di aver ricevuto anche l'approvazione materna, mentre io mi rilassavo a casa di Libera... e così vissero tutti felici, omosessuali e contenti :) Fine della storia.









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