martedì 14 agosto 2018

Doppio incrocio

Mi chiamo Lorena. Ormai da mesi l'intimità tra me e mio marito Paolo stava decisamente scadendo nella routine. Il desiderio in lui calò al punto che scopare divenne quasi un optional! Assecondai la situazione finchè, una sera, fu lui a volersi confidare rivelando una fantasia nascosta da tempo. La fica non lo appagava più ormai, voleva fortemente un'esperienza con un uomo. Questa sua esternazione mi lasciò letteralmente sconvolta inizialmente. Non gli risposi nulla e meditai per giorni. Poi fui io a riaprire il discorso. Pensai che una scenata sarebbe stata inutile, controproducente, e così decisi di diventare sua complice. Dopotutto si sà che, dopo un pò, nelle relazioni può subentrare la noia. Gli chiesi con chi volesse farlo, mi rispose che non aveva nessuno in mente, in particolare. A quel punto pensai bene di suggerirgli di farlo con il so più caro amico, Giorgio. Quest'ultimo era sposato con Valeria. Non la fequentavo molto ma di recente mi aveva raccontato di avere dei problemi nell'intimità simili ai miei legati allo scarso desiderio da parte del partner. Naturalmente non sapevo se anche Giorgio avesse fantasie omo come Paolo, ma di sicuro poteva essere un'occasione per entrambi di "evadere" dalla routine di coppia. Come creare un'intimità per loro due? Semplice: dissi a Paolo di invitare a casa Giorgio a vedere qualche partita. Io naturalmente sarei uscita per lasciarli tranquilli. All'insaputa di Paolo predisposi una videocamera nascosta in salotto e un'altra in camera da letto in modo tale che dopo, con calma, mi sarei gustata "il siparietto" tra quei due. Le immagini che osservai furono davvero bollenti. L'approccio cominciò languidamente in salotto davanti al televisore. Fu Paolo a prendere l'iniziativa dopo un discorso prolungato sulle insoddisfazioni di coppia. Giorgio si sciolse presto dopo aver ricevuto la lingua in bocca da mio marito e i due cominciarono a smanettarsi reciprocamente sul divano. Ma quel porcello di mio marito sapeva bene cosa voleva e a un tratto esclamò:"andiamo di là staremo più comodi" ed ecco che i due si trasferirono inesorabilmente in camera da letto per un approccio molto più profondo. Dopo reciproci bocchini a 69, ecco che mio marito inculò dolcemente l'amico a pecorina. Poi si diedero il cambio: fu mio marito a ricevere il randello tra le chiappe. Un altro giro di pompe completò il gioco, con reciproche sborrate copiose in bocca. Mi sembrò di assistere ad un filmetto hard e mi ritrovai più eccitata che infastidita, con la fica gocciolante. Chiesi a Paolo se tutto era andato per il meglio e lui sorrise ringraziandomi per averlo "spinto" verso la realizzazione del suo desiderio. Ma un pensiero mi turbava, la voglia di racontare tutto a Valeria. Sapevo che non mi avrebbe creduta, così le portai le inconfutabili prove video. Naturalmente non le dissi che ero stata complice di mio marito, le spiegai solo che avevo nascosto delle videocamere per sicurezza, nel caso mi avesse tradita con donne, un giorno o l'altro. A quel punto Valeria vide in me una vera amica, una donna che aveva subito la sua stessa situazione. Mi fu più facile consolarla. L'abbracciai, la confortai, ma poi fui colta dal desiderio irrefrenabile di fare sesso. Pensai che infondo, come avevano fatto i nostri mariti, avremmo potuto anche noi trovare tra donne la valle dell'eden, il giardino fiorito. Frasi generiche e scontate come:"mia cara gli uomini sono tutti uguali...." mi aiutarono ad avvicinarmi sempre più a lei fino a superare i tabù: le piazzai dolcemente la lingua in bocca. Avvertì il disagio di Valeria a rapportarsi intimamente con una donna, del resto anche io non ero esperta del genere. Ma era così forte il desiderio di farmela che sapevo che non si sarebbe opposta più di tanto alle mie impetuose attenzioni. Le palpai le tette, sentì il suo respiro diventare affannoso. La baciai ancora, le leccai i capezzoli. Valeria ormai era andata, quando le leccai la fica mi implorò di non smettere. Andai in estasi quando se ne venne ed assaporai il suo nettare figale. Meritavo di essere ricambiata: la presi per i capelli invitandola con decisione a leccare, le dissi:"troia leccami la bernarda adesso!". Esitò giusto qualche attimo ma intanto le spinsi la bocca sulla mia figa e a quel punto Valeria iniziò a leccare la patata offrendomi delizioso piacere. La ringraziai offrendole il mio caldo liquido in bocca in preda ad un'intenso orgasmo. Fu soltanto l'inizio, perchè continuammo a fottere tra signore per tutto il pomeriggio con dita, lingua, e strofinamenti di fica, suggellando il tutto con un bell'impiego dei dildo che avevo acquistato giorni prima su internet e che tirai fuori dalla borsa a tempo debito. Lei fu più delicata rigirandomelo nella passera ma la voglia di sfondarle il culo col dildo era troppa e non ci rinunciai affatto: la feci gemere come una cagna spingendolo fino a dentro mentre le davo inesorabilmente della puttana. E così quel giorno i matrimoni arrivarono ad una torbida svolta dai sapori omosessuali: mentre i maritini si godevano le partite di calcio alternandole ad effusioni a base di cazzo, io mi consolavo beatamente con Valeria. Adesso posso senz'altro affermare che siamo tutti tanto porci e felici.

I maritini all'opera...
        
Dopo di ciò Lorena, da gran porca, fà visita a Valeria con uno scopo ben preciso...



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