lunedì 19 agosto 2024

Troietto per mio padre

Mi chiamo Mario. A volte la vita è strana e può portare a compiere dei gesti inimmaginabili. Mia madre Adele è una bella donna e adorava scopare con mio padre Alfio. Tuttavia, lei (più grande di lui di età) è totalmente negata per i pompini, non le piace proprio prendere l'uccello in bocca e tantomeno il seme. Questo handicap, se così si può chiamare, alla lunga, portò un certo calo del desiderio erotico di mio padre. Adele ci teneva alla gioia del coniuge ma non riusciva proprio a dedicarsi alle arti orali tra le lenzuola. E così si confidò con il sottoscritto ed espose il problema intimo di coppia. Poi, un bel giorno, affermò che potevo essere io l'ago della bilancia, evitando che Alfio ricorresse ad altre donne per ricevere tali generi di appagamenti. In poche parole, mi chiese esplicitamente di succhiare il cazzo di papà! Mi parve un'idea folle ma al tempo stesso stimolante, dal momento che, in questo modo, li avrei aiutati entrambi, o perlomeno così credevo. Devo ammettere che all'inizio fu un'esperienza imbarazzante e leggermente traumatica per entrambi noi maschietti. Inoltre, il pisello di mio padre restava clamorosamente moscio, apparentemente insensibile ai colpi di lingua. Ma si sa che, provando e riprovando, il risultato può arrivare da un momento all'altro. Dopo tre o quattro tentativi falliti, il pene paterno, grazie anche ad inebrianti succhiate di palle, cominciò a rispondere egregiamente agli stimoli. Riuscivo a render la fava bella dura, prima che loro due cominciassero a scopare. Bhe, alle volte ci prendevo proprio gusto e non mi fermavo per cui lui finiva per eiacularmi direttamente in bocca scaricando del tutto il prezioso liquido bianco. A mia madre tutto ciò non dispiaceva affatto, anzi, finiva per sorridere compiaciuta quando lui restava appagato esclusivamente grazie ad un accurato lavoretto di bocca da parte del sottoscritto. Ma mio padre, gasato, esigeva sempre di più ed arrivò a pretendere il sedere di mia madre. Adele si rifiutò categoricamente di concedere il secondo canale. Stavolta fu lui a proporre a lei di usare me come alternativa per il sesso anale. Non pensavo che la situazione potesse degenerare fino a tal punto. Dal momento che già spompinavo a dovere, il passo fu piuttosto breve per prenderlo pure dentro al sedere. Cominciai così ad avere rapporti omosessuali completi con mio padre in camera da letto matrimoniale durante i quali mia madre figurava solo come attenta spettatrice. Mio padre è un gran porco: dopo avermi scopato e schizzato copiosamente nel culo, decise di leccarmi la sua venuta dall'ano mentre io mi masturbavo eccitatissimo, sborrando a fiume. Che bollente chiavata! Non so come Adele possa tollerare dei livelli così elevati di troiaggine all'interno della nostra famiglia, probabilmente si è adeguata. Quando ne parliamo, mi dice sempre che accetterebbe qualsiasi porcata, anche la più torbida, che renda felice il coniuge, a patto che lui non fotta con altre donne. Pertanto, la mia bocca e il mio culo sembrano rappresentare la soluzione ideale alle impellenti esigenze paterne.

incesto gay




















0 commenti:

Posta un commento